venerdì 30 novembre 2007

The big of new economy

E' stata pubblicata da fortune , la classifica dei 25 personaggi piu' potenti, nel campo della new economy.
Le sorprese non mancano, ma rimane il fatto che i soliti gruppi hanno in mano le sorti economiche mondiali .

1. Steve Jobs
Chairman and CEO, Apple
2. Rupert Murdoch
Chairman and CEO, News Corp
3. Lloyd Blankfein
Chairman and CEO, Goldman Sachs
4. Eric Schmidt, Larry Page, and Sergei Brin
CEO; President, Products; President, Technology; Google
5. Warren Buffett
Chairman and CEO, Berkshire Hathaway
6. Rex Tillerson
Chairman and CEO, Exxon Mobil
7. Bill Gates
Founder, chairman of Microsoft; founder and co-chair of the Bill & Melinda Gates Foundation
8. Jeff Immelt
Chairman and CEO, GE
9. Katsuaki Watanabe
President, Toyota
10. A.G. Lafley
Chairman and CEO, Procter & Gamble
11. John Chambers
Chairman and CEO, Cisco
12. Li Ka-shing
Chairman, Cheung Kong Holdings and Hutchison Whampoa
13. Lee Scott
CEO, Wal-Mart
14. Lakshmi Mittal
native India and joined the family steel company
15. Jamie Dimon
Chairman and CEO, JP Morgan Chase
16. Mark Hurd
Chairman and CEO, Hewlett-Packard
17. James McNerney
Chairman and CEO, Boeing
18. Marius Kloppers
CEO, BHP Billiton
19. Steve Schwarzman
CEO, Blackstone
20. Carlos Slim
Chair, TelMex and Carso Foundation
21. Steve Feinberg
CEO, Cerberus
22. Indra Nooyi
Chairman and CEO, PepsiCo
23. Ratan Tata
Chairman, Tata Group
24. Bob Iger
CEO, Walt Disney
25. Bernard Arnault
Chairman and CEO, LVMH

Si nota
- solo una presenza femminile al 22.posto
- nessun italiano e nessuna company italiana.

Ma ancor piu' interessante l'indicazione dell'uomo giusto al posto giusto.

Mohamed Bin Ali Alabbar
Chairman, Emaar; Director General, Dubai Department of Economic Development
Haim Saban
Co-Owner, Univision
Michael Funk
CEO , United Natural Foods
Lou Jiwei
Chairman, China Investment Corp.
Frances Beinecke
President, Natural Resources Defense Council

Anche in questo caso una sola presenza femminile.






mercoledì 28 novembre 2007

Energia

Con in mano la nostra bolletta della luce cerchiamo di individuare la voce di spesa realitva ai CIP6.
I CIP6 volevano essere la quota parte per sovvenzionare fin dagli anni '92 lo sviluppo delle fonti rinnovabili (eolico,solare,idrico). Fu introdotta la dicitura "assimilabili" per far si che si potessero finanziare insediamenti non proprio "puliti" nè tantomeno "rinnovabili", detti appunto assimilabili alle fonti rinnovabili quali i rigasificatori e gli inceneritori.
Parola che solo con un emendamento approvato nel dicembre 2006 è stata eliminata , ma non per gli impianti a tutt'oggi autorizzati (si badi bene ....autorizzati e non realizzati!!)
Emerge anche come la quota di energia da fonti rinnovabili sia sempre piu' bassa mentre cresce la quota di energia ricavata da fonti assimilate.

Energia CIP 6 dal Gestore Servizi Elettrici S.p.A.

E' l'energia prodotta da impianti di generazione a fonti rinnovabili e assimilate che gode del sistema di remunerazione incentivata stabilito dal provvedimento del Comitato Interministeriale Prezzi del 29 aprile 1992, che fissava incentivi economici per la cessione di elettricità ottenuta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate. Sono considerati impianti alimentati da fonti assimilate: quelli in cogenerazione; quelli che utilizzano calore di risulta, fumi di scarico e altre forme di energia recuperabile in processi e impianti; quelli che usano gli scarti di lavorazione e/o di processi e quelli che utilizzano fonti fossili prodotte solo da giacimenti minori isolati.
A partire dal 2001, con il decreto del Ministero dell'Industria del commercio e dell'artigianato del 21 novembre 2000 , l'energia prodotta dagli impianti che beneficiano dell'incentivo CIP6 viene ritirata dal GSE.
Nel 2004 il GSE ha ritirato una quantità di energia elettrica prodotta da impianti incentivanti pari a 56,7 TWh, di cui: 43,3 TWh da impianti alimentati da fonti assimilate e 13,4 TWh da impianti alimentati da fonti rinnovabili.
L'energia ritirata dal GSE è stata rivenduta in parte al mercato libero (32,7 TWh) e in parte al mercato vincolato (24TWh).

Nel 2005 il Ministero delle Attività Produttive ha adottato un nuovo schema per l'assegnazione dell'energia Cip6: il GSE offre l'energia Cip6 direttamente sul mercato dell'energia, mentre i soggetti assegnatari della capacità Cip6 per il 2005 (5.800 MW) stipulano con il GSE un contratto per differenza in base al quale ricevono o versano, per le rispettive quote di capacità assegnata, la differenza tra il prezzo medio di mercato (PUN) e il prezzo di assegnazione fissato a 50 €/MWh.

Assegnazione dell'energia Cip 6 al mercato

L'energia ritirata dai produttori incentivati viene destinata dal gse agli operatori del mercato libero e del mercato vincolato secondo modalità, definite di anno in anno, con decreto del Ministero delle attività produttive.

Dal 2001 al 2004 le modalità di assegnazione dell'energia Cip6 è avvenuta per bande di potenza di durata annuale (o trimestrale o mensile) agli operatori di mercato, libero e vincolato, in funzione della capacità produttiva garantita in tutte le ore dell'anno.
La "capacità residuale", intesa come differenza tra l'energia complessivamente ritirata dal gse e l'energia assegnata, è stata destinata sempre a copertura del fabbisogno del mercato vincolato.

