La democrazia e la libertà
In questi tempi di rivalutazione di determinati paradigmi fin qui ritenuti inviolabili, una considerazione è dovuta.
Dato per scontato che, al solito, non tutte le cause e gli effetti di questo disastro finanziario siano stati resi noti ai più, rimane di sottofondo una sorta di sfiducia nei soliti assiomi che si ripetono all'infinito.
Siamo in una società occidentale e definita "democratica" , quindi una società che fa della libertà la base di ogni sua esternazione e attività finanziaria e non.
Un dubbio , però oramai, assale i comuni cittadini di tale società. Cittadini che sempre più spesso sono alle prese con rendiconti e programmazioni di vita quotidiana che difficilmente riescono a soddisfare le sepur minime normali aspettative.
Siamo sempre più alle prese con incomprensibili fenomeni , che di per sè sono lontani dal nostro manage familiare, ma che inequivocabilmente ne decidono le sorti.
Oramai son passati mesi dal manifestarsi di questo crack globale , e in fondo ci chiediamo tutti noi , se con i moderni mezzi e conoscenze , fosse davvero così imprevedibile , dato che nell'ambito finanziario la voce poteva esser nota da tempo. (ad esempio vedi le analisi negli anni 2007 - 2008 di E. Benettazzo )
Ma in più, a distanza di mesi , si continua a ribadire il concetto post-moderno "sono le regole del mercato".
Continuiamo a chiederci del perchè il costo del petrolio continua a salire , o meglio a fare una montagna russa dell' up-down, senza tuttavia portare benefici all'utente finale (il salire produce aumenti, lo scendere quasi mai riporta i valori al precedente aumento). Mistero buffo dell'alchimia finanziaria, che viene spiegata ai profani come " è il libero mercato".
Chiaro come il sole!, siamo in una economia CAPITALISTICA inserita nelle più grandi e avanzate democrazie occidentali per cui libertà è anche la base dei mercati finanziari ritenuti ...appunto...liberi!
Allora noi "poveri cittadini seguiamo questo libero mercato e continuiamo a pagare (in particolare in Italia) sempre più i beni essenziali quali carburanti, energia, comunicazioni, cibi di prima necessità (pasta, pane, pesce, carne) .
Grandissimi personaggi ci invitano all'ottimismo, alla ripresa, all'uscita dal tunnel prossima, ci invitano al sorriso, ma si guardano bene a chiarire perchè tutto ciò è successo, e perchè , soprattutto, nessuno ha rintracciato i colpevoli di questo stato di cose (escluso qualche sparuto anche se eclatante caso di inquisizione e condanna).
Si ritorna a parlare di "libero mercato" e quella prima parola ci rassicura tutti .
Ma è proprio così?
Allora ci riferiamo alla cronaca di questi giorni per rilevare davvero quanto sia "libero" questo mercato e indenne da sotterfugi e interessi di parte.
Leggiamo sulla repubblica di oggi :
"Un trader del petrolio fa perdere 10 milioni di dollari al suo gruppo"
un titolo così non ci allarma, ma il titolo del giorno prima (4 luglio) sulla stessa notizia è di ben altro tenore
"Il brocker canaglia del mercato del petrolio "
Leggendo l'articolo si scopre come quest'unico individuo col suo agire abbia determinato in una sola ora la salita del barile di petrolio da 71 a 73,5 dollari a barile .
Questo broker martedì us. ha iniziato a compiere operazioni non autorizzate portando il mercato dei FUTURES (che determinano il prezzo del greggio) a innalzarsi rapidamente.
Ora noi liberi cittadini dovremmo chiederci ......ma sul serio questo mercato è libero e i suoi prezzi vengono determinati dalla regola domanda/offerta e quindi da tutti noi, oppure le leve di comando sono al solito in mano ad uno sparuto gruppo di uomini e le conseguenze le paghiamo sulla pelle di tutti noi ?
Ora chiediamoci cosa significhi libertà, e per rammentarlo rivediamo un illuminante video di Carmelo Bene su Democrazia e Libertà, del '94 ma sempre attuale, anzi direi più che mai attuale.
