Concentrazione
Siamo in un mondo di distrazione assoluta, nel senso letterale del termine.
Qui voglio indicare non il fatto della disattenzione, della poca concentrazione su ciò che ci vede impegnati, no tutt'altro, voglio indicare il fatto che siamo assolutamente concentrati sul nostro IO, quindi distratti da tutto ciò che è appena al di là di noi e presi dall'assoluto narcisismo del nostro esser perfetti. Siamo in un mondo che decanta e idealizza l'amore, lo racconta, lo favoleggia, lo descrive come la panacea di tutti i mali che affliggono l'umanità, e allo stesso tempo siamo concentrati solo sul prevalere sugli altri. Purtroppo questa gara non è una competizione leale dove finita la gara ci si ritrova tutti uniti nella passione, tutt'altro questa competizione puo' solo finire con l'annientamento degli altri. Tutto tende a far rivalere gli uni contro gli altri per poter concludere io sono il piu' bravo, io sono il meglio assoluto e io son il massimo. Siamo corpo e mente portati ad sminuire piuttosto che ammirare e complimentarsi con un estraneo per qualità evidenti. Diventiamo subito invidiosi , invidiosi di quello che sul campo dimostra capacità superiori alle nostre. Diveniamo quindi preda di mal di pancia e di strette di stomaco, di pensieri poco gentili, e concludiamo ogni discussione con una considerazione : se l'altro è piu' bravo di me, sicuramente o è un delinquente o un raccomandato, di sicuro non è per capacità .
Viviamo così , decantando la solidarietà, ma guardandoci bene dall'applicarla alla nostra vita. Questo accade quotidianamente nell'ambito familiare, e si presenta centuplicato nell'ambito lavorativo. Siamo chiusi su noi stessi ,è un carattere ereditato dal nostro esser feudali, ed infatti siamo fermi a quell'epoca. Non ci siamo mossi di una virgola anche se ci atteggiamo da moderni, siamo inchiodati al villico carattere di odiare il potente chiunque esso sia e qualunque cosa faccia anche buona.
In sostanza odiamo, a parole, colui che usa il potere e il denaro per imporsi, ma sotto sotto lo ammiriamo invidiandolo e cercando ogni mezzo per emularlo. Da questo discende che il nostro esser popolo italico è una incongruenza nei termini. Non siamo popolo , non lo siamo mai stati e nè mai lo sentiremo sulla nostra pelle. Non siamo italici , perchè italici lo siamo solo fino alla porta di casa, poi incontrando in strada l'altrui , questo diviene sicuramente un pò meno italico di noi , dato che sicuramente noi siamo meglio. Noi siamo meglio di chiunque , e per questo ambiamo a dire la famosa frase "lei non sa chi sono io ". Ecco l'ambito premio del sentirsi realizzati, poter finalmente un giorno urlare in faccia a chiunque "lei non sa chi sono io ". Già non lo so chi sei tu, probabilmente un cazzone. Anzi sicuramente un cazzone!!
Perchè tutta questa concentrazione su noi stessi porta di sicuro ad un solo unico effetto : la distrazione dalla vita. La disattenzione del tempo che passa e la perdita di ogni cosa possa arricchire il nostro sguardo, il nostro animo e perfino il nostro portafoglio.
Siamo troppo concentrati su noi stessi per poter guardare orizzonti larghi , scenari ampi che coinvolgano un pò tutto . Perchè in effetti , diciamo la verità, a noi degli altri non frega un cazzo.
Si certo declamiamo e scriviamo su Facebook frasi solidali , appelli alla comprensione, e alla fratellanza, alla educazione. Ma spento il pc siamo solo capaci di mangiarci lo stomaco per scovare il modo di fregare il prossimo. Ci meravigliamo della poca sincerità dei governanti, della poca propensione al bene comune dei potenti, alla poca solidarietà degli imprenditori, alla poca vicinanza degli altri prelati, e poi noi stessi siamo molto peggio di quanti critichiamo. Siamo incapaci di pensare un concetto comune, e soprattutto di portarci insieme ad una meta. Il pensiero italico è sempre e solo quello di esser primo o almeno , prima di te. Non ha importanza se siamo ultimi degli ultimi, è importante solo che dietro di me ci sei tu .
Quindi distrazione da ciò che è la vita e concentrazione sul nostro io. Nessuno sarà daccordo. Lo credo bene, sentir dire che siamo dei cazzoni non piace a nessuno , ma lo siamo , lo siamo fino in fondo. Lo siamo quando nelle nostri potenti auto superiamo le code , sicuri del nostro : "lei non sa chi sono io " ....no non lo so , ma di sicuro sei un cazzone come me. Perchè così facendo in effetti dimostriamo che lo siamo tutti dei cazzoni, niente di più.
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