I servi della gleba
Ieri sera nella trasmissione Piazza Pulita (La7) , si è affrontata la tematica della situazione politica/economica attuale , con dissertazioni più o meno usuali come capita sempre più spesso di questi tempi. Ma un dato interessante è emerso evidente , con un certo sgomento, che da parte dei nostri politici concetti e i significati dei termini siano mal interpretati. La trasmissione ha visto l'intervento in studio di alcuni politici (ONOREVOLi) e collegamenti in diretta con le piazze, dove sempre più si va allargando la protesta degli "indignados" etichettati sempre con troppa faciloneria come "movimenti dell'antipolitica". Il conduttore in studio ha dato la parola alternativamente all'una e all'altra parte. Ma con sorpresa evidente , gli "onorevoli" in studio, (alcuni) , hanno fatto affermazioni alquanto indisponenti in proposito delle affermazioni di vari giovani presenti in piazza.Ci sono state affermazioni di un certo cipiglio , andando poi a concludere che ogni discussione non può non tener in conto la "rappresentatività" di chi espone concetti/idee/critiche/affermazioni. In buona sostanza, si è tenuto a sottolineare che quando parla un cittadino parla per prorio conto , quando parla un rappresentante "ELETTO" parla per conto di migliaia se non di milioni di cittadini, quindi (anche se tale conclusione non è stata esplicitata ) le affermazioni degli ONOREVOLi rappresentanti sono molto piu' importanti e pertinenti e meritano l'assoluta considerazione, mentre il privato cittadino che pone una domanda o una critica merita si il rispetto, ma non è certo degno di una approfondita analisi. Questo è il concetto che emerso evidente nel corso della trasmissione. In buona sostanza, gli ONOREVOLi in studio ( almeno quelli di peso maggiore) hanno tenuto a sottolineare che loro sono "ELETTI" per cui hanno il "mandato" da un numero considerevole di cittadini , per cui non possono rispondere ad ogni cittadino. In questo modo i nostri cari rappresentanti evitano di dare risposte alle innumerevoli proteste che emergono dalle piazze. Per ironia della sorte, gli stessi ONOREVOLi, hanno in un altra sezione della trasmissione, tenuto a precisare che : l' ONOREVOLe eletto non ha obbligo di "MANDATO" , cioè non risponde alla base elettorale, per cui è libero di cambiare opinione e appartenenza politica nel corso della legislazione.
Questa in estrema sintesi la trasmissione nelle fasi salienti.
Non si può non denunciare questo atteggiamento mentale, e questo delirio di onnipotenza della nostra classe politica.
Come poter far capire ai nostri cari rappresentanti che "ELETTO" non è un specie di "unto dal Signore" nè tantomeno la vincita di una elezione si deve intendere come "ELEVATO sul monte delgi DEI", piuttosto "ELETTO" dovrebbe essere colui che viene incaricato di "RAPPRESENTARE" i cittadini da cui riceve DELEGA di rappresentanza. Anzi più approfonditamente, una volta "ELETTO", il nostro caro ONOREVOLe, non deve rispondere SOLO ai propri elettori, ma proprio perchè rappresentante democraticamente eletto dal popolo , deve RISPONDERE ad OGNI cittadino dal primo giorno dell'incarico fino all'ultimo giorno della carriera politica. Si vuol dire che un ONOREVOLe deve avere il dovere MORALE e l'OBBLIGO civile di ASCOLTARE TUTTI i cittadini , senza distinzione, e deve essere punito se rifiuta qualsiasi confronto e rifugge da incontrare de visu quanti vogliono esporre le proprie idee.
Un ONOREVOLE, per rispetto della parola "ONORE" dovrebbe sentire dentro di se il rispetto del POPOLO e non imperare sul POPOLO. E per questo in questo post si scrive a proposito ONOREVOLe con l'ultima lettera in minuscolo , proprio per ricordare che è il piccolo ad esser importante in definitiva. I nostri amati rappresentanti , tutti indistintamente, credono e ne sono convinti, di essere sul "MONTE OLIMPO" , e di poter decidere in perfetta indipendenza cosa fare o non fare, cosa sia giusto e cosa ingiuusto, e soprattutto di avere il diritto di non rispondere e neanche ascoltare, dato che sono "ELETTI" , per cui superate le forche gaudine delle tornate elettorali, possono fare il bello e il cattivo tempo, salvo piangere miseria ad ogni nuova tornata elettorale. Ma sono lagrime di coccodrillo, e purtroppo , ahimè, i cittadini italiani ci cascano sempre quando comincia la ridda delle elezioni, questo bisogna ammetterlo. Ieri sera si è superato il limite, affermando tutto e il contrario di tutto : " ho il MANDATO e rappresento una moltitudine, non posso tener conto si una singola voce " e poi " il MANDATO non obbliga ad una appartenenza, e lascia liberi di cambiare opinione" - mi chiedo se cambio opinione come faccio a sentirmi ancora "ELETTO" ??!!! .
I nostri ONOREVOLI, dovrebbero capire che sono in Parlamento per esser SERVI DELLA GLEBA e non Dei dell'Olimpo. Dovrebbero comprendere che sono in quel luogo non per ascoltare se stessi, ma per ascoltare ogni cittadino, dai propri elettori a finire a chi non ha neanche votato, perchè i nostri "RAPPRESENTANTI", devono dare rendiconto ad ogni cittadino della nazione senza distinzione di bandiere e/o credi politici, perchè le decisioni prese cadono a pioggia su tutti i cittadini del paese. Governare non vuol dire IMPERARE, nè tantomeno godere di benefici assoluti di onnipotenza. I nostri onorevoli dovrebbero affrontare la gente a viso aperto, se non hanno nulla da temere o da nascondere questo sarebbe il vero "MANDATO" di cui sono investiti.
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