lunedì 27 aprile 2009

Saluti a Paolo Rossi Barnard

Paolo Rossi Barnard, è un amico , prima che un noto giornalista e profondo conoscitore della storia del nostro tempo. Autore dell'inchiesta "big pharma" della trasmissione Report (http://www.report.rai.it/) , da cui son nati i noti eventi che lo hanno coinvolto e di cui il blog ha dato notizia. Paolo, ha deciso in tutta libertà e coscienza di non proseguire più con la sua attività di divulgazione e pubblicazione dei sui articoli , come atto verso un immobilismo e inutilità delle battaglie sociali nella società italiana.
Preso atto di ciò, con sommo dispiacere di quanti fin ora hanno apprezzto il suo lavoro e le sue esposizioni di pensiero, dobbiamo per forza fermarci un attimo e considerare quanto Paolo vuole segnalare con la sua azione , o meglio con il suo ritiro. Leggiamo le parole di Paolo esposte nel suo blog e poi alcune considerazioni da attento lettore e osservatore.


Care amiche e amici,
Ho deciso di non rispondere più alle mail che ricevo e di smettere di scrivere, per alcuni motivi molto seri. Per dirla in breve: siamo complessivamente il popolo più stupido del mondo, che non può essere salvato, né cambiato, neppure un poco migliorato.
Quindi, basta faticare. Ho creduto per molti anni che dalla moltitudine delle fonti disponibili in Italia, cui io appartengo, con l'aiuto della Rete, scaturisse una qualche azione forte, ben organizzata, di vero impatto sociale, come sanno fare i pakistani, i moldavi, i somali, gli indios e anche gli americani e gli inglesi. Nulla di ciò accade qui ormai da 30 anni, e non accadrà mai. Mi spiace per quei pochi che dai miei scritti hanno tratto un aiuto, e che di conseguenza mi hanno poi ringraziato. Grazie a voi, ma per quanto possa sembrare spiacevole da dire, non mi basta. Uno come me lavora per ottenere almeno una frazione di cambiamento a livello della comunità, non per illuminare i singoli. Avrei fatto il terapeuta per quello scopo, non l'attivista informatore.
Questa Italia non ha speranze, né nel Sistema né nell'Antisistema, che è ancor più stupido del Sistema, e che è la vera mia disperazione. Non sappiamo fare, non sappiamo cambiare il nostro tempo, e mentre il resto del mondo lo fa, noi stiamo davanti al pc, o alle feste di piazza, o ad agitarci per non fare.
Noi italiani siamo, per dirla alla Shakespeare, l'essenza umana del 'Molto rumore per nulla'. Basta dunque.

Un abbraccio, Barnard

Fin qui le parole di Barnard, rispettabilissime, che ci portano a considerare come in effetti noi popolo di italiani siamo un insieme di persone per certi versi strane e atipiche. Ci sentiamo popolo in occasione di manifestazioni sportive (vincenti!) e di fronte a catastrofi naturali, mentre siamo i padroni assoluti del nostro orticello nelle restanti e piu' importanti occasioni che investono la nostra società. Il concetto di unione di pensiero e di persone è estraneo all'essere "italiano", noi fantasisti e per certi versi ecclettici italioti siamo piu' portati per il "cavarsela alla meno peggio" che per l'impegno per quanto semplice questo sia. "Tira a campà" il vecchio e onnipresente detto, che ci porta poi ad affermare la nostra essenza nel più comune e consono a noi tutti : "ma che me ne frega".
Tutto vero, tutto deprimente tutto sacrosanto. Noi italiani non sappiamo impegnarci neanche per questioni di fede, pronti come siamo a professare il nostro credo , salvo poi rinnegarlo alla prima convenienza a cominciare dalle amate lenzuola del talamo. Siamo così, pronti all' armiamoci e partite. Siamo così dal più famoso di noi tutti a finire all'ultimo dei mendicanti, ogni classe sociale è intrisa di questo carattere tipicamente italiano. Non è una scoperta ultima quella di dire che siamo persone con la memoria corta, con la pigrizia insita delle nostre assolate (una volta!) terre. Siamo mesti e pronti al riposo quanto siamo inermi e defatigati di fronte al lavoro. Massimo guadagno con minimo impegno il nostro motto. E' pur vero che siamo il popolo che ha conquistato il mondo e lo abbiamo perso, siamo stati culla di grandi personaggi in tutti i sensi, ed è vero che abbiamo svettato in tutti i campi dalla medicina alla scienza all'ingegneria alla politica e purtroppo anche nella truffa, nella delinquenza, nell'inganno. Siamo un popolo così, sempre lo siamo stato e sempre lo saremo è nel nostro DNA. Possiamo quindi mai pensare che magicamente per incanto o con un colpo di bacchetta possiamo cambiare questo stato di cose? Sono secoli che l'italiano ha queste caratteristiche, millenni in cui l'italico si è formato pensando esclusivamente al proprio orticello , alla propria stanza, perchè questo aveva a disposizione l'italico e con questo doveva sopravvivere. La larghezza di orizzonti si acquisisce con l'esperienza, con la cultura e con la conoscenza, e questi non si possono apprendere in un colpo solo all'istante. Cosa rimane a questo punto ? Rimane l'obiettivo di diffondere questa conoscenza, il solo mezzo che possa garantire un avanzamento della coscienza collettiva. Lavoro arduo, difficile e di lungo lungo corso. Gli effetti non saranno visibili in questa generazione e neanche nella successiva. Cosa fare arrendersi ? lasciare stare ? abbandonare la barca ? non è forse l'attenersi all'italico "che me ne frega ? "

