Il Contante (dal Sole 24 ore)
Con la manovra Visco-Bersani del 2006, sono stati introdotti limiti per i pagamenti in contanti ai professionisti. L'obiettivo è contrastare l'evasione fiscale che si può realizzare con il mezzo "incontrollabile" per antonomasia. Il contante, appunto.
In particolare, dal 1° luglio 2007 fino al 30 giugno 2008 il limite è di mille euro, che si ridurrà a 500 euro dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2009, per passare poi alla soglia definitiva di 100 euro dal 1° luglio 2009.
I destinatari
Il concetto di professionista va inteso in senso fiscale: si tratta di persone fisiche che esercitano arti e professioni (secondo la definizione dell'articolo 53, commi 1 e 2, Tuir) e di società o associazioni fra artisti e professionisti (articolo 5, lettera c, Tuir).
I redditi di lavoro autonomo sono – secondo l'articolo 53 commi 1 e 2 del Tuir – quelli che derivano dall'esercizio di arti e professioni, cioè la professione abituale, anche se non esclusiva, di attività di lavoro autonomo diverse da quelle d'impresa (compreso l'esercizio in forma associata). Sono redditi di lavoro autonomo anche quelli che derivano da utilizzazione economica da parte dell'inventore o dell'autore di opere dell'ingegno, brevetti e simili (se non sono conseguiti nell'ambito dell'impresa). E ancora: le partecipazioni agli utili degli associati in partecipazione di solo lavoro, le partecipazioni agli utili che spettano a promotori e soci fondatori di società di capitali, le indennità per cessazione di rapporti di agenzia, i redditi da attività di levata dei protesti da segretari comunali.
In base a queste definizioni, i nuovi vincoli non si applicano ai pagamenti verso e da soggetti che esercitano attività d'impresa in forma associata o individuale. Per esempio, il pagamento fatto da un privato a un piccolo artigiano non subisce le limitazioni previste dall'articolo 35 del decreto legge 223/06. Al contrario, vi rientra in pieno il pagamento a un medico o a un avvocato. Questo perché il legislatore ha individuato nei professionisti i soggetti più idonei a fungere da collaboratori del Fisco.
Ora dobbiamo fare delle considerazioni :
Di per sè l'intenzione dell' antiriciclaggio e lotta all'eversione sembrerebbe degna di nota e legittima, se non chè rimane il dubbio che la vera intenzione sia tutt'altra.
Il discorso da farsi è sui principi e non sulle realtà locali (nazionali e non).
In questi tempi si parla molto di privacy, e ad ogni piè sospinto viente citata questa barriera insuperabile della violazione della privacy, l'ultimo balzello dei redditi pubblicati in internet nè è un chiaro esempio.
Ma risulta alquanto strano che ci sentiamo minacciati nella privacy se vengono pubblicati i redditi e non alziamo ciglio se veniamo tracciati ogni qualvolta strisciamo la nostra beneamata carta di credito, bancomat, postepay, Visa, American Express, o quando molto piu' comodamente seduti nella nostra automobile sfrecciamo contenti sotto il casello Viacard senza nessuna fila. O piu' ancora quando facciamo una innocente telefonata dalla nostra SIM personale , o quando ancor piu' semplicemente camminiamo nelle vie delle nostre città e veniamo ripresi da occhi piu' o meno discreti. Siamo un po' allergici quando ci chiedono palesemente il nostro reddito, e poi non pensiamo minimamente al fatto che dei nostri conti si sà tutto e piu' ancora delle nostre abitudini.
Come gli struzzi non pensarci vuol dire per noi che tale realtà non esiste, ed invece è proprio così.
Le chiamiamo "liberalizzazioni" e invece altro non sono che meccanismi e strumenti creati per portarci verso quella generazione di "microchippati" dove si sposta tutto nel virtuale, con enorme riduzione dei costi, ma a vantaggio esclusivamente dei pochi potenti e a danno della stragrande maggioranza del popolo comune.
