Ci son notti che ti senti strano, e come uno straniero ti aggiri tra le terre amiche. Ci son notti che non dormi e ti agiti tra mille e mille pensieri alla ricerca affannosa di un recondito pensiero che come un serpente si insinua nei meandri delle proprie angoscie.
Ci son notti che sei fuori , a piedi scalzi
sotto il cielo , il cielo al di fuori delle grandi città, dove è ancora possibile vedere la luce delle stelle. Ci son notti in cui ti ritrovi di fronte a te stesso e al tuo pensiero.
Ci son notti che sei sveglio come preso da eccitazione, e non riesci a chiudere occhio, e ti aggiri come un segugio , sperando di trovare qualcosa che spieghi questo tuo stato. In queste notti vai ramingo , insensibile al giudizio degli astanti , ed in effetti i piu' ti guardano come si guarda uno che è fuori. Così come sei , a piedi nudi, e sdruciti vestiti ti aggiri sotto il cielo , che solo tu, pare, riesci a vedere. Tutti guardano te , invece che alzare lo aguardo in alto e assistere alla meraviglia della cose.
Ci son notti , in cui ti sovviene il ricordo di chi non c'è piu', e proprio nel tuo ricordo ancora vive.
Si pensa che solo i familiari stretti sopravvivino nel tuo respiro , ma non è così. Particolarmente ricordo le cose più strane, i dettagli piu' insignificanti, come il padre di uno dei miei amori, il signor padre che da tanto non c'è piu' , e che forse neanche sua figlia ricorda come ricordo io , o perlomeno, non per gli stessi dettagli. Ci son notti , in cui in effetti non ricordo lei , il mio grande amore, quanto lui, il padre, il signor padre. E di lui ricordo solo un dettaglio : la poltrona, su cui mi disse , in uno dei suoi quotidiani colloqui , si assise al ritorno dall'università il giorno della laurea. Questo dettaglio ricordo , certe notti sotto le stelle.
Ci son notti in cui vedo questi miliardi di puntini e mi chiedo perchè non tutti li vediamo, presi come siamo da altre luci ben piu' potenti e malevole.
Certe notti son così, ignudo sotto la luce lunare, a pensare cosa davvero si puo' fare. Cosa fare per poter pensare ancora ad un altro giorno, e poi un altro e un altro ancora. Ci son notti in cui tutto appare chiaro , lucido , trasparente, per poi tornare oscuro alle prime luci dell'alba.
In queste notti si scorge il corso della vita come la via lattea lassù brillante e piena di miliardi di miliardi di cose . La meraviglia delle cose per cio' che sono e che ci fan sentire piccini piccini, con le nostre grandi pensate.
Ci son notti che si sente l'inutilità dell'essere moderno.
Ci son notti in cui seduto sul muro sono in attesa di qualcuno che si fermi , e alcune volte , in effetti mi accorgo che anche per altri ci son notti. Ho intravisto da lontano altri cuori che son seduti a sentire il peso della luce, ho intravisto incertezze e paure, e la paura piu' grande di farsi trovare così sotto le stelle.
Ci son notti in cui gli sbagli sono noti e ti senti pronto a rimediare, ti senti forte, ti senti pronto, ma poi l'alba scioglie la corteccia dura del pavido timore che torna a galla.
Ci son notti in cui vorresti che non finisse mai....o che viceversa vorresti che finisca al piu' presto.
Ci son notti che sei fuori , a piedi scalzi
sotto il cielo , il cielo al di fuori delle grandi città, dove è ancora possibile vedere la luce delle stelle. Ci son notti in cui ti ritrovi di fronte a te stesso e al tuo pensiero.
Ci son notti che sei sveglio come preso da eccitazione, e non riesci a chiudere occhio, e ti aggiri come un segugio , sperando di trovare qualcosa che spieghi questo tuo stato. In queste notti vai ramingo , insensibile al giudizio degli astanti , ed in effetti i piu' ti guardano come si guarda uno che è fuori. Così come sei , a piedi nudi, e sdruciti vestiti ti aggiri sotto il cielo , che solo tu, pare, riesci a vedere. Tutti guardano te , invece che alzare lo aguardo in alto e assistere alla meraviglia della cose.
Ci son notti , in cui ti sovviene il ricordo di chi non c'è piu', e proprio nel tuo ricordo ancora vive.
Si pensa che solo i familiari stretti sopravvivino nel tuo respiro , ma non è così. Particolarmente ricordo le cose più strane, i dettagli piu' insignificanti, come il padre di uno dei miei amori, il signor padre che da tanto non c'è piu' , e che forse neanche sua figlia ricorda come ricordo io , o perlomeno, non per gli stessi dettagli. Ci son notti , in cui in effetti non ricordo lei , il mio grande amore, quanto lui, il padre, il signor padre. E di lui ricordo solo un dettaglio : la poltrona, su cui mi disse , in uno dei suoi quotidiani colloqui , si assise al ritorno dall'università il giorno della laurea. Questo dettaglio ricordo , certe notti sotto le stelle.
Ci son notti in cui vedo questi miliardi di puntini e mi chiedo perchè non tutti li vediamo, presi come siamo da altre luci ben piu' potenti e malevole.
Certe notti son così, ignudo sotto la luce lunare, a pensare cosa davvero si puo' fare. Cosa fare per poter pensare ancora ad un altro giorno, e poi un altro e un altro ancora. Ci son notti in cui tutto appare chiaro , lucido , trasparente, per poi tornare oscuro alle prime luci dell'alba.
In queste notti si scorge il corso della vita come la via lattea lassù brillante e piena di miliardi di miliardi di cose . La meraviglia delle cose per cio' che sono e che ci fan sentire piccini piccini, con le nostre grandi pensate.
Ci son notti che si sente l'inutilità dell'essere moderno.
Ci son notti in cui seduto sul muro sono in attesa di qualcuno che si fermi , e alcune volte , in effetti mi accorgo che anche per altri ci son notti. Ho intravisto da lontano altri cuori che son seduti a sentire il peso della luce, ho intravisto incertezze e paure, e la paura piu' grande di farsi trovare così sotto le stelle.
Ci son notti in cui gli sbagli sono noti e ti senti pronto a rimediare, ti senti forte, ti senti pronto, ma poi l'alba scioglie la corteccia dura del pavido timore che torna a galla.
Ci son notti in cui vorresti che non finisse mai....o che viceversa vorresti che finisca al piu' presto.
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