Paolo afferma che non lavora per illuminare i singoli , e questa l'unica sua affermazione che mi sento di contraddire, non trovandomi assolutamente daccordo sul concetto di vita. Posso capire che una personalità profonda e consapevole come la sua sia abituata a farsi ascoltare da moltitudini e sia abituato ad inchieste che smuovono le coscienze , ma credo che non bisogna mai farsi prendere la mano da questo "successo" per quanto possa avere un obiettivo onesto. Sono molto piu' sicuro che una vita sia ben spesa in nome della diffusione della conoscenza anche se solo una persona riesce a capire il mio pensiero . Non importa se tale persona sarà influente per il cambiamento oppure no, importa invece che non abbiamo perso un attimo della nostra vita inutilmente : ci siamo capiti. La comprensione tra persone è la base di ogni società politica , economica, religiosa, e tale comprensione si ottiene con un lavoro di fino che è simile alla diffusione del granello di sale in una pentola di acqua. Un pizzico renderebbe la pietanza insipida, la giusta dose porta ad un piatto appetibile, ma una dose sovrabbondante fornisce di sicuro un piatto immangiabile.
Io stesso scrivo umilmente pensieri cercando di riportare non verità assolute , che sono al di fuori dei limiti umani, ma piuttosto una esposizione di possibili sentieri di vita di fronte ai bivi della stessa. Il libero arbitrio di ognuno di noi potrà indicarci coscientemente quale di questi intraprendere, il ruolo di tutte le persone - penso - deve esser quello di rendere massima pubblicità a questa moltitudine di sentieri non di indicare quale percorrere. Ogni verità sostenuta , anche dal piu' onesto degli intellettuali, puo' nascondere una mezza bugia, perchè nessuno di noi è testimone diretto di fatti ed eventi che determinano le nostre scelte. E quand'anche fossimo presenti in ogni dove e in ogni luogo nessuno di noi avrà mai l'intelligenza e la conoscenza assoluta delle cose. A mio giudizio, del tutto personale, potremo molto piu' semplicemnente riportare le nostre impressioni e il nostro ragionamento basato sulle nostre esperienze, e sui nostri valori che si formano man mano, anche ascoltanto quell'unico lettore o ascoltatore che avrà avuto la bontà di seguirci.
Queste mie considerazioni sono dedicate ad una persona che ho conosciuto seguendo una trasmissione televisiva, ascoltando le sue parole, leggendo le sue interviste, apprezzando il suo carattere a la sua onestà intellettuale. Ma mai in tutto questo tempo ho lasciato da parte il mio pensiero di fondo che è quello dare voce a ogni cosa di cui sono a conoscenza, in modo da poter aprire in primis la mia mente e poi , forse , anche quella di chi capita sui miei scritti.
E soprattutto non ho mai pensato di rinnegare la mia natura di italiano appartenente a questa terra , nel bene e nel male, piu' con i difetti degli italiani che con i pregi (pochi) degli stessi italiani.
Un ciao all'amico Paolo , per la sua strada , e un ringraziamento per queste cosniderazioni che ha suscitato anche col suo ultimo gesto di blogger.

Con affetto

domenica 26 aprile 2009

Influenza suina

Link utili

Ministero della salute
http://www.ministerosalute.it/index.jsp

Ultimo bollettino : num 155 del 26-05-09

Organizzazione mondiale della salute

World Health Organization

Ultimo aggiornamento :
Swine flu illness in the United States and Mexico - update 2
26 April 2009

Istituto superiore di sanità

Rete influnet


La diretta di Repubblica.it

http://www.repubblica.it
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Bollettino num 155 del Ministero della sanità



Influenza “suina”: resta alta la sorveglianza del Ministero
Attivate le misure previste per fare fronte ad una eventuale
pandemia influenzale


E’ sempre alta la sorveglianza del Ministero in merito ai focolai di influenza “suina” confermati in Messico e negli Stati Uniti. Al momento secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) i casi confermati in laboratorio di influenza suina A/H1N1 sono 20, i casi sospetti segnalati sono oltre mille e i decessi sono 49. Negli Stati Uniti, secondo l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), i casi confermati sono 20 e non è stato segnalato alcun decesso.
Il Sottosegretario alla Salute Prof. Ferruccio Fazio comunica che attualmente non sono stati confermati casi segnalati nel nostro Paese e sottolinea che il Ministero sta monitorando ora per ora in collegamento costante con gli organismi europei e internazionali l’evolversi della situazione.
E’ riunita presso il Ministero la Task Force e sono già state attivate le misure previste per fare fronte ad una eventuale pandemia influenzale.
Sono state allertate già dal 24 aprile la rete di controllo Influnet del Ministero, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, e le altre strutture per la sorveglianza del virus sul territorio Sono stati anche allertati gli assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province autonome, sottolineando l’opportunità di evitare inutili allarmismi. Inoltre sono stati inviati agli Uffici di Sanità Marittima e Frontaliera (USMAF) dei volantini contenenti consigli per i viaggiatori in partenza o in arrivo dalle zone a rischio.
Domani, 27 aprile, sarà indicato il numero verde del Ministero di supporto per fornire informazioni ai cittadini.
Si precisa che al momento non si è ravvisata la necessita di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere.
Si sottolinea che presso il Ministero sono stoccate quaranta milioni di dosi di farmaci antivirali. Più precisamente sono disponibili circa dieci milioni di dosi di farmaco Zanamivir (Relenza) e 60mila dosi di farmaco Oseltamivir (Tamiflu) pronte per l’assunzione. Sono inoltre disponibili circa 30 milioni di dosi di Tamiflu sotto forma di polvere, per l’incapsulamento della quale è già stato dato mandato all’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Tale polvere, peraltro, può essere assunta, in estrema emergenza, in soluzione liquida.
Si segnala, infine, che l’Italia dispone di un preciso Piano concordato con gli altri Stati dell’Unione Europea di preparazione e risposta ad un’eventuale pandemia influenzale.

giovedì 23 aprile 2009

IMMOTA MANET

I Desaparecidos

C'è una strana sensazione a leggere e guardare le foto del disastro del terremoto che ha colpito l'Aquila la notte tra domenica e lunedì 6 Aprile 2009.
Foto di disastri, di macerie, di tendopoli e degli immancabili politici in visita piu' o meno di circostanza. Articoli, notizie, polemiche. Ma si percepisce qualcosa di stonato , come una mancanza tipo il gioco sulla settimana enigmistica "cosa manca" ?

