Il Muro
Le avanguardie del Rock segnarono gli anni '60/'70 rivoluzionando il mondo della musica , del fare e recepeire la musica ROCK. Esponenti di rilievo di tali avanguardie contribuirono a cambiare per sempre le regole dello spettacolo musicale e non solo , unendo musica immagini e luci in un mix allucinogeno di emozione e sensazione. Il gruppo che più ha contribuito con i propri tour e dischi a tale rivoluzione sono stati indubbiamente i Pink Floyd. Come ogni rivoluzione , anche quella delle avanguardie , data l'esplosione a livello mondiale dei gruppi musicali , arrivò però a chiudersi su se stessa perdendo di vista l'obiettivo principale dei musicisti che è quello dell'ascolto del brano musicale. Il punto di rottura e di non ritorno di tale fenomeno fu segnato dal disco prima e dal conseguente tour poi "The Wall" , il muro creatosi tra artisti e spettatori, i primi racchiusi nella ricerca esasperata del riff, e i secondi urlanti e piangenti per nulla attenti alle note esplose dagli impianti di amplificazione. Il muro appunto invalicalibile con la comunicazione impossibile tra palco e spettatori.
Allo stesso modo Facebook , ha rappresentato l'avanguardia della comunicazione mediatica in internet. Il fenomeno Facebook esploso quasi per caso , essendo nato solo per disporre di un book di immagini - in prevalenza femminili - per contatti in ambito scolastico. Ebbene tale book , ha preso man mano piede e a livello mondiale ha avuto una esplosione demografica senza pari. Possiamo dire che l'era Internet si può dividere tra prima di Facebook e il dopo Facebook. Il social network per eccellenza è divenuto nel giro di pochissimo il punto di approdo e di ritrovo degli sperduti della rete , il luogo di convivenza virtuale e di comunicazione totale in ogni ambito : familiare, nazionale, mondiale, globale, fino ad approdare alla comunicazione politica e finianziaria, filosofica ed anche didattica ; in altri termini la vera comunicazione globale.
Questo social network si è evoluto , annichilendo gli altri sistemi in auge fino al suo avvento quali i comunicator propriamente detti ( Messenger MSN, Yahoo messenger, ICQ, AOL, Odigo ...) e i vari siti e comunità come i vari Meetic, Netlog, Badoo, HI5 ect...
Tutti amichevolmente su Facebook , indubbiamente è stato un piacere ritrovare vecchi compagni di scuola, parenti lontani , amicizie dimenticate ,vecchi compagni di lavoro e anche nemici (diciamolo) , e tutto questo con una facilità disarmante.
E' bastato un click e ritrovare vecchi e nuovi rapporti , relazioni, discussioni, comunità.
Man mano ha preso piede sempre di più la necessità di collegarsi a Facebook e rimanerci per l'intera giornata.
Gli amministratori di Facebook , capito per tempo la potenzialità di tale social netowork, non avendo peli sullo stomaco, giustamente, han pensato da subito di realizzare una macchina da guerra poderosa per far soldi a palate . Il colosso Google ha tremato al cospetto di questo social network , infatti Facebook ha imposto cose quali il famoso "mi piace" , poi il "tag", e poi la "chat interna", ed un infinità di APP piu' o meno note che ci forniscono ogni possibile uso, dal "sono qui" , al "vado qui" oppure "interverrò" .
Non sei nessuno se non sei su Facebbok!
Ma come la parabola del Rock, la complessità sempre maggiore dell'apparato, ma soprattutto la perdita dello scopo per cui iscriversi da parte degli utenti, sempre di più portano verso la decadenza del social network.
E' nell'aria , sotto i colpi di APP sempre piu' uguali a se stesse ed invadenti, sotto la moda imperante dei manifesti e delle esposizioni spersonalizzate , e soprattutto sotto il desiderio spasmodico di collezionare "mi piace" ad ogni spron battuto.
La comunicazione che voleva essere in rapporto di uno-a-molti , ma preservando il colloquio uno-a-uno si è andata via via persa nell'unica comunicazione oramai imperante : uno-a-molti .
Ecco che sempre di più la bacheca è affollatissima di lanci mattutini e serali di buongiono e buonasera "URBI ET ORBI" , tutti accomunati in un fascio di pseudo-amicizie, senza nessun individualismo e senza nessuna caratterizzazione, come nelle mense, il menù uguale per tutti !.
Sempre più la moda di condannare o eloggiare con parole desunte da citazioni e/o articoli piu' o meno famose, e sempre piu' la facilità della diffusione di notizie quasi mai verificate, in sostanza "c'è scritto su Facebook" , quindi è vero a prescindere.
Per questo parimenti alla storia delle avanguardie del Rock , il Social Network e i suoi utenti stanno richiudendosi su se stessi.
Di fatto , l'azienda quotata in borsa con manifesta soddisfazione ( e supervalutazione..diciamolo!) , in breve tempo è stata ridimensionata del più del 50 %.
Di questo ancora non c'è una consapevolezza assoluta, ma i segnali di un tramonto prossimo sono evidenti, quando lo strumento prende il sopravvento sulla sostanza, non c'è legge che tenga, è destinato a decadere.
Indubbiamente Facebook ha rappresentato una rivoluzione, sia per la facilità della comunicazione (parlare per immagini, condividere eventi, far partecipare amici, amici di amici, conoscenti ...), ha rappresentato un cambiamento costruendo quello che è una piazza su cui tutti si possono incontrare (anche se l'idea non è originale vedi ad esempio lo scomparso Second Life, che però dopo un boom iniziale è andato man mano spegnendosi, anche perchè in quel caso la facilità d'uso era alquanto aleatoria) ; il merito è senz'altro quello di aver reso protagonisti tutti con la semplice presenza, questo il segreto del successo ; ma allo stesso tempo il fatto che Facebbok in cambio esige sapere tutto di te (in maniera chiara e anche in maniera subdola), ecco lo scopo de il "dove sono" il "cosa mi piace" il "cosa faccio" , "quali sono le mie amicizie" ,"quali sono le mie foto" , tutte informazioni che costituiscono un bagaglio di informazione preziosissimo che permette a sistemi sofisticati di analisi di esporre suggerimenti personalizzati, e fin anche di influenzare movimenti e tendenze sociali . Non da poco tale potenza nel mondo moderno.
Ma tutto questo ha creato un sistema che è un mostro e all'interno del quale gli utenti sempre di più perdono di vista la ragione dell'esserci. Perchè alla fine è sempre valido il pensiero dove sono , cosa faccio.
Il muro appunto, anche in questo caso siamo di fronte a "The Wall".
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