In concomitanza dell'avvio del mercato dell'energia con domanda attiva (formulazione attiva di offerte di acquisto da parte degli operatori della domanda ammessi alle contrattazioni), a partire dal 2005 il Ministero dello sviluppo economico (ex MAP) ha adottato un nuovo schema per l'assegnazione dell'energia Cip6: il GSE offre l'energia Cip6 direttamente sul mercato dell'energia, mentre i soggetti assegnatari della capacità Cip6 (5.800 MW per il 2005 e 5.600 MW per il 2006) stipulano con il GSE un contratto per differenza in base al quale ricevono o versano, per le rispettive quote di capacità assegnata, la differenza tra il prezzo medio di mercato (PUN) e il prezzo di assegnazione (pari a 50 €/MWh per il 2005 e pari a 55,5 €/MW per il 2006).

Per l’anno 2007 il Ministero dello sviluppo economico con il DM del 14 dicembre 2006 ha definito le modalità per l’assegnazione di 5.400 MW di diritti Cip6 per l’anno 2007 introducendo anche un meccanismo di aggiornamento trimestrale del prezzo di assegnazione sulla base della variazione del prezzo medio trimestrale registrato sulla borsa dell’energia elettrica (di cui all’articolo 5 del decreto del Ministero delle attività produttive 19 dicembre 2003). Per il 1° trimestre 2007 il prezzo di assegnazione è stato fissato a 64 €/MWh ed è aggiornato nel corso dell’anno con modalità stabilite dall’AEEG.

Con la delibera 82/07 l’AEEG ha precisato i criteri per l’aggiornamento trimestrale del prezzo di assegnazione di cui all’art. 4, comma 3 del DM 14 dicembre 2006. Per il 4° trimestre 2007 il prezzo di assegnazione, pubblicato dal GSE in base alle indicazioni dell’AEEG, è stato fissato pari a 62,60 €/MWh.

Si veda : Assegnazione dell'energia Cip6 relativa al 2007 (Documenti)

Ora passiamo all'elenco delle percentuali di sovvenzionamento di cui hanno goduto le maggiori 10 società nella generazione CIP6 (dati anno 2004) di fonti assimilate rinnovabili

Gruppo Edison 53,4 %
Sarlux 10,3 %
Gruppo ERG 10,8%
Rosen Rosignano Energia 6,3 %
Foster Wheeler.MPE 5,1 %
EniPower 3,8 %
Gruppo Apienergia 5,3 %
Elettra GLT-GLL 3,2 %
Irene 0,9 %
Italiana Coke 0,3 %
Altri produttori 0,6 %

Sono ben note società impegnate nella produzione di energia convenzionale!

A onor di cronaca si riportano anche le 10 piu' grandi società al mondo per ricavi
e i loro ambiti operativi (dati 2004 fonte blog Beppegrillo )

ExxonMobil Corp. petrolio
Royal Dutch Shell plc petrolio
Wal-Mart Stores, Inc distribuzione
BP petrolio
Chevron Corp. petrolio
DaimlerChrysler AG automobili
General Motors Corp. automobili
ConocoPhilips petrolio
Toyota Motor Corp. automobili
Total S. A. petrolio


Non esiste inceneritore che non abbia un bilancio energetico passivo, il che vuol dire
che occorre consumare piu' energia di quanta se ne produca bruciando gli scarti (quali la pece ), per di piu' con produzione di polveri sottili molto pericolose per la salute.

Nella finanziaria 2007 per fortuna è passato il provvedimento di annullamento dei sovvenzionamenti per le fonti "assimilabili" , i CIP6 sono riserevati esclusivamente alle fonti rinnovabili, a meno però degli insediamenti già AUTORIZZATI!!!!!

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ( legge finanziaria 2007 )

1119 644-bis. Dalla entrata in vigore della presente legge i finanziamenti e gli incentivi pubblici di competenza statale finalizzati alla promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica sono concedibili esclusivamente per la produzione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili, così come definite dall’articolo 2 della Direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili. Sono fatti salvi i finanziamenti e gli incentivi concessi, ai sensi della previgente normativa, ai soli impianti gia’ autorizzati e di cui sia stata avviata concretamente la realizzazione anteriormente all’entrata in vigore della presente legge, ivi comprese le convenzioni adottate con delibera del Comitato interministeriale prezzi il 12 aprile 1992 (CIP6) e destinate al sostegno alle fonti energetiche assimilate, per i quali si applicano le disposizioni di cui alla lettera c) del comma 644 –ter.
Em. 18.706 18.707 18.4232 18.688 relatore

martedì 27 novembre 2007

Per le spese natalizie....per noi l'aiuto dei manager pubblici!

In tempi in cui ci sentiamo tutti piu' poveri , potremmo rivolgerci ai nostri top manager PUBBLICI o di enti STATALI per le nostre ordinarie spesucce di natale, non sarebbe male l'idea di addebitare loro un po' di nostre spese.
(del resto lo fanno sempre ,questi manager pubblici, addossano a noi cittadini tutte le loro liquidazioni!)
I manager privati invece le liquidazioni le prelevano direttamente dai nostri risparmi investiti in quelle aziende che LORO dovrebbero garantire in sviluppo delegati non solo del CdA..ma soprattutto appunto di quei risparmiatori che in quelle aziende han creduto.!!