Se è pur vero che la comodità al giorno d'oggi è la cosa piu' bella è altrettanto vero che questa comodità la paghiamo a caro prezzo. Una strisciata di carta a noi contribuenti porta un comodo portarsi, nessun portafoglio ingombro di monete di carta per non parlare degli odiati spiccioli, ma porta anche al circuito bancario una agevolazione di costi non indifferente, molto piu' facile spostare degli zeri da un conto ad un altro che gestire del denaro sonante!!!!!.
Ci stiamo insomma spostando verso la gestione "virtuale" non solo di vil denaro ma di tutta la nostra vita; del resto prendono sempre piu' piede stili di vita "virtuale" vedi ad esempio Second Life, ci piace delegare e deleghiamo a questi "avatar" anche il piacere del sesso.
Già un primo eclatante passo ( nel silenzio generale dei media) è stato compiuto in questa direzione, con la creazione della BCE che ha di fatto esautorato l'autorità nazionale dal POSSESSO della moneta e dalla prerogativa di emissione del denaro. E passi. Ma l'obiettivo è ancor piu' fino, e sarebbe il raggiungimento della gestione di tutta la massa circolante monetaria tramite rete telematica, sarebbe a dire che ad ogni movimento di tasca corrisponde unicamente una variazione "numerica" su un determinato programma, quindi a costo praticamente zero per l'ISTITUTO e a costo esorbitante per tutti noi. In piu' con l'addendum non indifferente che tutto è tracciato e/o tracciabile. Si arriverà percio' a lavorare per un compenso virtuale, ad acquistare un bene virtuale, a sacrificarsi per un obiettivo virtuale. Il vecchio concetto del sudore ricompensato con "pecuniae" è morto e sepolto , e ancor piu' il fatto che a denaro debba corrispondere analoga dote (sovranità nazionale) di quantità di ORO, metallo di riferimento della potenza economica per eccellenza.
I nostri soldi e redditi saranno solo delle cifre su un terminale, di cui noi non vedremo neanche l'ombra in tasca. Del resto già ora in buona parte è così, e quelle monete che abbiamo in tasca sono solo un "prestito" che la BCE ha fatto al nostro paese e quindi a tutti noi, un prestito su cui paghiamo anche un interesse !!!.
Chiarito questo concetto , per chi fosse ancor scettico , voglio accennare al fatto , che non solo i nostri movimenti finanziari son tracciati, ma anche i beni che eventualmente vengono in nostro possesso oramai son tracciati e rintracciabili telematicamente. Oramai le etichette RFID sono inserite in tutti i materiali , tessuti, metalli, monete,carta, elettrodomestici, e perfino protesi e farmaci.
Anche il vostro costosissimo dente, che avete appena sostituito, puo' venir tracciato con una facilità estrema. Generazione di microchippati a nostra insaputa.
Certo che ci sentiamo comodi, ma siamo anche incoscienti di cio' che ci succede attorno, o meglio non abbiamo coscienza del mondo reale che ci è attorno, avendo piuttosto coscienza di un mondo che qualcun altro predispone per noi, pensiamo di esser liberi e invece siamo solo inseriti in una ragnatela inestricabile di vincoli e rilevatori che ci obbligano a determinati percorsi. Appunto come il film Matrix (dei fratelli Wachowsky) a suo tempo ha magistralmente esposto.
Il tutto chiaramente è taciuto dai piu' o meglio non divulgato , meglio esporre i cambiamenti sotto un aureola di buone intenzioni, evitando di indicare i veri obiettivi. Del resto l'ignoranza ha fatto sempre si che i pochi possano decidere e tenere le redini e i molti debbano subire con obbedienza. E' eclatante il fatto, e anche molto subdolo , che letteratura e media e intere filiere culturali siano predisposte e propagandate per farci sentire "liberi", quando invece psicologi, filosofi, medici, politici e finanzieri hanno lavorato e lavorano assiduamente per tenerci in una oscura prigione.