Mancano , o meglio si notano gli "invisibili".

Partiamo da una constatazione generale delle presenze in italia di immigrati piu' o meno regolari. Lo sappiamo tutti e lo vediamo ogni giorno, il nostro suolo natio , oramai, è terra di presenze estere che coprono una vasta etnia eterogenea. Algerini, Nigeriani, Tunisini, Albanesi, Rumeni, Cinesi sono le comunità piu' presenti nel nostro paese , e non esiste città che ne sia del tutto priva. Se poi , consideriamo il fatto che i dati disponibili , riguardano solo e unicamente gli immigrati regolarmente registrati, facilmente si immagina che il numero reale di presenze sia ben al di sopra del numero ufficiale. Ogni città denota un certo numero rilevante di presenze di immigrati, in specie le città sedi universitarie.
Con questo presupposto la domanda è semplice è : dove sono finiti tutti gli immigrati della città dell'Aquila ?
Possibile che unica città italiana ad essere priva di un numero rilevante di presenze?
Ci rifacciamo all'articolo di Albania News del 10 Aprile "invisibili" (albanianew.it) , in cui apprendiamo che in effetti in stragrande maggioranza all'Aquila fossero presenti un certo numero di albanesi come comunità. Si dirà che il sito è di parte e riporta forse dati non corretti. (controlliamo nel seguito i dati) .
In presenza di immigrati una grossa fetta di questi è di sicuro senza permesso di soggiorno , possiamo lecitamente pensare che questi stessi "usufruiscano" di sitemazioni non del tutto decenti nè tantomeno denunciate. Per cui è facile immaginare che scantinati e locali annessi anche in città come l'Aquila fossero adibite ad alloggio di fortuna per queste persone.
Come mai nessuno ne parla ? come mai nessun ha ammesso che c'era qualche locale affittato a stranieri, magari in nero ? Come mai nessuno denuncia la scomparsa di immigrati di cui non si ha piu' notizia ?
La risposta puo' essere ricercata da un lato nella reticenza dei propretari ad ammettere di aver affitttato in nero , e dall'altra la reticenza della comunità estera a cercare qualcuno che in ogni caso non doveva esser in quel posto.
Gli scomparsi per necessità.
In quella zona dell'abruzzo è rilevante la presenza di aziende edili, i cui operai avevano una quota di Albanesi,Macedoni,Kosovari non indifferente.
Torniamo ai dati e controlliamo su un sito istituzionale tali presenze , andiamo su "initalia" (initalia.rai.it) , sito della rai che si occupa di immigrazione, e rileviamo che :

"Sempre più numerosi sono i cittadini stranieri che negli ultimi anni hanno scelto di vivere in Abruzzo, regione che, dopo vari anni di crisi, sta vivendo una positiva ripresa economica.
Con quasi 60 mila stranieri (59.209) che rappresentano il 4,5% della sua popolazione, l'Abruzzo registra una capacità di attrazione per tanti nuovi immigrati, grazie alla sua stabilità economica."

Per cui certo non possiamo dire che l'Aquila non avesse presenze straniere.

Dalla tabella del sito :

STRANIERI RESIDENTI

L'AQUILA 14.099

  • il 4,6 % della popolazione della provincia (305.400)
  • di cui 19,7 % minori e 50,3 % donne
fonte: Rapporto annuale ISTAT 2007

PERMESSI di SOGGIORNO

L'AQUILA 18.994

  • il 6,2 % della popolazione della provincia (305.400)
fonte: Dossier Caritas/Migrantes 2007 - stima su dati Ministero dell’Interno)

E questi sono solo i regolari. Possiamo supporre che le presenze reali dovessero essere almeno un 20 % superiori se non di piu' ?
Possibile che tutti usufruissero di dimore normali e affitti regolari ?
Nessun ricovero di fortuna , in cui siamo piuttosto abituati vedere tali irregolari ?

Si veda anche su questi argomenti il blog di Claudio Messora (www.byoblu.com)

Sono domande legittime o è fuori luogo questo dubbio ?

lunedì 20 aprile 2009

Codex o non Codex

Codex Alimentarius

Il WTO (OMC) l'organizzazione mondiale del commercio è l'arbitro internazionale dello scambio delle merci, e si riferisce alle tabelle del Codex Alimentarius per autorizzare o meno l'importazione di un prodotto alimentare.