Dati e riferimenti:

Da: Gli stipendi eccellenti dei manager statali

Giancarlo Cimoli

2 milioni 700 mila euro

Amministratore delegato e presidente di Alitalia ha dichiarato 2 milioni e 700 mila euro senza contare la lauta liquidazione ottenuta dalle Ferrovie dopo il suo passaggio all'Alitalia (intorno ai 6,7 milioni di euro).
Il suo stipendio (si fa per dire) è aumentato in un anno del 23%. Per essere più precisi: dai 2 milioni e 269mila euro annui del 2004 è passato ai 2 milioni e 786mila del 2006 (esattamente quanto guadagnano 210 dipendenti a contratto standard). Se questo non è un manager...


Elio Catania

2,5 milioni

Ex presidente e amministratore delegato di Fs, pare sia stato liquidato con una buonuscita di 7 milioni circa Da notare che sono di 1,3 miliardi le perdite dichiarate dalle Fs per il 2006, mentre nel 2003 l'utile era di 31 milioni

Massimo Sarni

1,296 milioni

Amministratore delegato Poste Italiane, ha uno stipendio di quasi un milione e trecento mila euro.
Negli ultimi quattro anni, alle Poste in pratica è stata cambiata tutta la prima linea dirigenziale con una spesa per le buonuscite di almeno 8 milioni di euro, applicando a quasi tutti la regola del tre, cioè l'equivalente di tre anni di stipendio in cambio delle dimissioni.


Vittorio Grilli

600 mila euro

Ex Ragionerie Generale dello Stato e attualmente Direttore Generale del Tesoro oltre che presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologia, denuncia 511 mila euro all'anno guadagnati in Italia e 1 milione e 800 mila euro all'estero

Vincenzo Pozzi

438.000 euro

Ex presidente e amministratore unico dell'Anas, nel 2005 ha dichiarato 438mila euro di reddito.

Corrado Calabrò

440 mila euro

Presidente dell'Authority delle Telecomunicazioni, guadagna 440 mila euro l'anno


Vittorio Crecco

270 mila euro

Direttore generale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, dichiara 270 mila euro l'anno


Mario Draghi

450 mila euro

Ex Direttore Generale del Tesoro, ora Governatore della Banca d'Italia, dichiara 450 mila euro l'anno

Mario Andrea Guaiana

350 mila euro

Il direttore generale dell'Agenzia delle Dogane guadagna 350 mila euro


Romano Prodi

200 mila euro

La Finanziaria farà anche arrabbiare le opposizioni, ma tra le vittime eccellenti c'è anche lui: il premier. Per effetto dei tagli al 30% degli stipendi dei ministri (presidente del Consiglio e sottosegretari compresi) previsti dalla manovra, Romano Prodi si vedrà decurtare lo stipendio di "ben" 36.901 euro.


Da il cannocchiale

Mauro Moretti

Perchè lo stipendio del Presidente di Ferrovie dello Stato s.p.a., a differenza del resto del top management, non è pubblico?

riporto dal Sole 24 Ore
Quando ha parlato di svolta «francescana» contro gli sprechi alle Ferrovie dello Stato, l'ingegner Mauro Moretti,amministratore delegato Fs dall' 8 settembre,non poteva immaginare che di lì a poco da quell'appello sarebbe scaturita una rivoluzione. Con tanto di ghigliottina, dalla lama così affilata in grado di tagliare il suo stipendio, come di molti altri dirigenti di società pubbliche.
L'emendamento del Governo alla Finanziaria, approvato dalla Camera, ha introdotto il tetto di 500mila euro ai compensi annui lordi del «legale rappresentante e dei dirigenti » delle «società non quotate partecipate dal ministero dell'Economia».
È come se fosse stato ricostruito il muro di Berlino. I dirigenti delle società in Borsa, anche se controllate dallo Stato (come Eni, Enel, Finmeccanica, Alitalia), sono nellaparte Occidentale del territorio, dove gli stipendi sono liberi, «di mercato».È la parte di territorio dove le buste paga sono più alte, oltre a ricche stock option.
I dirigenti delle società pubbliche non quotate sono rimasti intrappolati a Oriente del muro: a loro si applica il calmiere di 500mila euro l'anno.In questa riserva indiana ci sono Fs, Rai,Poste, Anas, Fintecna, Tirrenia, Cassa depositi e prestiti,Poligrafico, Sviluppo Italia, Enav, Eur Spa, Consap, Consip, Coni Servizi e altre minori.



Ma ancor di piu' riportiamo
da Metteteci Dio: Le ragioni della Politica


"Le ragioni della nuova politica". È il nome del premio che ha ricevuto l’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, per l’innovazione, modernizzazione e sicurezza delle ferrovie italiane, che sono giudicate le più sicure e le più all’avanguardia del mondo.

Ma chi le scrive queste ipocrisie? Ma chi le pubblica?

.....

Stanno forse preparando la strada per una prossima liquidazione milionaria degna del suo predecessore? Non a caso, questa premiazione coincide perfettamente con la cancellazione dalla finanziaria, della norma che imponeva un tetto massimo alle liquidazioni dei manager delle imprese pubbliche. D’altronde Moretti viene da un passato in CGIL. Uomo di sinistra e non poteva certo essere tradito da un governo di sinistra.




Meditiamoci su ....mentre ci accingiamo a far le nostre sparute spese di natale prossimo venturo ...o sventura!!!!












domenica 25 novembre 2007

Chi ha paura del Dalai Lama


Chi ha paura del Dalai Lama?
Mi pongo questa domanda pensano ai migliai di manifestanti della marcia della pace, della marcia di Assisi. Mi pongo questa domanda pensando all'onda di indignazione dopo l'eccidio dei monaci in Birmania.
Tutto il mondo politico, e in particolare la sinistra, da sempre alfiere della pace, a spron battuto cavalca il tema della pace e del pacifismo, e ora , ora che il Dalai Lama si propone di far visita nel nostro paese, è una corsa al defilarsi!!!!!
Chi ha paura del Dalai Lama?
Dove sono i megafoni e le grida di "abbasso tutte le guerre" , "contro tutti gli eccidi", dove sono le migliaia di voci ora che il Dalai Lama è presso di Noi e tenta inutilmente di farsi ricevere?