Con la manovra Visco-Bersani del 2006, sono stati introdotti limiti per i pagamenti in contanti ai professionisti. L'obiettivo è contrastare l'evasione fiscale che si può realizzare con il mezzo "incontrollabile" per antonomasia. Il contante, appunto.
In particolare, dal 1° luglio 2007 fino al 30 giugno 2008 il limite è di mille euro, che si ridurrà a 500 euro dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2009, per passare poi alla soglia definitiva di 100 euro dal 1° luglio 2009.
I destinatari
Il concetto di professionista va inteso in senso fiscale: si tratta di persone fisiche che esercitano arti e professioni (secondo la definizione dell'articolo 53, commi 1 e 2, Tuir) e di società o associazioni fra artisti e professionisti (articolo 5, lettera c, Tuir).
I redditi di lavoro autonomo sono – secondo l'articolo 53 commi 1 e 2 del Tuir – quelli che derivano dall'esercizio di arti e professioni, cioè la professione abituale, anche se non esclusiva, di attività di lavoro autonomo diverse da quelle d'impresa (compreso l'esercizio in forma associata). Sono redditi di lavoro autonomo anche quelli che derivano da utilizzazione economica da parte dell'inventore o dell'autore di opere dell'ingegno, brevetti e simili (se non sono conseguiti nell'ambito dell'impresa). E ancora: le partecipazioni agli utili degli associati in partecipazione di solo lavoro, le partecipazioni agli utili che spettano a promotori e soci fondatori di società di capitali, le indennità per cessazione di rapporti di agenzia, i redditi da attività di levata dei protesti da segretari comunali.
In base a queste definizioni, i nuovi vincoli non si applicano ai pagamenti verso e da soggetti che esercitano attività d'impresa in forma associata o individuale. Per esempio, il pagamento fatto da un privato a un piccolo artigiano non subisce le limitazioni previste dall'articolo 35 del decreto legge 223/06. Al contrario, vi rientra in pieno il pagamento a un medico o a un avvocato. Questo perché il legislatore ha individuato nei professionisti i soggetti più idonei a fungere da collaboratori del Fisco.
Ora dobbiamo fare delle considerazioni :
Di per sè l'intenzione dell' antiriciclaggio e lotta all'eversione sembrerebbe degna di nota e legittima, se non chè rimane il dubbio che la vera intenzione sia tutt'altra.
Il discorso da farsi è sui principi e non sulle realtà locali (nazionali e non).
In questi tempi si parla molto di privacy, e ad ogni piè sospinto viente citata questa barriera insuperabile della violazione della privacy, l'ultimo balzello dei redditi pubblicati in internet nè è un chiaro esempio.
Ma risulta alquanto strano che ci sentiamo minacciati nella privacy se vengono pubblicati i redditi e non alziamo ciglio se veniamo tracciati ogni qualvolta strisciamo la nostra beneamata carta di credito, bancomat, postepay, Visa, American Express, o quando molto piu' comodamente seduti nella nostra automobile sfrecciamo contenti sotto il casello Viacard senza nessuna fila. O piu' ancora quando facciamo una innocente telefonata dalla nostra SIM personale , o quando ancor piu' semplicemente camminiamo nelle vie delle nostre città e veniamo ripresi da occhi piu' o meno discreti. Siamo un po' allergici quando ci chiedono palesemente il nostro reddito, e poi non pensiamo minimamente al fatto che dei nostri conti si sà tutto e piu' ancora delle nostre abitudini.
Come gli struzzi non pensarci vuol dire per noi che tale realtà non esiste, ed invece è proprio così.
Le chiamiamo "liberalizzazioni" e invece altro non sono che meccanismi e strumenti creati per portarci verso quella generazione di "microchippati" dove si sposta tutto nel virtuale, con enorme riduzione dei costi, ma a vantaggio esclusivamente dei pochi potenti e a danno della stragrande maggioranza del popolo comune.