Dato per scontato che, al solito, non tutte le cause e gli effetti di questo disastro finanziario siano stati resi noti ai più, rimane di sottofondo una sorta di sfiducia nei soliti assiomi che si ripetono all'infinito.
Siamo in una società occidentale e definita "democratica" , quindi una società che fa della libertà la base di ogni sua esternazione e attività finanziaria e non.
Un dubbio , però oramai, assale i comuni cittadini di tale società. Cittadini che sempre più spesso sono alle prese con rendiconti e programmazioni di vita quotidiana che difficilmente riescono a soddisfare le sepur minime normali aspettative.
Siamo sempre più alle prese con incomprensibili fenomeni , che di per sè sono lontani dal nostro manage familiare, ma che inequivocabilmente ne decidono le sorti.
Oramai son passati mesi dal manifestarsi di questo crack globale , e in fondo ci chiediamo tutti noi , se con i moderni mezzi e conoscenze , fosse davvero così imprevedibile , dato che nell'ambito finanziario la voce poteva esser nota da tempo. (ad esempio vedi le analisi negli anni 2007 - 2008 di E. Benettazzo )
Ma in più, a distanza di mesi , si continua a ribadire il concetto post-moderno "sono le regole del mercato".
Continuiamo a chiederci del perchè il costo del petrolio continua a salire , o meglio a fare una montagna russa dell' up-down, senza tuttavia portare benefici all'utente finale (il salire produce aumenti, lo scendere quasi mai riporta i valori al precedente aumento). Mistero buffo dell'alchimia finanziaria, che viene spiegata ai profani come " è il libero mercato".
Chiaro come il sole!, siamo in una economia CAPITALISTICA inserita nelle più grandi e avanzate democrazie occidentali per cui libertà è anche la base dei mercati finanziari ritenuti ...appunto...liberi!
Allora noi "poveri cittadini seguiamo questo libero mercato e continuiamo a pagare (in particolare in Italia) sempre più i beni essenziali quali carburanti, energia, comunicazioni, cibi di prima necessità (pasta, pane, pesce, carne) .
Grandissimi personaggi ci invitano all'ottimismo, alla ripresa, all'uscita dal tunnel prossima, ci invitano al sorriso, ma si guardano bene a chiarire perchè tutto ciò è successo, e perchè , soprattutto, nessuno ha rintracciato i colpevoli di questo stato di cose (escluso qualche sparuto anche se eclatante caso di inquisizione e condanna).
Si ritorna a parlare di "libero mercato" e quella prima parola ci rassicura tutti .
Ma è proprio così?
Allora ci riferiamo alla cronaca di questi giorni per rilevare davvero quanto sia "libero" questo mercato e indenne da sotterfugi e interessi di parte.
Leggiamo sulla repubblica di oggi :
"Un trader del petrolio fa perdere 10 milioni di dollari al suo gruppo"
un titolo così non ci allarma, ma il titolo del giorno prima (4 luglio) sulla stessa notizia è di ben altro tenore
"Il brocker canaglia del mercato del petrolio "
Leggendo l'articolo si scopre come quest'unico individuo col suo agire abbia determinato in una sola ora la salita del barile di petrolio da 71 a 73,5 dollari a barile .
Questo broker martedì us. ha iniziato a compiere operazioni non autorizzate portando il mercato dei FUTURES (che determinano il prezzo del greggio) a innalzarsi rapidamente.
Ora noi liberi cittadini dovremmo chiederci ......ma sul serio questo mercato è libero e i suoi prezzi vengono determinati dalla regola domanda/offerta e quindi da tutti noi, oppure le leve di comando sono al solito in mano ad uno sparuto gruppo di uomini e le conseguenze le paghiamo sulla pelle di tutti noi ?
Ora chiediamoci cosa significhi libertà, e per rammentarlo rivediamo un illuminante video di Carmelo Bene su Democrazia e Libertà, del '94 ma sempre attuale, anzi direi più che mai attuale.
3 commenti:
Perche non:)
good start
good start
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