Dov'è quella sinistra che per tanto tempo ci ha assillato col problema morale di aver inviato truppe all'estero, seppur sotto l'egida dell' ONU , e in missione di pace?
Dove sono lorSignori che di tanta eloquenza si fan scudo ?
Perchè il Dalai Lama viene visto come un untore portatore di peste per cui da evitare????

Il sospetto che , al solito, innominabili interessi la facciano da padrone, è lecito, anche alla luce di un governo di sinistra , e che dovrebbe difendere i dirittti delle minoranze.
Ma la casta in questo caso è unitaria, ben al di là degli intenti, e i soldi e il profitto sono l'unica vera politica da perseguire. Non esistono piu' , se non per manifesti elettorali, questioni di principio, di morale.
Tenersi buona la Cina e i suoi mercati, cui confindustria, con tutti i nostri imprenditori, mira con malcelato sorriso è un obiettivo molto piu' pressante (anche per l'odierna sinistra), che ricevere il Dalai Lama annunziatore di pace.
Al momento della verità si scopre che non esiste destra o sinistra, ma esiste solo il potere economico, che come rullo compressore schiaccia onorabilità e giustizia.
Naturalmente non viene dato risalto che l'odiata America, in questo caso ci ha dato una lezione di stile e rispetto, avendo non solo ricevuto con onore il Dalai Lama ma
inoltre, il Congresso Usa ha conferito al leader buddista la medaglia d’oro, maggiore riconoscimento civile statunitense.
Noi , popolo di alta levatura morale, preferiamo la Cina e la sua potenza economica , a un Dalai Lama vestito solo della sua tunica, e che per di piu' non è qui per comprare alcunchè se non l'ascolto alle sue parole.
Chi ha paura del Dalai Lama???

mercoledì 21 novembre 2007

L'economia di mercato (2)

peak oil

Dopo che ci hanno spiegato che siamo nella zona discendente della produzione mondiale di petrolio , dopo che ci hanno erudito sul fatto che ci avviciniamo frettolosamente al punto in cui l'estrazione di un singolo barile di petrolio verrebbe a costare piu' di quanto potremmo ottenere dalla stessa quantità di materia trasformata in energia.
Il tutto spiegato secondo la teoria di Hubbert.
Assistiamo inebediti al rialzo ben piu' veloce del relativo prezzo di questo bene indispensabile. Vediamo volare le quotazioni , che si aggiornano non settimana per settimana, non giorno per giorno, ma ora per ora. E sfondare il mitico confine dei 100 $ al barile oramai è questione di minuti. Ma tenendo presente, quanto affermato nel blog di ieri mi sorge spontanea la domanda: ma questo valore intrinseco di 100 $ è dato dal valore in sè del greggio oppure c'è qualche altro valore aggiunto da considerare?
Perchè se è pur vero che la produzione è piu' difficile, più scarsa, piu' costosa, è anche vero che è inconcepibile che il costo di estrazione di un singolo barile possa variare ogni minuto...!!!!
Allora è chiaro il progetto dell'economia di mercato, la salita del prezzo è dovuta ad altri fattori, in parte indipendenti e distanti dai parametri tecnici (costi estrazione / benefici) .
E allora il sospetto che siano i maggiori fondi internazionali a spingere verso il superamento dei 100$ al barile , per poter magari incassare scommesse e farsi ricchi con poca spesa.
Si , è evidente che il parametro prezzo è slegato da cio' che è la richiesta di mercato...ma è legatissimo al numero di scommesse sull'andamento dello stesso.
Ecco che per salvare da crisi e/o crack e depressioni del mercato in altri settori , non c'è niente di meglio che incassare qualche buona scommessa.
L'ottima analisi di

Eugenio Benetazzo
www.eugeniobenetazzo.com/tour.html
www.youtube.com/eugeniobenetazzo

Il letargo dell’orso: e la borsa si impenna

Fino a qualche anno fa quando il petrolio scendeva, le borse salivano in quanto questo influiva direttamente sui costi di estrazione delle materie prime, rendendole meno costose, e sui costi di trasporto. Un ragionamento dopotutto sensato. Negli ultimi 12 mesi invece abbiamo assistito al contrario, ed anche al contrario di tutto.

Quando il greggio nell’agosto 2006 realizzò il suo massimo storico, le borse lo seguirono perfettamente, continuando a salire, assolutamente al di fuori di ogni logica razionale.
In quel periodo ci veniva raccontato che le borse salivano perché vi era grande richiesta di greggio, e questo era un segnale di slancio economico per tutto il pianeta.
Un mese dopo il greggio scese violentemente del 25 % a causa di una manovra speculativa della Goldman Sachs (!!!) ed i mercati di borsa realizzarono ugualmente nuovi massimi: della serie non ci interessa del petrolio, vogliamo salire e basta, quasi fossero pilotati da oscure mani forti.
Un ulteriore elemento di riflessione è l’indebitamento degli USA . Le borse del mondo scimmiottano l’andamento di Wall Street, se continuano a salire gli indici statunitensi allora continueranno a salire pure gli altri. Ricordiamo a tal punto che gli USA sono il paese più indebitato del mondo, ed a chi è in mano questo debito ?

Per oltre la metà a Cina e Giappone, i quali oltretutto sono i principali partners commerciali proprio degli USA: potremmo tranquillamente affermare che se cadono i primi, gli altri si fanno parecchio male.
Ed in USA lo scenario economico non è affatto rincuorante, anzi si potrebbe tranquillamente definire in prossimità ad un baratro finanziario senza precedenti, con famiglie indebitate ai massimi storici e multinazionali legate alle sorti delle grandi banche d’affari per il ricorso alla speculazione ed indebitamento valutario.
Anche il mercato immobiliare statunitense ha già iniziato a mietere vittime sulla strada a causa di innumerevoli stati di insolvenza finanziaria, che è aumentata come non mai prima.
Tuttavia vi continuano a dire che la situazione è tranquilla e prosperosa, certo prosperosa di debiti contratti con carte che hanno a garanzia altre carte.