Detta così, parrebbe una buona cosa, avere una organizzazione internazionale che sorveglia lo scambio alimentare mondiale è una buona notizia, non siamo forse in una società dei controlli ?.
Se non chè dal 31 dicembre 2009, i 181 paesi membri non potrenno piu' opporsi all'importazione di alcun prodotto alimentare se previsto nelle tabelle del Codex.
Anche in questa maniera , in prima battutta parrebbe ancora una buona norma, anche se un certo prurito inizia a formicolarci lungo la schiena.
Difatti se spulciamo le carte e ci interessiamo alla "nuova" politica americana foraggiata dal neo eletto Barack Obama (speranza dell'umanità) , notiamo come uno dei primi provvedimenti sia stato creare un Gruppo di Lavoro per l’Igiene Alimentare” (Food Safety Working Group)" la cui direzione viene affidata ad un certo Michael Taylor, un avvocato della Monsanto! (vedi Maurizio Blondet "Tutto il potere alla Monsanto").
A capo di un ente che dovrebbe salvaguardare la salute alimentare mondiale , viene posto in palese conflitto di interesse , qualcuno che lavora per la piu' grande ditta mondiale di sementi geneticamente modificati : la Monsanto.
Ma volendo esser piu' curiosi , analizzando le pagine del sito del Codex si scopre come , ad esempio, non solo l' Aspartime non viene eliminato, ma viene addirittura autorizzato con una % di presenza innalzata in alcuni alimenti (come ad esempio):

Chewing gum” permesso fino a 10.000 mg/Kg.

Si veda l'interessantissima tabella del Codex : GSFA Provisions for Aspartame

oppure ancora

"Concentrates for fruit nectar" permesso fino a 600 mg/Kg

Ma non contenti, e se siamo ancora piu' curiosi, possiamo guardare come per questa categoria di alimenti (sempre come esempio) "Concentrates for fruit nectar" siano permessi BENZOATES fino a 1,000 mg/Kg. (anzi è specificato : "Benzoates and sorbates, singly or in combination").

Non c'è che dire siamo in buone mani, e sopratutto incoscienti di cio' che ci accade intorno. Naturalmente portati a comprare oramai solo biotech, dormendo sonni tranquilli che siamo ecologicamente puliti.

Il Codex è costituito da una serie di comitati , trasversali e verticali , un elenco di tali comitati è il seguente :

- Comitato dei Grassi e Oli, con sede in Inghilterra;
- Comitato del Pesce e prodotti ittici, con sede in Norvegia;
- Comitato del Latte e Prodotti lattei (presso la FAO /WHO), con sede in Nuova Zelanda;
- Comitato della Frutta Fresca e Verdura, con sede in Messico;
- Comitato del Cacao e prodotti a base di cioccolata, con sede in Svizzera;
- Comitato dello Zucchero, con sede in Inghilterra;
- Comitato della Frutta e Verdura trasformate, con sede in USA;
- Comitato delle Proteine Vegetali, con sede in Canada;
- Comitato dei Cereali e Legumi, con sede in USA;
- Comitato dei Prodotti di Carne e Pollo, con sede in Danimarca;
- Comitato delle Zuppe e Brodi, con sede in Svizzera;
- Comitato per l’Igiene della Carne, con sede in Nuova Zelanda;
- Comitato sulle Acque Minerali naturali, con sede in Svizzera.


Da notare la corrispondenza dell' alimento di interesse e il paese sede. Nulla è fatto per caso.

Fonti : Marcello Pamio "Il vero volto del Codex Alimentarius"


Codex o non Codex ......

sabato 18 aprile 2009

Le donne che non sanno amare 3# parte

(Madeleine Bernard, Paul Gauguin 1848-1903)

Donne incapaci di amare, incapaci di sentire.

Il primo bacio non si scorda mai. Il mio primo bacio risale ai miei anni liceali; magari qualcuno potrà considerare che sia una età tarda per tale emozione, ma per me era il momento giusto. Galeotta fu la giostra nel mio caso, esattamente il tunnel dell'amore , la classica giostra della mia epoca col carrello attraverso il tunnel degli orrori, fantasmi , scheletri, urla, luci viola, ma tramutatosi in un dolce viaggio sulla sua bocca dolce e la sua lingua amorevole e morbida. Una sensazione da scossa, come un tremore lungo tutto il corpo. Mai nella mia vita prima di allora avevo provato niente di simile, e forse neanche immaginato. Altri tempi , altri sogni, altre epoche. Ora quell'era appare sul serio come una epoca primordiale. Un bellissimo viaggio su quel carrello non piu' lungo di cinque minuti, ma per me eterno, rimasto nell'anima per sempre. Peccato scoprire che quel viaggio , quella sera, tu lo avevi accettato e proposto per far dispetto al tuo amico che ti piaceva ben piu' di me. Le donne crescono sempre prima dei maschietti, e cominciano a giocare con i sentimenti molto prima degli uomini , e con crudele efficienza immergono la lama della sofferenza nel petto degli uomini con una efficacia nefasta senza limiti, è nella natura dell'esser donna, ad iniziare dall'esser madre, ogni uomo ne ha una.

Abbiam vissuto gli anni migliori assieme , quelli della gioventù , quelli fondamentali in cui si costruisce la persona , si costruiscono quelle basi che poi costituiscono il nucleo profondo su cui basare un unione, una famiglia, la crescita dei figli , la costruzione della propria casa. Assieme si affrontano i primi problemi seri, l'idea del futuro, il sentiero tramite il quale passare nella selva della dura vita e arrivare a costruirsi una angolo in cui accudire la propria discendenza. Non siamo forse al mondo per questo ? amare e immettere nei nostri figli, sangue del nostro sangue , il nostro amore, e le nostre speranze di una vita sempre migliore, e dare cio' che chiamiamo felicità ai nostri eredi. Per questo affrontare i primi problemi è essenziae per conoscersi profondamente e sostenersi a vicenda formando il tronco unico su cui si innestano i rami dei nostri desideri. Il mio tronco si è spaccato, sotto i fulmini di una tempesta, e tu non hai voluto sostenere, e sostenermi, lasciandomi solo sotto la pioggia e il disgregarsi del mio ambito personale , lasciandomi solo a capire come trovare la strada per rialzarmi ancora una volta.