Se è pur vero che la comodità al giorno d'oggi è la cosa piu' bella è altrettanto vero che questa comodità la paghiamo a caro prezzo. Una strisciata di carta a noi contribuenti porta un comodo portarsi, nessun portafoglio ingombro di monete di carta per non parlare degli odiati spiccioli, ma porta anche al circuito bancario una agevolazione di costi non indifferente, molto piu' facile spostare degli zeri da un conto ad un altro che gestire del denaro sonante!!!!!.
Ci stiamo insomma spostando verso la gestione "virtuale" non solo di vil denaro ma di tutta la nostra vita; del resto prendono sempre piu' piede stili di vita "virtuale" vedi ad esempio Second Life, ci piace delegare e deleghiamo a questi "avatar" anche il piacere del sesso.
Già un primo eclatante passo ( nel silenzio generale dei media) è stato compiuto in questa direzione, con la creazione della BCE che ha di fatto esautorato l'autorità nazionale dal POSSESSO della moneta e dalla prerogativa di emissione del denaro. E passi. Ma l'obiettivo è ancor piu' fino, e sarebbe il raggiungimento della gestione di tutta la massa circolante monetaria tramite rete telematica, sarebbe a dire che ad ogni movimento di tasca corrisponde unicamente una variazione "numerica" su un determinato programma, quindi a costo praticamente zero per l'ISTITUTO e a costo esorbitante per tutti noi. In piu' con l'addendum non indifferente che tutto è tracciato e/o tracciabile. Si arriverà percio' a lavorare per un compenso virtuale, ad acquistare un bene virtuale, a sacrificarsi per un obiettivo virtuale. Il vecchio concetto del sudore ricompensato con "pecuniae" è morto e sepolto , e ancor piu' il fatto che a denaro debba corrispondere analoga dote (sovranità nazionale) di quantità di ORO, metallo di riferimento della potenza economica per eccellenza.
I nostri soldi e redditi saranno solo delle cifre su un terminale, di cui noi non vedremo neanche l'ombra in tasca. Del resto già ora in buona parte è così, e quelle monete che abbiamo in tasca sono solo un "prestito" che la BCE ha fatto al nostro paese e quindi a tutti noi, un prestito su cui paghiamo anche un interesse !!!.
Chiarito questo concetto , per chi fosse ancor scettico , voglio accennare al fatto , che non solo i nostri movimenti finanziari son tracciati, ma anche i beni che eventualmente vengono in nostro possesso oramai son tracciati e rintracciabili telematicamente. Oramai le etichette RFID sono inserite in tutti i materiali , tessuti, metalli, monete,carta, elettrodomestici, e perfino protesi e farmaci.
Anche il vostro costosissimo dente, che avete appena sostituito, puo' venir tracciato con una facilità estrema. Generazione di microchippati a nostra insaputa.
Certo che ci sentiamo comodi, ma siamo anche incoscienti di cio' che ci succede attorno, o meglio non abbiamo coscienza del mondo reale che ci è attorno, avendo piuttosto coscienza di un mondo che qualcun altro predispone per noi, pensiamo di esser liberi e invece siamo solo inseriti in una ragnatela inestricabile di vincoli e rilevatori che ci obbligano a determinati percorsi. Appunto come il film Matrix (dei fratelli Wachowsky) a suo tempo ha magistralmente esposto.
Il tutto chiaramente è taciuto dai piu' o meglio non divulgato , meglio esporre i cambiamenti sotto un aureola di buone intenzioni, evitando di indicare i veri obiettivi. Del resto l'ignoranza ha fatto sempre si che i pochi possano decidere e tenere le redini e i molti debbano subire con obbedienza. E' eclatante il fatto, e anche molto subdolo , che letteratura e media e intere filiere culturali siano predisposte e propagandate per farci sentire "liberi", quando invece psicologi, filosofi, medici, politici e finanzieri hanno lavorato e lavorano assiduamente per tenerci in una oscura prigione.
1 commento:
Il Gran Khan domandava a Marco Polo se fosse l'imperatore cinese a sognare di essere una farfalla o l'insetto a sognare di essere un'imperatore cinese.
Meditate gente.....meditate!!!!
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