Sono in molti ad essere scettici di questo rialzo pilotato, quasi forzato contro un suo naturale ritracciamento. Similmente al 1987, anche il 2007 mostra questa peculiarità: ognuno ne tragga le proprie conclusioni. Vi è un detto in borsa: salire a forza di uno scalino alla settimana per poi scendere con l’ascensore in un giorno. Meditate.
Ricordo comunque che la storia si ripete e che un trend fortemente al rialzo si trasforma in un pesante ribasso quando anche l’ultimo degli operatori ribassisti si è ormai convinto che il mercato non potrà fare altro che continuare a salire. Quando arriverà quel giorno aspettatevi l’inferno.

(fonte www.disinformazione.it)

E' notizia di pochi minuti fa:

Le Borse europee

bruciano 217 miliardi

(fonte repubblica.it)

...sarà cominciato l'inferno ?!!!!

martedì 20 novembre 2007

L'economia di mercato e il sesso

La legge dell'economia di mercato, indica un concetto astruso che sembrerebbe chiaro ma che di fatto non lo è assolutamente.

Si dice : " è il mercato che lo vuole" intendendo che il mercato detta legge.
Ma cosa è l'economia di mercato????
In realtà in occidente ha un fondamento valido, che sarebbe quello di privileggiare la qualità del prodotto presente nel mercato, di favorire il prodotto migliore, il produttore migliore,
in altre parole il migliore vince.
C'è un ma , un ma grosso come una casa, come sempre accade nelle umane attività, al posto della QUALITA' del prodotto , si è imposto il valore aggiunto dello stesso.
Un esempio chiarificatore.
In un mercato attuale , non si impone la mela migliore , ma si impone la mela che si vende meglio.
Ed è tutto molto semplice , pensando che il fine ultimo non è quello di privileggiare la qualità, ma il guadagno.
Vendete , vendete cose infime, importante che ci si guadagni e bene!!!
Quindi il vero obiettivo è il "profitto", non l'innalzamento qualitativo di un qualsiasi prodotto o servizio e di conseguenza la vita ad esso annessa.
Un concetto semplice che svela molte cose
anche in campi in cui spesso e volentieri
ci sentiamo come il re nudo.
Si puo' comprendere bene cosa sia l'economia di mercato, introducendo questi concetti , sul tema del sesso.
Si capirà cosa si intende per prodotto migliore , e cosa abbia valore in un mercato il cui fine ultimo è il godere del bene.
Sesso a buon mercato , le parole magiche!!!,

(n.d.a.: il discorso, seguente, al femminile si puo' posporre al maschile
non perdendo di efficacia).

Si dice :"quella è una facile ".
Dimentichiamo però, sempre di aggiungere che se c'è un mercato e quindi un offerta, esiste ed ha ragione di sostenersi questo mercato ,perchè esiste un analoga domanda.
Se così non fosse, non saremmo qui a discuterne.

"Quella è una facile...presuppone che uno o piu' di uno hanno provato a prenderla con discreto successo".

Portiamo all'eccesso l'esempio ...se ci fosse una donna che fosse di facili costumi ma che nessuno cerca di conquistare o di "usare" a suo piacimento , potremo dire che si tratti di una donna dal sesso a buon mercato ?.
Di converso, pensiamo a chi "non è facile per niente", e che giunga a fatidico "si" solo dopo un lavoro infinito fatto di corteggiamenti, discorsi,confidenze,relazioni,amicizia,fascino, partecipazione, regalie ed un notevole esborso di denaro.
Ebbene è in questo caso lo possiamo etichettare come sesso a buon mercato?
La risposta generale del volgo indignato è : "assolutamente no"
E perchè no ???
Perchè, parafrasando l'economia tecnica, possiamo dire "c'è stata una trattativa"
Chi ha frequentato mercati arabi sa bene che in tali mercati non è tanto la vendita l'obiettivo principe , quanto la trattativa nell'acquisizione del bene.
Guai a comprare senza trattare.
Nel sesso si richiamano tali analogie.
Chi cede senza trattare è uno/a facile, chi cede solo dopo infinite trattative è uno/a seria!!!!!

Ma è davvero così? Ne siamo sul serio convinti?
Al solito il volgo , i moralisti, i romantici, i benpensanti potranno di certo obiettare a questo punto (messo che abbiano avuto la pazienza di aver letto fino a questo punto) che il discorso non stà in piedi, dato che non ho accennato minimamente al sentimento , all'emozione, alla partecipazione affettiva, a cio' che dovrebbe rendere l'uomo diverso dalle bestie.
Ma dato che si parla di mercato e non di morale, lascio per un attimo da parte gli aspetti aulici del genere umano .
Ripredendo il concetto ci chiediamo se consideriamo facile il sesso avuto in maniera veloce e intendiamo dare una parvenza di serietà il sesso goduto solo dopo un tempo piu' o meno lungo,
diamo una patente di serietà in base al tempo di acquisizione?
Qualcuno avrà già strabuzzato gli occhi , ma se dobbiamo esser onesti fino in fondo,
diciamo che il sesso è l'obiettivo di tutti , ben pensanti e in malafede, possiamo anche fare gli struzzi ma il mondo gira attorno a questo tema che lo si voglia o no .
Quindi cosa indichiamo con sesso facile o a buon mercato?
Se la donna è facile, cosa dire dell'uomo che la cerca?
Si dirà : l'uomo ci stà sempre subito!!!! Non esiste uomo che non voglia il sesso subito.
Ma anche questo è un modo di dire...solo per nascondere l'essenza dello scambio che avviene comunemente e molto diffusamente : cerco sesso per il sesso!
E qui partono gli strali che dicono e l' Amore, quello con la A maiuscola???
E la stima, la fiducia, il fascino della persona che si ama?
Saranno pure vere queste osservazioni ma torna in noi sempre questo archetipo della donna facile , e dell'uomo cacciatore.
Il famoso cacciatore che riempie il carniere di prede.
Solo che un tempo tale caccia aveva sul serio una ragion d'esser per la conservazione della specie, ...era un obbligo per la sopravvivenza, ora invece si "caccia" per gusto....!
O meglio ci si pavoneggia nel descriversi cacciatore , e come per i viaggi di esplorazione che oramai si comprano in agenzia con il tutto organizzato, anche in questo caso si cercano donne facili per consolidare il proprio esser cacciatore, dato che al giorno d'oggi ,in questo tipo di caccia si rifugge dal cacciare prede ambite....troppo lavoro...troppo sacrificio!!!
Donne facili e uomini mediocri.
questo è il concetto prevalente.
Ed emerge il pensiero antico dell' Uomo e Donna che si desiderano l'un l'altro, è l'unico ricordo ancora esistente della vera natura umana.

