(foto di garimar)
Quello che desideriamo
Passiamo la maggioranza del nostro tempo terreno a desiderare e immaginare qualcosa da fare e da realizzare. In sostanza passiamo il nostro tempo a pensare cosa faremo, come lo faremo perchè lo faremo.
Immaginiamo nei nostri momenti tristi , nei nostri momenti felici , nei nostri momenti pubblici e intimi quello che vorremmo essere, e più che altro quello che vorremmo fare. Passiamo molto del nostro tempo a immaginarci in un altra condizione, in un altro luogo , in un altra dimensione. Ognuno di noi immagina per se e per i propri cari successi e momenti felici , una vita quanto più possibile piena di felicità. Passiamo il nostro tempo terreno a pensare a quello che potrebbe essere o a quello che dovrebbe essere. Ci ritroviamo insomma con noi stessi a immaginare per il nostro ambito una vita sempre diversa da quello che invece è.
Mai per un solo istante pensiamo con altrettanta sollecitudine a ciò che è , a ciò che abbiamo fatto , a ciò che siamo riusciti a fare. Mai ci soffermiamo su quello che abbiamo intorno , non immaginato, non idealizzato, ma vivo e reale, pieno come ogni cosa su questa terra di ipocrisie e nefandezze, di conquiste e di perdite, di salite e discese.
Siamo sempre attratti da una vita ideale che ci sembra a portata di mano, a portata delle nostre forze, e ci lanciamo in costruzioni astruse e fantasmagoriche di quello che secondo il nostro desiderio dovrebbe essere la nostra realtà. Quasi sempre è una realtà diversa dal nostro vero quotidiano, quasi sempre è una realtà più piena, più luminosa, più di successo . E il nostro pensiero ci porta lontano in panorami fantastici e ambienti affascinanti.
In buona sostanza ci ritroviamo in fondo a vivere la vita che non vorremmo.