Il granello di sabbia
Tra gli esseri umani accade che , paradossalmente, la conoscenza porta verso la discordia. L'innalzamento culturale delle masse , che progredisce man mano con l'avanzamento della così detta civiltà, porta verso l'acuirsi delle discordie e delle divergenze, piuttosto che l'allargarsi della concordia. Essendo esseri pensanti, dotati , chi piu' chi meno, del potere di discernimento, la conoscenza allarga la forbice delle opinioni e delle considerazioni personali, nonchè degli interessi personalissimi. Conoscenza allargata da un lato e espansione del pensiero personale che assurge a enunciato generale. Di converso, l'arretratezza e l'ignoranza ha sempre favorito la quiete, anche se coperta da cio' che chiamiamo sottomissione. Quindi più ci acculturiamo più siamo portati al guerreggiarci, e questo non solo a livello di popoli, ma molto piu' profondamente nei rapporti personali. La guerra dei sessi si allarga a macchia d'olio, l'economia guerrafondaia prende possesso degli angoli piu' sperduti del globo, la prevaricazione lavorativa diventa l'obiettivo per l'avanzamento nella scala sociale. Allarghiamo la conoscenza e perseguiamo con convinzione obiettivi sempre più personali, piuttosto che comunitari e sociali di comunità di viventi. Il tutto ci vede affannati su questo minuscolo granello di sabbia, tutti presi dalla sopravvivenza personale e l'annientamento del prossimo, neanche il piu' minuscolo degli insetti ha questo comportamento. Questo perchè la conoscenza non è la saggezza, ma solo un primo duro scalino verso quello che è l'allargamento dell'orizzonte intellettivo che possa sul serio elevare lo spirito umano. La saggezza è un secondo difficile grado cognitivo che pone l'essere umano al centro e rende la capacità di porsi verso gli eventi con umiltà e comprensione e soprattutto con la calma interiore che può dare la visione globale. Il problema è che il secondo gradino solo pochissimi ,da quando l'essere umano calca questo suolo , sono riusciti a raggiungerlo. Su questo minuscolo granello di sabbia la saggezza, se presa nella sua essenza, ci rende in grado di estraniarci e sollevarci e portarci in alto per guardare la visione di cio' che è. In effetti se ci allontaniamo non possiamo non notare che siamo degli esseri minuscoli, piccini piccini , in guerra perenne tra di loro , su un minuscolo , piccolo piccolo , infinitesimale, granello di sabbia, che è immerso tra tanti, tantissimi , miliardi di miliardi , di altri granelli di sabbia , le cui pulsazioni di vita non si notano per niente.
Siamo degli esseri così piccoli e insignificanti che sulla scala cosmica non possiamo rappresentare niente di meno che uno zero assoluto. Le nostre discussioni, i nostri credi, le nostre elucubrazioni, le nostre angoscie, i nostri pavidi tentativi di ragionamento, i nostri presupposti principi, le nostre magagne, i nostri sotterfugi, le nostre manovre, i nostri tafferugli , sono neanche un pulviscolo di polvere nell'universo che è la globalità dell'essere. Ci diamo una parvenza di intelligenza sol perchè procliamiamo a gran voce di essere in grado di "pensare" di allargare la nostra "visione" di riuscire a comprendere concetti . Ma in realtà siamo pronti , appena 5 minuti dopo aver proclamato ciò, a tornare alle nostre bassezze, ai nostri litigi, alle nostre prevaricazioni personali che amiamo alla follia. Amiamo imporci , amiamo dire "io" , amiamo spasmodicamente affermare "io posso", amiamo alla follia Dio perchè questo ci fa sentire noi stessi degli Dei. Perchè forse non è vero che tutti i sentimenti religiosi illudono l'uomo di poter divenire simile a questi Dei ? immortali, infiniti, eterni.