Concludiamo il discorso economico sul valore del sesso a buon mercato o del sesso dopo lunga trattativa, da cosa è dato questo valore?????

Considerato questo prodotto , allora che valore dare a chi si concede subito e a chi si concede dopo tanto tempo ?????
Come in ogni buon mercato ,non dobbiamo dimenticare anche di considerare l'affidabilità del prodotto, e in questo caso la cosa si complica , dato che chi mi assicura quale sia il piu' affidabile?
Sarebbe bello scoprire che chi si concede dopo estenuante trattativa , non è per niente il piu' affidabile.
Quindi in questo mercato Voi cosa comprereste ? quello facile (a breve trattativa) o quello serio (trattativa prolungata) secondo i canoni proposti?

Se siete per quello facile vuol dire che siete sul prodotto , badate alla natura del bene,e soprattutto avete bene in mente l'esigenza da soddisfare,minima spesa, con massimo beneficio, anche se il prodotto potrebbe non essere di alto livello.
Se invece siete per il serio, vuol dire che è stato posposto il prodotto al valore aggiunto, avete cioè scelto la morale, e non il prodotto in se, massima spesa e prodotto acquisito non sempre il migliore, avete optato per una forma di garanzia.

Questo potrebbe far capire cosa sia in un economia di mercato il prodotto e il suo valore aggiunto, e quindi , in fin dei conti, cosa noi compriamo o siamo convinti di comprare.

Addendum: da “L’occhio sopra la piramide”, 1979

Si ritiene che entro qualche decennio il mondo sarà dominato da un numero ristretto di multinazionali che regoleranno il mercato dei prodotti dì consumo; a questa concentrazione corrisponderà la concentrazione bancaria; e gli insiemi economici, al di sopra delle divisioni dei blocchi premeranno verso l'unità mondiale agevolata dagli scambi culturali.

Direi che è una previsione azzeccata !!!


lunedì 19 novembre 2007

Schismogenesi

Gregory Bateson
"Se mettete Dio all'esterno e lo ponete di fronte alla sua creazione, e avete l'idea di essere stati creati a sua immagine, voi vi vedrete logicamente e naturalmente come fuori e contro le cose che vi circondano.
E nel momento in cui vi arrogherete tutta la mente, tutto il mondo circostante vi apparirà senza mente e quindi senza diritto a considerazione morale o etica.
L'ambiente vi sembrerà da sfruttare a vostro vantaggio. La vostra unità di sopravvivenza sarete voi e la vostra gente o gli individui della vostra specie in antitesi con l'ambiente formato da altre unità sociali, da altre razze, dagli altri animali e dalle piante.
Se questa è l'opinione che avete sul vostro rapporto con la natura e se possedete una tecnica progredita, la probabilità che avete di sopravvivere sarà quella di una palla di neve all'inferno.
Voi morrete a causa dei sottoprodotti tossici del vostro stesso odio o, semplicemente, per il sovrappopolamento o l'esagerato sfruttamento delle risorse."

Qualcosa di familiare in questo pensiero del filosofo/sociologo, e che sperimentiamo nel corso della nostra breve esistenza.
Qualcosa che sulla nostra pelle sentiamo tanto vera quanto deleteria.
Possiamo anche non condividere questa
schismogenesi -skhisma (divisione)-, ma la sperimentiamo tutti i giorni , divisi e contrapposti come siamo su tutto e per tutto.
Divisi sui principi, sugli ideali, sui semplici pensieri, divisi sugli obiettivi e sui valori della vita, soprattutto sui valori. Lo chiamiamo individualismo, affermazione del proprio io tramite il quale cercare la propra realizzazione. In realtà è solo una grande contrapposizione che divide il genere umano accelerandone la distruzione , facendo crollare le basi della collaborazione piu' basilare, della condivisione e chiaramente della solidarietà.
Tutto cio' che porta solo e solamente a conflitti, sia interiori che esteriorizzati tramite i famosi conflitti di classe (schismogenesi complementare), sfociati poi nel corso del tempo esclusivamente nell'interesse economico di fazioni , lobby e grandi gruppi; avendo il mondo quasi nella sua totalità, sposato la globalizzazione e l'economia di mercato.
D'altra parte possiamo pensare che , come affermava la moglie (antropologa ) Margaret Mead:
« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risolti possa cambiare il mondo. »

Ma vale per cittadini coscienti e risolti!!!!



domenica 18 novembre 2007

RADICI (Roots)

Correva l'anno 1977 quando Alex Haley ex guadia costiera
e free lance per le riviste Playboy e Reader's digest,
pubblicò il suo romanzo piu' conosciuto "Radici",
dove racconta la storia dei suoi antenati
a partire da "Kunta Kinte" per sette genarazioni
fino al riscatto dell'orgoglio di famiglia africana.