Sempre bruna e sempre molto dolce, ti ricordo affettuosa e volenterosa nel voler iniziare una storia, un qualcosa di posato e di solido , non so perchè ma ti innamori con tenacia e il tuo entusiasmo è bello. La tua positività è contagiosa, ed è impossibile non apprezzare il tuo esser reale e ben disposta. Il tuo ambito lo condividi e mi permetti di entrare in un ambito caloroso e molto accogliente. Il desiderio di entrambi si esplica in una attrazione sotterranea e sempre presente, il desiderio di tenerti per mano, sentirti, toccarti. La passione avvolge gli incontri , e il rossore delle guance è sintomo di partecipazione profonda del tuo esser assieme donna e amante, femmina e angelo. Poi pian piano vengono fuori le speranze, e i pensieri di cosa e come ottenere il futuro. Hai diritto ad avere ciò che meriti, hai diritto a sognare una vita normale, una casa normale, una famiglia normale. Ma io non posso assicurare tutto questo, perchè mi rendo conto all'improvviso che i sogni per tramutarsi in realtà hanno si bisogno si di volontà e tenacia, di impegno e dedizione, ma hanno bisogno irrimediabilmente anche di denaro. Inutile negare la realtà e la programmazione del futuro che io conosco molto profondamente perchè da sempre ben cosciente di ciò che è e di ciò che non è, di ciò che può essere e di ciò che non può essere.

Sei sexy, indubbiamente, ma non in modo spropositato, anzi, in un modo gentile e garbato che lascia intendere quel pizzico di malizia che in ogni rapporto ci vuole. Mi prendi anche per la gola, come non ricordare la prima torta? troppo buona e anche tu , troppo dolce carezzare le tue gambe. Intorno ci sono gli amici , gli altri , ma che importa? Forse l'intesa è solo nostra e da soli riusciamo ad andare avanti. Certo mi piaci, io ti piaccio? si forse ti piaccio ...ma quanto ti piace il mio modo di vivere? Piano piano inizia il tuo logorio, il tuo scavare nel profondo e nonostate le mie spiegazioni , e i miei chiarimenti non lo trovi congruente con cio' che tu pensi. O meglio, non con cio' che tu pensi, ma con ciò che tu intendi per vita. Hai un disegno tuo , e pensi che solo il tuo sia esatto, mentre il mio ti appare mal posto e senza nessun affidamento.
L'inizio della fine rappresentato dalla materia allora inestistente, e mancanza assoluta del credere nel domani. Mi guardo attorno ora, e l'unica reazione congruente puo' solo essere un sorriso , il sorriso che spero ancora alberghi nel tuo cuore martoriato.

Donne incapaci di amare, incapaci di sentire.

In altri tempi , in altri luoghi e in altre anime le stesse donne invece sono meravigliose, esseri eterei che illuminano sol con la propria presenza il cuore di ogni uomo.
Potrebbe la vita portare ad esser negativi in proposito , ad essere astiosi , e forse anche vendicativi, ma infine si comprende che non è mai un percorso negativo per quanto sofferente e privo di gioia. Si comprende come conta ciò che si è donato e non ciò che si è ricevuto , anche se si rimane senza un nulla presente, rimane pur sempre il fatto di aver vissuto . E cosa conta la possessione ? Non siam forse tutti perdenti nell'ultimo atto del nostro periodo vivente ? Per cui rimarrà in noi per sempre ciò che abbiam donato e non ciò che abbiam ricevuto . La nostra vita e il nostro cuore potrà sempre poggiare su ciò che abbiamo donato essendo il ricevuto molto incerto e traballante, sempre.
Donne meravigliose sempre, piene di una scorta di emozioni e di sensazioni che anche se per la durata di secondi possono dare significato ad anni di vita. Donne meravigliose che riempiono la terra, e danno al mondo la vera ragione del perchè siam qui e del perchè siam fin qui giunti.

- Fine

giovedì 16 aprile 2009

Le donne che non sanno amare 2# parte

( Berthe Morisot, Edouard Manet, 1832.1883 )




Donne incapaci di amare, incapaci di sentire.

L'incontro in una piazza virtuale , secondo il moderno mezzo comunicativo , lo scambio iniziale di messaggi presagisce una conoscenza impellente e imperitura per il prosieguo dei desideri. Parole, sogni, discorsi, telefonate. Man mano nel tempo il desiderio di approfondire, esporsi, guardarsi negli occhi e dire : ciao!. L'incontro un desiderio nascosto di sorriso e di sole. Sei sola , una vita difficile, mille difficoltà, il desiderio inconscio però di proseguire e avere ancora un po' di vita. Ti capisco mi capisci , condividiamo , vogliamo , proviamo. Poi all'improvviso il canonico ecumenico, religioso : non me la sento. Non me la sento ? La religiosa riunione ti consiglia il "non me la sento", preferisci il piu' sicuro inginocchiatoio e il rimemebrare e il cospargersi il capo di cenere. Religione negativista della vita, una morale cristiana interpretata ad uso e consumo del ben piu' laico possedere la "fedeltà" del credente. Rimani in quella chiesa , vicino a casa, parrocchia e parroco sono la tua nuova casa e il nuovo compagno rassicuranti per una vita che non ci sarà. Saluti.

