sabato 13 novembre 2010

Formichine

(foto di Garimar)


L'immensamente piccolo


Siamo completamente folli a passare la nostra esistenza inseguendo una vita che non ci appartiene. Siamo tutti lanciati in una folle corsa allo spreco non solo delle risorse disponibili,  ma in particolar modo delle nostre risorse spirituali di esseri viventi. Siamo completamente privi di senso e di intelligenza  nello svolgere le nostre attività come siamo abituati ed educati, e per di più viviamo in una maniera priva di senso come ci hanno insegnato e insegniamo a nostra volta.

Facciamo un semplice esercizio , per renderci conto dell'assurdità del nostro modo di vivere.
Prendiamo una scala e saliamo di qualche gradino, guardiamoci attorno, cosa vediamo ?
La nostra prospettiva cambia vero ?  riusciamo a vedere qualcosa in più che non quando siamo alla nostra normale altezza vero ? La nostra percezione si allarga.
Riusciamo a scorgere un pò di folla in più, e anche panorami più ampi, il nostro sguardo si allarga.
Coraggio facciamo uno sforzo  saliamo ancora qualche gradino , cosa percepiamo ora ?
Il nostro sguardo ora abbraccia tutta la strada, vediamo bene le case attorno, la folla,  le macchine, e riusciamo a scorgere particolari sconosciuti prima. Vediamo persone che parlano, scappano, gente che si accalca sul marciapiede, ragazzini  veloci  con le loro cuffiette musicali, attempati signori con borse stracariche di documenti. Donne sorridenti e tristi, uomini soli e gruppi di amici. Vediamo l'orizzonte laggiù, e perfino delle colline lontane.
Coraggio ci serve uno sforzo in più, abbiamo bisogno di maggiore visibilità; allora forza saliamo sul tetto della nostra casa o palazzo, coraggio, un pò di vento non ha mai fatto male a nessuno.
Eccoci qui siamo sul terrazzo, bene ora abbiamo un raggio visivo maggiore, le persone in basso ora sono indistinguibili, ma ne vediamo un numero maggiore, percepiamo il traffico, e anche l'atmosfera fumogena che respiriamo, vediamo altri palazzi, vediamo strade e stradoni, tutte affollate, vediamo perfino la periferia del nostro agglomerato urbano. Cominciamo a vedere anche il primo verde delle colline vicine, e l'azzurro del mare lontano, in fondo. Alziamo lo sguardo e percepiamo qualche battito di ali di uccelli veloci.
Dal terrazzo ci sembra tutto più lontano , ci sembra lontano il nostro mondo abituale, mentre si apre ai nostri occhi un mondo nuovo. Ma il nostro palazzo è ancora basso, non è un grattacielo. Allora facciamo uno sforzo in più, portiamo avanti il nostro esercizio, coraggio cerchiamo un grattacielo vicino e portiamoci in cima.
Stupeffacente, ora siamo molto più in alto, le persone in basso oramai sono dei puntini, e l'accalcarsi da questa altezza sembra solo uno scorrere quasi normale di melassa umana in fiumi. Come sono piccoli laggiù.
Siamo molto in alto , c'è molto più vento. I nostri capelli si scompigliano , e fa molto più fresco. Scorgiamo molto meglio la cappa di fumi che inaliamo ora per ora nella nostra vita, e scorgiamo anche molto meglio sia il mare in fondo e le montagne dall'altro lato. L'azzurro cielo sembra più vicino, e notiamo anche la curva dell'orizzonte, è proprio vero la nostra terra è tonda.
Ma siamo ancora troppo in basso per avere una visione d'insieme, coraggio prendiamo il volo , lanciamoci nell'azzurro.
Da mille, duemila, cinquemila, diecimila metri lo sguardo prende il nostro territorio, vediamo come noi umani siamo ovunque, vediamo tracce delle nostre costruzioni, vediamo il verde punteggiato di tanti punti , e vediamo anche le ferite della nostra terra. Possiamo allargare ancora e possiamo guardare le nubi, come toccarle con mano, quale bambagia,  quale eterea dissolvenza. ci accorgiamo che più saliamo e meno sentiamo l'influsso della vita quotidiana, come ci sembrano lontani il nostro correre, il nostro affannarci attorno  a problematiche che ci pesano addosso e ci opprimono.
