(N.B. : nessuna nota è stata diffusa dai Tg serali TG1 e TG5)
Il governo diffonde un comunicato ufficiale e nega ogni coinvolgimento nell'eventuale fusione
Bersani: "Non capisco fino a che punto smentiscano. Il Pd rimane in vigile attesa"
Telecom, il titolo vola a Piazza Affari
polemica sulle nozze con Telefonica
In Borsa scambiato il 3,2% del capitale, guadagno del 6,01%
La Consob avvia accertamenti sull'operatività in Borsa
ROMA - "Nessun incontro, nessun contatto, nessun paletto". E' quanto afferma il governo in un comunicato ufficiale nel quale smentisce "le presunte rivelazioni di Repubblica che individuano palazzo Chigi coinvolto nella vicenda Telecom". In particolare "la presidenza del Consiglio smentisce nella maniera più totale: nessun incontro, nessun contatto, nessun paletto come riferito nell'articolo".
Sulla vicenda Telecom-Telefonica si è mossa la Consob. Anche perché a Piazza Affari il titolo Telecom è schizzato: a fine giornata aveva guadagnato il 6,01% a 1,146 euro con 426 milioni azioni passate di mano, pari al 3,2% del capitale ordinario, quasi quattro volte tanto la media dell'ultimo mese (0,7%). Oltre a interpellare l'esecutivo, che ha prontamente diffuso la sua nota, la Commissione di controllo sulla Borsa ha avviato tutti gli accertamenti del caso. Accertamenti a 360 gradi, in primo luogo sull'operatività sul titolo, a cominciare ovviamente da chi ha comprato e chi ha venduto, o su chi sono gli intermediari più attivi e per conto di chi operano. Già due volte nelle settimane passate, in presenza di indiscrezioni di stampa che indicavano per Telecom un futuro nelle mani di Telefonica, la Commissione era intervenuta sugli azionisti italiani di Telco (il 5 gennaio e 22 gennaio) e (sempre il 22 gennaio) attraverso la Cnmv (la Consob spagnola, ndr) anche su Telefonica.
Il governo ha smentito anche attraverso il vice ministro alle Comunicazioni Paolo Romani: "Non c'è né un
via libera né un'opposizione da parte del governo perché non c'è stato ancora nessun contatto. Sicuramente ci sarà un incontro, anche se non è stato formalmente ufficializzato. Un incontro con Telecom deve esserci". L'eventuale fusione porrebbe dei problemi, ha aggiunto Romani: "Ci auguriamo che qualcuno ci chiarisca che cosa sta succedendo. Siamo preoccupati che una governance non italiana possa decidere di non investire sulla rete, su questo il governo sta facendo e farà un grosso sforzo. Noi per ora abbiamo posto un problema infrastrutturale e di selezione di investimenti. Ci sarà un ragionamento che dovrà esser fatto con Telecom e tutti gli altri player del settore. C'è un problema in Italia di costruire una banda ultra larga che andrà messa in sintesi con l'attuale rete in rame. Insomma, è un problema che va affrontato in questi termini".
Le dichiarazioni dell'esecutivo non soddisfano il leader del Pd Pierluigi Bersani: "Ho letto la smentita che non capisco fino a che punto smentisce la sostanza. In ogni caso sarebbe curioso che si siano spesi 3 miliardi per tenere italiana per qualche anno una compagnia aerea e poi ci facessimo portare via la rete della Telecom magari inventando una di quelle favole che si usano in questi casi, cioè che uno è il padrone e l'altro è quello che comanda". Il Pd, ha sottolineato Bersani, "sarà in attesa vigile" sull'evoluzione della vicenda.
(si vedano anche gli articoli già pubblicati :
- la-moda-delle-domande
- provvedimenti anticrisi all'italiana
- sputare nel piatto in cui si mangia )
Sulla vicenda Telecom-Telefonica si è mossa la Consob. Anche perché a Piazza Affari il titolo Telecom è schizzato: a fine giornata aveva guadagnato il 6,01% a 1,146 euro con 426 milioni azioni passate di mano, pari al 3,2% del capitale ordinario, quasi quattro volte tanto la media dell'ultimo mese (0,7%). Oltre a interpellare l'esecutivo, che ha prontamente diffuso la sua nota, la Commissione di controllo sulla Borsa ha avviato tutti gli accertamenti del caso. Accertamenti a 360 gradi, in primo luogo sull'operatività sul titolo, a cominciare ovviamente da chi ha comprato e chi ha venduto, o su chi sono gli intermediari più attivi e per conto di chi operano. Già due volte nelle settimane passate, in presenza di indiscrezioni di stampa che indicavano per Telecom un futuro nelle mani di Telefonica, la Commissione era intervenuta sugli azionisti italiani di Telco (il 5 gennaio e 22 gennaio) e (sempre il 22 gennaio) attraverso la Cnmv (la Consob spagnola, ndr) anche su Telefonica.
Il governo ha smentito anche attraverso il vice ministro alle Comunicazioni Paolo Romani: "Non c'è né un
via libera né un'opposizione da parte del governo perché non c'è stato ancora nessun contatto. Sicuramente ci sarà un incontro, anche se non è stato formalmente ufficializzato. Un incontro con Telecom deve esserci". L'eventuale fusione porrebbe dei problemi, ha aggiunto Romani: "Ci auguriamo che qualcuno ci chiarisca che cosa sta succedendo. Siamo preoccupati che una governance non italiana possa decidere di non investire sulla rete, su questo il governo sta facendo e farà un grosso sforzo. Noi per ora abbiamo posto un problema infrastrutturale e di selezione di investimenti. Ci sarà un ragionamento che dovrà esser fatto con Telecom e tutti gli altri player del settore. C'è un problema in Italia di costruire una banda ultra larga che andrà messa in sintesi con l'attuale rete in rame. Insomma, è un problema che va affrontato in questi termini".
Le dichiarazioni dell'esecutivo non soddisfano il leader del Pd Pierluigi Bersani: "Ho letto la smentita che non capisco fino a che punto smentisce la sostanza. In ogni caso sarebbe curioso che si siano spesi 3 miliardi per tenere italiana per qualche anno una compagnia aerea e poi ci facessimo portare via la rete della Telecom magari inventando una di quelle favole che si usano in questi casi, cioè che uno è il padrone e l'altro è quello che comanda". Il Pd, ha sottolineato Bersani, "sarà in attesa vigile" sull'evoluzione della vicenda.
(si vedano anche gli articoli già pubblicati :
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- provvedimenti anticrisi all'italiana
- sputare nel piatto in cui si mangia )
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