Dinamica, carina, vispa, e goliardica, in poche parole "bella", in apparenza. Anche impegnata a dir la verità, ma come in un campo di battaglia , in guerra non si và per il sottile. Del resto tra una risata e una battuta è facile perdersi nella simpatia. Si pensa sempre che la passività femminile non attira , ed è vero, quanto invece possa esser entusiasmante la prorompente vivacità di un viso femminile sempre malizioso. Crederci non crederci ? dilemma , ma le cose al mondo vanno per come sono , imprevedibili a volte, e molte volte ben diverse da cio' che appaiono a prima vista. Arrivi come vento e come vento vai via, cosa sia stato nessuno lo sà, tranne io e te. Lo sappiamo bene , infine è risaputo, uno sfizio per te, un allegra oretta per me....dopo, molto dopo. Il piacere , forse, è stato reciproco, ma il tuo pianto di essere in ogni caso impegnata e il pentimento esposto, fanno solo ridere del tuo essere manifestamente una sfiziosa. Hai voluto esaudire la voglia e sei uscita piangendo per cospargere un velo di pentimento l'attività sessuale. Per certi versi anche tu una cristiana praticante, praticante molto .

Estate piena, località di villeggiatura nonchè nostra residenza comune, un pomeriggio assolato , una passeggiata con un amico che guarda caso si ferma a salutare queste due amiche, una delle quali sei tu. Incontro fortuito come fortuita conoscenza, se solo avessimo passeggiato dall'altro lato del lungomare. Una donna diversa, con cadenza quasi mielosa, interessata forse al mio entusiasmo per le piccole cose. Del resto le donne crescono prima, i maschietti son sempre tutti presi dalla semplicità. Mi hai presentato il mondo, ma nel farlo hai distrutto il mio , magari non era granchè come mondo, ma era fino allora reale, vero. Un rapporto lungo , lunghissimo , quasi eterno. Eterno almeno da parte di chi non ha mai avuto ardire di tradire , per ritrovarsi alla fine, dopo questo lungo , lunghissimo periodo su una panchina, dello stesso lungomare dieci anni dopo. Dieci anni , una vita passata da gioventù ad adulto , una vita passata a discutere e dibattere di tante mille cose andate storte. Soprattutto della tua voglia di evadere, e della mia nascente idea invece , che quel lungomare dovesse essere la mia casa. Son rimasto su quella panchina con le mie diatribe e dicotomie, mentre tu sei emigrata, volata, prendendo infine come tua, quella cadenza mielosa e profondamente nordica che è entrata in te.

Siamo in un gruppo , mi dibatto tra angosce e paure, di un amore rifiutato, ma del resto sempre il periodo vacanziero complice mi distrae. Paradossalmente lei per farmi dispetto , incontra altri ragazzi e ragazze, e gioco forza per non perderla accettare queste nuove amicizie. Io la conosco bene, per lei è solo un diletto, questi giovani invece credono di aver trovato la meravigliosa amicizia. Il tempo passa, finite le vacanze come previsto l'amicizia della mia amata và a farsi friggere, io invece continuo i rapporti proprio con quegli amici , e in quel gruppo trovo ristoro e diletto, e fin anche un nuovo interesse. Una lei , per certi versi simile, per certi altri ben diversa. Di sicuro accogliente , lei e la sua famiglia, una verve e una gioia di vita invidiabile. Come passare dalle stalle alle stelle. Forse, si dico forse , perchè nonostante il tempo passi in fretta , non riesco ad esprimermi , o non riesce a capirmi, o viceversa, non vuole capire. Forse son solo mie fantasie, forse è solo una mia reazione, ma tu del resto non hai mai dato adito . Eppure mi sei piaciuta tanto dopo tanta pena. Forse è proprio perchè mi hai conosciuto in quella situazione non ti sei mai interessata. Eppure conosco la tua storia, vedo che non sei presa neanche tu , eppure...eppure nessun cherubino che scocchi la freccia. Il tempo passa, le ore scandiscono, e presto si fa sera, e di te non rimane che un ricordo e un nome.

Telefonate infinite e parole sussurrate, siamo due esseri soli , ognuno con le proprie paure, certamente le mie, di sicuro le tue. Parlare e discorrere di tutto e incoraggiare verso la vita e il sorriso . Che fare ? continuare , chiedere di vedersi ? ma tu riluttante non si sa bene il perchè.
Dai , coraggio, non è un problema, forza e coraggio, coraggio e volontà, e quindi ? quindi niente, una scusa dopo l'altra, pare non esserci nessun pertugio per trovare un ora, un minuto , un secondo per vedersi. Passo vicino , ti sfioro , e tu accampi ancora una scusa per dire : non ho tempo adesso. Insistere e chiedere , chisà perchè , come una sorta di coltello nella piaga. Il voler capire, "chisà". Alla fine , ancora nel dire e del fare una battuta come di scherzo : magari ti piacciono le donne. "Chisà!" la risposta.

Ti fai viva all'improvviso , come una persona con una tristezza interiore di una vita negata. Come non pensare di risollevarti, del resto ti sei presentata per ciò che sei , niente hai nascosto, persona normale come me, come tanti di noi. Allora togliamo la tristezza , cerchiamo di squarciare il velo di grigio che copre il tuo volto. Certo possiamo , se lo facciamo assieme , magari è più facile. Ma come un martello sull'icudine arriva la richiesta di voler esser un pò con se stessa, per riflettere e ritrovarsi. La sensibilità femminile sempre esposta come lezione di vita per gli uomini , e allora come non capire? come non condividere questa scelta ? in fondo io stesso sostengo che occorre ritrovar se stessi per poter in seguito aprirsi ad un amore. Sparisci lontano, impossibile telefonarti e trovarti. Passano i mesi , i giorni e le ore. Dove sei , cosa fai dove vai ? Ed ecco un giorno che ti intravedo . Penso che ora chiamerai , magari mi dirai ....magari. Invece sono io a chiedere : "Allora come và?" , niente di previsto , anzi tutto imprevisto. "ciao scusa, non mi son fatta viva perchè ho trovato un affetto e non volevo farti del male". E meno male che volevi ritrovarti!! probabilmente oltre a ritrovarti hai anche trovato.