Saliamo ancora, abbiamo tutto il cielo a disposizione, portiamoci più in alto ancora in alto. Man mano che ci alziamo l'orizzonte passa ad occupare tutto l'arco visivo, ci alziamo velocemente e altrettanto velocemente ci sembra che si allontanino tutte le nostre preoccupazioni e bassezze umane. Man mano che saliamo ci sentiamo più liberi, come un euforia si spande in noi, facendoci perdere il contatto con quello che noi reputiamo importante, allo stesso tempo percepiamo altre sensazioni , altre conoscenze. Man mano che saliamo ritorniamo bambini, ritorniamo alla meraviglia dell'essere vivi, del guardare con avidità lo spettacolo che si para dinanzi i nostri occhi. Lo spettacolo che abbiam dimenticato da anni e anni di guardare, presi come siamo dalle mille e mille nostre cose.
Saliamo ancora, ora il buio ci avvolge, ma la nostra terra ci appare bellissima e azzurra, meravigliosa nella sua globalità. Iniziamo a percepire in noi un pensiero di immenso e unico, di prezioso, di importante , importante per il nostro cuore. Quello è il pianeta, il mio pianeta, dove vivo, dove ogni giorno mi sveglio e dove ogni attimo riempio i miei polmoni del mio respiro di vita, Dio che bello.
Prendiamo velocità siamo su un raggio di luce che ci porta in alto a velocità incredibile, ci estraniamo dal tutto e dinanzi i nostri occhi scorrono immagini di spazio profondo e stelle lucenti che spariscono .
Ci sentiamo euforici, e abbiam dimenticato chi siamo, cosa siamo , cosa facciamo. Abbiam dimenticato odi e rancori , abbiam dimenticato presunzioni e prepotenze, avidità e vanità. Da questa distanza scorgiamo le nostre piccole bassezze e cominciamo a capire sul serio come siamo immensamente piccoli con le nostre azioni e pensieri di tutti i giorni.
Continuiamo a viaggiare, siamo nella galassia, ora sul serio il nostro pianeta è solo un punto,  sul serio siamo piccoli, piccolissimi e inutili, siamo meno che niente in paragone a questa vastità, e passiamo il nostro tempo, rapido fulmine, a inseguire niente; Dio che spreco. Che spreco di esistenza.
Ci allontaniamo ancora, ancora più nel profondo , siamo lanciatissimi, l'occhio si perde e la mente si sperde, per la prima vota siamo impossibilitati a comprendere in pieno, ma per la prima volta riusciamo ad essere consapevoli  del nostro errore. Un errore immenso in tutti noi, un errore che ci porta direttamente ad essere niente. Pulviscoli senza importanza. La mia mente impazzisce al pensiero di quanto siamo futili e presi da futilità. Ancora stiamo viaggiando velocemente, attraverso l'abisso siderale, siamo diventati spirito, esseri spirituali che possono abbracciare questo immenso nero che ci avvolge. Solo ora comprendiamo che cosa possiamo essere, se solo riuscissimo a capire il profondo significato di esseri che vivono. Esseri che dovrebbero vivere e non essere simulacri comandati da consuetudini e usi che hanno ammorbato e ucciso la genialità dell'uomo. La capacità tutta umana di comprendere e abbracciare l'ambiente in cui siamo .
Solo lanciati in questo viaggio incredibile, riusciamo a ritrovare il significato del perché siamo vivi. Siamo vivi per comprendere. Solo questo può dare alito di essenza al nostro corpo , la comprensione dell'IO.
Siamo lanciatissimi ancora più profondamente, galassie e universi ci passano accanto, e noi ci sentiamo ancor più piccoli, miseri, incoscienti.
Fino a che il tutto viene racchiuso in noi stessi, perché questo è l'UOMO, l'unico essere universale capace di racchiudere dentro di se il tutto universale, ed estrapolarlo per costruire un nuovo universo , e un altro ancora, e ancora un altro fino a raggiungere il vero nostro spirito di esseri viventi.
Uomini immensamente piccoli e insignificanti e immensamente spirituali.

Cq, qui W9GFO  c'è qualcuno ?
Cq, Cq qui W9GFO c'è qualcuno ?      


1 commento:

rosso vermiglio ha detto...

Le tue riflessioni mi toccano sempre profondamente: quanta verità in quello che scrivi. Grazie