Siamo solo pulviscolo su scala cosmica, ed è altrettanto infinitamente vanitoso da parte nostra pensare che siamo gli unici , i prediletti , gli esseri superiori che sono i padroni di tutto cio' che è. E così ci siamo dannati l'anima per distruggere, distruggere da piccoli come siamo, quel pochissimo che abbiamo, guerre , eccidi, bombe atomiche, missili, virus, chimica, modifiche genetiche , cambiamenti climatici, insetticidi, inquinamento, tutto per portare questo minuscolo granello di sabbia a divenire sterile. Piccoli esseri insignificanti che fanno cose piccole. Solo il pensiero umano puo' essere talmente vanitoso da pensare che siamo importanti, che facciamo cose buone e giuste e che siamo i prediletti degli Dei. Siamo delle cose così minuscole che davvero non possiamo nè aspirare ad essere men che niente. Siamo un niente sempre tra i due punti inizio - fine , e pensiamo di essere tutto. Siamo immersi in un pulviscolo sperduto in un angolo remotissimo di una qualunque dei miliardi di agglomerati che sono in questo Universo. Come possiamo pensare di rappresentare una qualunque cosa? come possiamo pensare o presumere di rappresentare un "valore" se non siamo neanche in grado di apprezzare un minuscolo bicchiere d'acqua che ci permette di sopravvivere.
La saggezza ci pone dinanzi alla nostra nullità, e ci rende padroni del nostro essere, restituendoci il senso del nostro essere : lo zero assoluto.
Siamo degli esseri così piccoli e insignificanti che sulla scala cosmica non possiamo rappresentare niente di meno che uno zero assoluto. Le nostre discussioni, i nostri credi, le nostre elucubrazioni, le nostre angoscie, i nostri pavidi tentativi di ragionamento, i nostri presupposti principi, le nostre magagne, i nostri sotterfugi, le nostre manovre, i nostri tafferugli , sono neanche un pulviscolo di polvere nell'universo che è la globalità dell'essere. Ci diamo una parvenza di intelligenza sol perchè procliamiamo a gran voce di essere in grado di "pensare" di allargare la nostra "visione" di riuscire a comprendere concetti . Ma in realtà siamo pronti , appena 5 minuti dopo aver proclamato ciò, a tornare alle nostre bassezze, ai nostri litigi, alle nostre prevaricazioni personali che amiamo alla follia. Amiamo imporci , amiamo dire "io" , amiamo spasmodicamente affermare "io posso", amiamo alla follia Dio perchè questo ci fa sentire noi stessi degli Dei. Perchè forse non è vero che tutti i sentimenti religiosi illudono l'uomo di poter divenire simile a questi Dei ? immortali, infiniti, eterni.
Siamo solo pulviscolo su scala cosmica, ed è altrettanto infinitamente vanitoso da parte nostra pensare che siamo gli unici , i prediletti , gli esseri superiori che sono i padroni di tutto cio' che è. E così ci siamo dannati l'anima per distruggere, distruggere da piccoli come siamo, quel pochissimo che abbiamo, guerre , eccidi, bombe atomiche, missili, virus, chimica, modifiche genetiche , cambiamenti climatici, insetticidi, inquinamento, tutto per portare questo minuscolo granello di sabbia a divenire sterile. Piccoli esseri insignificanti che fanno cose piccole. Solo il pensiero umano puo' essere talmente vanitoso da pensare che siamo importanti, che facciamo cose buone e giuste e che siamo i prediletti degli Dei. Siamo delle cose così minuscole che davvero non possiamo nè aspirare ad essere men che niente. Siamo un niente sempre tra i due punti inizio - fine , e pensiamo di essere tutto. Siamo immersi in un pulviscolo sperduto in un angolo remotissimo di una qualunque dei miliardi di agglomerati che sono in questo Universo. Come possiamo pensare di rappresentare una qualunque cosa? come possiamo pensare o presumere di rappresentare un "valore" se non siamo neanche in grado di apprezzare un minuscolo bicchiere d'acqua che ci permette di sopravvivere.
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1 commento:
Sussurri obliqui ti assegna il premio Dardos. Complimenti!
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