Donne incapaci di amare, incapaci di sentire.

- Fine 2# parte


mercoledì 15 aprile 2009

Le donne che non sanno amare 1# parte

(La nascita di Venere, Botticelli 1444-1510)

Titolo posposto "Le mie donne che non sanno amare", ma sarebbe un controsenso proprio quel "mie" , dato che per un verso in amore il desiderio principe è proprio quello del possesso, per altro verso , l'idea del possedere, spesso e volentieri, è l'anticamera funeraria di ciò che è amore.
In questo post si vuol dare una testimonianza di ciò che è l'incapacità del genere umano di "amare". Amare in senso lato , non propriamente nei confronti del partner, ma anche verso ciò che possa esser oggetto di amore, figli, lavoro , parenti, amici, passioni , attitudini, e per alcuni aspetti , amore verso se stessi , il proprio esser vivente spirituale.
Esser donna , nei confronti dell'amore tutto terreno , verso l'amato.
Esperienze ed eventi reali che segnano la vita di tutti noi, senza nessuna prestesa di voler rappresentare il tutto e l'assoluto, ma che , nel mio ambito, rappresenta per certo l'assoluto.
E' scontato, ognuno di noi puo' leggere e valutare statistiche di vario genere, ma poi tali dati in ogni caso vengono calati nella propria sfera personale dove possono rappresentare un qualcosa .
Da un inizio occorre partire, e non vuol esser una cronistoria , piuttosto una rinfusa ridda di pensieri e fatti.

Presente col suo esser prorompente e pronta all'evidenza di se stessa , per poter affermare il proprio esser "carina".
In altri termini l'insicurezza del presentarsi per cio' che si è , con idee e pensieri personali, piuttosto che prepotentemente affermare "io ci sono" facendosi largo a gomitate in un gruppo di amici. Evidente l'atteggiamento agli occhi dei più, un pò meno agli occhi di chi rimane abbagliato (folgorato sulla strada di Damasco).
Lunga battaglia tra il capire e porre una base di comunione, quasi impossibile. Il continuare l'affermare il proprio esser superiore , sostenuta da una famiglia che in quella donna/ragazza vede la propria realizzazione. Testimonianza? il fatto di prestare il proprio aiuto perchè appunto preso da amore verso colei che deve trasferirsi da una città del nord ad un paese del sud. Ogni trasloco è un carico gravoso da effettuare, ma se c'è qualcuno che ti presta una mano , è sempre meglio che affrontarlo da soli, non è forse vero ?
Detto fatto sobbarcarsi spese ed oneri e mezzi per effettuare questo trasferimento non è stato un problema, è stato piuttosto un problema l'accoglienza ricevuta all'arrivo , dopo 10 ore di viaggio e dopo aver scaricato la macchina strapiena; accoglienza che si è manifestata solo con un semplice grazie di fronte alla tavola imbandita solo per l'adorata figliola. L'incapacità di amare non solo di detta figliola, ma anche dei genitori, che conferma il detto tale padre , tale figlia.

L'altra presa tutta da un idea personalissima di amore, che consta nella mera consapevolezza che tu esisti, ma solo quando i miei impegni son finiti. Altro modo di dire , mi serve sapere che ci sei , ma soprattutto mi serve sapere che ci sarai quando io sarò libera dai miei impegni.
Devo studiare, devo lavorare, tu vieni dopo, cerca di capirmi!.
La minaccia dell'incomprensione quasi che anche tu non sei alle prese con lo studio o il lavoro.
Ti senti allora un extraterrestre , nonostante gli impegni , comunque dentro si presenta il desiderio di lei , e ti chiedi : come mai non vale anche per lei ?

E la prima? ...la prima non si scorda mai , si dice, ed è vero , se non altro perchè è la prima volta che ci si trova a tu per tu con emozioni forti. Come dimenticare il primo bacio ? il primo ritrovarsi in un letto, come un viandante su un sentiero sconosciuto : perso!.
Tu ci sei , io ci sono , eppure fino a poche ore prima c'era un altro...ahhhh! come sospettarlo ? sei così dolce, tenera, premurosa, impossibile solo pensarlo, ma è la realtà. I fiori appena ricevuti come omaggio sono depositati nell'appartamento della vicina con una scusa....meglio non farli trovare dall'amorino....potrebbero nascere delle domande.
Alla fine voli via , spargendo come bombe a tappeto epiteti tipo : tu non capisci. Capire cosa? il fatto che nel proprio letto oltre me qualcun altro ? cosa dovrei capire ?
E la cosa piu' spassosa che anni dopo ( molti anni dopo) , mi trovo con tua madre al bar, convenevoli e saluti , e poi la frase : "come ?...non ti sei ancora sposato? ...ma come mai? ...ma che vogliono queste ragazze? " ...già dovrei ribattere , vogliono cio' che ha voluto tua figlia...ospitare nel letto non solo me.

Ti conosco una sera vicino al porto , i miei capelli cotonati , oggi come allora , non sono frutto di moda ma di scarsezza di fondi , oggi come ieri, nella mia vita cambia poco , si presenta simpatica, ma del tutto priva di una benchè minima esperienza. Memorabili gli insegnamenti letterari così come memorabile il portare il discorso sul sesso, argomento di carenza annosa, mascherato dal solito universale bisogno di sentimento aulico di "Amore" . Il tutto nasconde solo l'unico grande amore che si possa provare, un amore verso qualcuno che non c'è più, e il terrore si essersi ritrovata da sola di fronte al mondo. Viaggi, mete lontane, escursioni, con l'unico sentiero inibito che non si ha il coraggio di affrontare :il percorso dentro se stessi e le proprie paure. Un regalo, offrire lo spunto per lanciarsi al di là di questo ponte che ti pare occluso.

