mercoledì 31 marzo 2010

CUI PRODEST


OK Panico!

Riportiamo una serie di "amenità" che hanno portato all'attuale confusione di intenti e di strategie , in quella che "era" una delle più grandi realtà aziendali italiane, e che manager e finanzieri di indubbio valore , hanno ridotto nell'arco di neanche un decennio (o poco più) in una baracca cadente e pure sporca.

Di seguito dei link su ciò che si è scritto e/o affermato in merito alla vicenda TELECOM in questi ultimi giorni.
Un veloce escursus nel blog può riportare all'attenzione vecchi articoli per memoria di questa vicenda che ha antiche origini.

29 marzo 2010 su Repubblica.it compare l'articolo "IL TENENTE DROGO NELLA FORTEZZA TELECOMITALIA" da cui estraiamo la conclusione di Massimo Giannini "A chi conviene lasciarla deperire così?" riferita alla situazione attuale dell'azienda.

La risposta non si è lasciata attendere, evidenziando che lo scritto di Giannini ha posto una domanda di innegabile valenza, probabilmente mettendo a nudo nervi scoperti.
Dalla risposta dell'AD di TELECOMITALIA, la stampa a vario titolo ha riportato stralci e considerazioni.
Un simpatico passatempo è leggere quanto è comparso su internet in ordine sparso

"Che ne sarà di telecomitalia ? " da key4biz a firma Alessandra Talarico

"Non perde nè valore nè rilevanza strategica" affermazione di F. Bernabè riportata da Primaonline Comunicazione

"Non scorporeremo la rete" altra affermazione messa in evidenza da TeleComunicazioni

"Telecomitalia, partono le giornate di controinformazione" l'iniziativa dei lavoratori e sindacati messa in evidenza da Rassegna.it

Bene sono tutte letture interessanti e ci fanno rendere conto come in Italia attualmente vengano affrontati problemi rilevanti , al di là di spot televisivi e proclami di trionfi sociali.

Ora è pur vero che la situazione è drammatica a causa della situazione debitoria ( ma anche questa magari...voluta ? ) , è pur vero che occorre far fronte all'evasione fiscale emersa con le indagini su Sparkle, per cui occorre raccattare un pò di liquidità, ("La Fortezza TELECOM" da Repubblica.it), si parla di circa 600 mln di € da raccattare magari vendendo TELECOM ARGENTINA .
Ma è pur vero che occorrerebbe chiedere ragione di particolari manovre.
Perchè non chiedere alle passate gestioni conto di malefatte accertate ? in fondo quei manager non hanno forse intascato laute ricompense per successi tanto decantanti quanto fraudolenti ?
E perchè non chieder ancor piu' a ragione all'attuale management come mai si son svenduti pezzi pregiati a prezzo scontatissimo senza alcuna apparente ragione ? vedi la vendita di HANSENET a 900 mln di € a fronte di un valore di 1,45 mld di €. Non è questo un massimo punto di attenzione ?

Sig. AD cosa ha da dichiarare in proposito ? CUI PRODEST egregio Sig. AD ?

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