Son passati molti anni dalle deportazioni del 1760,
ma il concetto di bianco/negro è insito nella nostra cultura
fino al parossistico pensiero che ogni uso aggettivale
di tale termine (negro) debba per forza di cose riferirsi
all coscienza immorale del genere dell'uomo bianco.


Cosa è un aggettivo se non parte variabile del discorso che,
unita a un sostantivo col quale si accorda in genere e numero,
lo qualifica o lo determina (Garzanti)?.

Chiamiamo negro un uomo di pelle nera e ci sentiamo
in crisi di coscienza ;pur se teniamo presente , ancora oggi,
che abbiamo esempi lampanti di schiavitù , appannaggio
oramai di ogni razza.
(schiavi del lavoro, schiavi del consumo, schiavi delle mode, schiavi delinquenziali.....)

Negro:
che appartiene a un gruppo umano,
comprendente diversi sottogruppi,
originario del continente africano,
caratterizzato da pelle di colore più scuro
e capelli scuri dai ricci più fitti rispetto
alla media dei popoli europei (Garzanti).

E perchè mai allora non dovrebbe, parimenti, esser allusorio
l'aggettivo bianco??
Forse perchè da sempre il bianco è stato associato a stati puri ed
eterei, mentre il nero è assimilabile a luoghi e mondi oscuri e
tenebrosi?
Ancestralmente il nero è sempre stato simbolo
dell'ignoto , alcova delle paure del genere umano.
Mentre il bianco ci ha sempre infuso un concetto di
tranquillità, sicurezza, benessere.

Ecco che le parole assumono significato universale di
archetipo cosciente di un giudizio.
Ma se così dovesse essere non si capisce perchè
mai non debba valere per tutti gli aggettivi di questa natura.

Ad esempio, che dire dell'aggettivo "cristiano"?
Dobbiamo forse sentire in noi , ogni volta che vi facciamo riferimento,
il peso delle migliaia di uomini e donne mandate al rogo
in nome della Santa inquisizione?
Dobbiamo altresì sentirci in crisi per il fatto che
"cristianamente" sono annichiliti interi popoli sulla faccia della terra ?


Eppure rimane il fatto che "cristiano" ci spinge verso una sensazione
di persona perbene, equilibriata, solidale.
Mentre se diciamo "negro" , temiamo in cuor nostro di recare offesa,
disturbo, recriminazione di antiche prevaricazioni.
Ed evitandone l'uso , intendiamo lavarci in un sol
colpo la coscienza di secoli.
Negro è la nostra coscienza sporca, mentre cristiano
è la nostra aurea...
A ben vedere i numeri degli eccidi, dovremmo semplicemente vergognarci
di dirci "cristiani".

sabato 17 novembre 2007

Rinascere

R. Matthews
Modern Surrealism Artists: neo-surrealism art & digital design pictures







Se dovessi rinascere,
probabilmente, anzi,
sicuramente,
vorrei ripercorrere le strade fin qui percorse,
nonostante tutto.
Se tutto fosse non vero ?
e se ogni cosa assumesse un aspetto diverso?
Vorrei fare tutte le cose che non ho fatto,
vorrei andare in tutti i posti che non conosco,
vorrei amare con tutto cio' che non ho mai dato.
Invece ho fatto cose che non volevo,
ho visitato posti che non desideravo,
ho amato non donando niente.

Eppure è una vita che rivivrei......

venerdì 16 novembre 2007

Conoscenza virtuale

Cosa è la conoscenza ?
Cosa intendiamo solitamente quando diciamo :
"conosciamoci" ??
Cosa siamo disposti a mettere sul tavolo della conoscenza
per far si che il cammino vada avanti e non si fermi
alle prime impressioni?
Siamo sempre disposti a dimostrarci aperti e interessati,
ma quanto lo siamo realmente quando parliamo con una persona?
Di certo discutiamo , affermiamo, ma quanto di quello che accade
percepiamo e poi conserviamo?
In questi tempi moderni, si sono acuite le parvenze
che chiamiamo "conoscenza", dato che i nuovi mezzi di comunicazione
hanno aperto a noi tutti scenari inimmaginabili solo pochi decenni
orsono.
Si, siamo tutti presi da questo mondo tecnologico a nostra portata
dove , se vogliamo, possiamo contattare chiunque in qualunque parte
del mondo o quasi.
Ma davvero poi siamo disposti fin in fondo all'anima a fare
questa esperienza di conoscenza?
E di piu' cosa comprendiamo della persona che comunque ci è
di fronte, vuoi che sia di persona , vuoi che sia dietro un monitor
in chat?.
Certo il nostro udito percepisce dei suoni, delle parole, delle frasi
ma quanto di questo, che compone il nucleo della persona che parla,
arriva al nostro cervello, prima, e poi nel nostro cuore?
Non siamo piuttosto tutti concentrati ad ascoltare le nostre parole,
i nostri discorsi, il suono della nostra voce?
Siamo tutti innamorati principalmente del suono della nostra voce,
per cui ben difficilmente ci rimarrà qualcosa dell'altro.
Ben difficilmente dopo qualche tempo ricorderemo le parole ascoltate
distrattamente, e con sussiego.
Si dice che la conoscenza virtuale sia vacua, che niente possa sostituire
il vero incontro di persone , la vera conoscenza.
Ma cosa pensare di tanti ricordi che svaniscono in un lampo?
Cosa ricordare quando i nostri occhi non han visto niente?
Possiamo affermare che la "conoscenza" non dipende mai dal
mezzo e dal modo , per cui virtuale/reale è una dicotomia mal posta.
Piuttosto dovremmo affermare che la conoscenza dipende sempre dal cuore.
Quanto siamo disposti a spendere per capire chi ci è di fronte?.
La conoscenza di una persona non si ferma mai all'apparenza, al modo di atteggiarsi,
di muoversi, ma la conoscenza vera si spinge molto piu' a fondo,
fino a capirne e percepire i pensieri piu' profondi della persona, i suoi sogni.
E questo avviene anche se si è distanti milioni di chilometri,
perchè dipende unicamente dall'ascoltare il cuore.
Ci si puo' conoscere anche in chat virtuale , rendendo questa conoscenza
ben piu' reale che di una che ci vede vivere realmente con la persona
accanto. Si puo' comunicare molto di piu' con una persona che , magari,
non incontreremo mai , piuttosto che con il nostro collega di lavoro
che frequentiamo otto ore al giorno tutti i giorni.
Si dirà che col virtuale è facile aprirsi e mentire, per cui
si possono spacciare conoscenze per giochi e trucchi da brigante.
E' vero, è facile mentire nel virtuale, ma non piu' facile che nella vita reale,
dato che è sempre il cuore il giudice di ogni cosa, e il cuore
è in grado di percepire ogni cosa sempre; siamo noi ,
che non sempre ascoltiamo questo cuore onnipotente.
La conoscenza è una questione di cuore,
niente di piu', che sia reale o virtuale è solo
una questione di cuore, e lo è sempre stata
fin da quando l'uomo è apparso su questa terra.