E tu che ti presenti con voce mono-tonale, sempre dimessa, sempre triste. La curiosità di sapere il perchè , come mai giorno dopo giorno la voce non cambia. Ci sei , finalmente capisco , il problema al solito è la perdita di un caro , il caro estinto, giudicato sempre troppo frettoloso nell'andare via e lasciare i viventi alle prese con una vita da continuare. Succube di una modus vivendi impossibile da sostenere , se non con la giustificazione che "devo" , mi tocca, è così che deve esser e non ci posso far niente.
Ti amo , mi ami , ti desidero ...non posso. Non posso a tutto , una telefonata, un incontro, una gita, una passeggiata, un cinema, sempre e solo "non posso".
Il rifiuto a vivere , chiudendosi in un mondo fatto di ossessione e di dedizione assoluta al genitore ancora in vita. In questo caso l'amore del genitore (madre) preponderante e mantide della propria figlia.
Dall'interno visto come un atto di amore, dall'esterno presentandosi con l'orrida maschera "la bocca sollevò dal fiero pasto" , stai mangiado la figlia un atto supremo di amore.

Lei era ferma sul posto , quale palo insensibile al richiamo , e alle proposte , andiamo, proviamo, vediamoci, una scusa dopo l'altra, una malattia dopo l'altra , piu' di un anno di rimandi , l'evidenza del fatto che il disinteresse eclatante, anche se sempre pronta e disposta a esternare le proprie lamentele sull'universo maschile. Era ferma sul posto e continua ad esser ferma sul posto , il paradosso , nonostante le innumerevoli proposte : hai risolto i tuoi problemi ?.... Io ??????
Donne incapaci di amare, incapaci di sentire.

-Fine 1# parte

venerdì 3 aprile 2009

Italiani: popolo di navigatori, fantasisti ed.. evasori

( foto di Garimar) 

( da Repubblica.it) 

In questi giorni sono resi noti i dati relativi alla dichiarazione dei redditi , relativa all'anno fiscale 2007 , degli italiani.
I risultati sono sorprendenti , e per certi veri rivelatori di uno stato di fatto che la dice lunga su questa crisi globale finanziaria ed economica. Il 35 % dichiara un reddito inferiore ai 10.000 euro/annui,  coloro i quali invece dichiarano un reddito da "ricchi", cioè superiore ai 100.000 euro/annui sono solo lo 0,9 %, e sopra i 70.000  euro/annui appena il 2 %. 

Questi sono i dati di fatto con cui dobbiamo ragionare, questo è lo stato reale della contribuzione italiana. Esperti e professori potranno sentenziare che nello stato italiano queste sono solo le contribuzioni dirette, mentre esistono una miriade di imposte indirette che in questa media non sono calcolate. Ma  tutto il discorso lascia il tempo che corre, e fa parte dei soliti "distinguo" in cui noi italiani siamo maestri  dell' arte colloquiale.
Questo è  il reddito "emerso", da cui ne consegue che il restante 90%, in questo beneamato paese  è il così detto "in nero".

Ora se mi guardo attorno , in una qualsiasi citta' o paese del nostro suolo italico io vedo SUV e supercilindrate (spesso con un solo conducente) , noto  cartelli e pubblicità di vendita di appartamenti dai 300.000 euro in sù ,  vedo gente telefonare con apparati tecnologici dai 300 euro in sù,  nei nostri porti vedo barche ormeggiate dai 50.000 euro in sù.... e via così.

Possiamo concludere che , evidentemente, i miei piedi non calpestano il suolo italico , ma  sono nel ben piu' reale di quanto si pensi , paese del bengodi.


Non è facile immaginare l’Italia del 300, molto diversa da quella odierna; miseria, fame, carestie e sequenziali epidemie, limitavano l’esistenza comune e delineavano una qualità della vita penosa, piena di stenti e priva di piaceri, specie dal punto di vista enoculinario.

Ovviamente, essendo la gente privata di cibo e vino, sognava (quasi fosse un paradiso terreno) il paese di Bengodi dove non mancavano sia il buon mangiare che il buon bere. In quel tempo, oramai così remoto, spesso mitizzato, decantato e narrato da poeti e scrittori, i potenti attorno ai loro sfarzosi manieri, possedevano anche più di una vigna. Il vino ricavato, era appellato come “nobile” mentre il popolo, obtorto collo, doveva accontentarsi di vini dozzinali o succedanei al vino stesso, come l’idromele o altre bevande paragonabili ad immonde misture di acqua ed aceto.

Boccaccio (XIV sec.) nel suo Decameron precisamente nella III novella dell’ottavo giorno, descrive appunto il meraviglioso paese di Bengodi. Ove le viti eran legate da ghiotte e grasse salsicce e dove, con pochi danari, si poteva comprare un’oca o un papero da cucinare e poi gustare. Nel paese di Bengodi di Boccaccesca descrizione, vi era anche un'enorme collina di parmigiano grattugiato, sulla quale tanti cuochi cucinavano senza sosta alcuna, paste e maccaroni, cotte poi in brodo di cappone e poi "gettate" al popolo sempre "armato" da atavica fame ! Questo era il paese di Bengodi del Decameron e sarebbe interessante sapere se possa esistere veramente tanta abbondanza…


( da Taccuini Storici

mercoledì 1 aprile 2009

L'affare dell'acqua ADDENDUM

Notizie esatte 

La privatizzazione dell'acqua risale alla legge Galli del 5 gennaio 1994 Governo Ciampi Coalizione politica: DC . PSI . PSDI . PL  Legislatura XI

L. 5 gennaio 1994, n. 36.
Disposizioni in materia di risorse idriche