...per cosa

Per cosa siamo qui ?
Per quale motivo ci affanniamo sulla tastiera
spingendo sbizzarriti i famosi
qwerty ?
cosa simboleggia la scrittura di un blog?

Come i segnali di fumo dei mitici indiani
mandiamo questi segnali
speranzosi di risposta
all'orizzonte
o mandiamo a vuoto queste nuvolette di fumetti ?
Se non altro dire
"io ci sono"
Chi lo nota ?....
chi leggerà ?
chi penserà ?
e soprattutto chi crederà?

Certo possiamo scrivere per
conquistare il vertice
della classifica dei contatti
(chisà perchè molti credono
tanti contatti = molto figo!),
oppure vogliamo
inviare un "message in a bottle"
e poi lanciarlo nel mare
dell'indifferenza..sperando
che in qualche spiaggia amena
venga raccolto.
Spesso qualche nave mercantile invece
ne fa scempio della nostra
piccola bottiglia.

Di fatto rimane
che questi caratteri
uno dopo l'altro
formano delle parole
dei pensieri
dei minuti della vita
passati ad esprimere
qualunque cosa
scherzi, serietà,scempiaggini,ironie,provocazioni,proposte...
qualunque cosa
è comunque un tempo
anche minimo della nostra vita
di chi scrive e di chi legge
questo è il legame!

giovedì 15 novembre 2007

La fame nel mondo

La levatura morale di una umanità
si misura in base ai valori
che tale umanità è in grado
di evidenziare in modo assoluto .
Al di là delle ideologie e delle culture
che perseguono scopi locali.

La fame del mondo , è divenuta
negli ultimi decenni una questione di
interesse mondiale.
Ma non un interesse come - punto di attenzione-
argomento su cui discutere e/o trovare adeguate misure per
la risoluzione dello stesso problema.
Qui -interesse- è da intendersi come termine tecnico BANCARIO.
Interesse , guadagno , profitto.

Possiamo rimanere inorriditi dinanzi ad una immagine virulenta
di popolazioni affamate, possiamo anche indignarci
per i corpi sofferenti e spropositati ( il paradosso è che la fame porta ad un ingrossamento dello stomaco!!),
Ma dovremmo sul serio indignarci e mandare tutto al diavolo quando
la causa di tutto cio' è "voluta" per poter ancora una volta trarne profitto.
Dovremmo indignarci dinanzi a tali sfruttamenti economici sia che si chiamino "Edge Founds" , che si chiamino "derivati" ....dovremmo saltare sulla sedia...
altro che offrire il nostro obolo alla solita campagna di beneficienza fasulla!!!!
La rabbia dovrebbe essere per il fatto che non ci viene data neanche la possibilità di capire il perchè di quelle pancie di quei volti emaciati ,le vere cause, non ci è concessa la facoltà di capire....
vien solo sollecitato il nostro amore solidale..perchè anche quello serve a far aumentare di valore del bond o future!!!

Ingannando anche la nostra coscienza morale (messo che ve ne sia una) ,
facendo si che ci sentiamo amorevoli , quando invece stiamo solo
strozzando ancor piu' il cappio.

La levatura morale di una umanità è data anche dalla consapevolezza del proprio operato , e questa è la prima cosa che è stata eliminata!!!
....la consapevolezza delle azioni di tutti noi.

sabato 3 novembre 2007

Le cose belle

Ci ostiniamo a dare delle etichette,
siamo sempre degli esseri ben strani, sempre piu' mi convinco che non siamo assolutamente pronti per... niente.
Ci ostiniamo a voler etichettare tutto e soprattutto oramai non crediamo a niente.
Certo i condizionamenti ci sono e sono tanti... ma anche la nostra volontà vacilla.
Per non parlare del sottobosco culturale, senza il quale ogni sensazione è ben arida.
Siamo esseri strani, che ammettiamo di esser sognatori idealisti romantici ma si poi finisce sempre col dire "ma la realtà"....

Ma la realtà...(questa benedetta realtà!) chi la forma? non siamo forse noi stessi a costruirla???? e perchè ci ammantiamo di saggezza dicendo "..si ..ma la realtà..."?????"
Cosa vogliamo dire quando pronunciamo questo inciso?
Se solo ci aggiungessimo un po' di noi stessi la nostra parte piu' vera , quella dei sogni appunto,
se solo avessimo il coraggio, come potrebbe esser piu' bella questa benedetta realtà!!!