martedì 20 dicembre 2011

Il Natale

(foto di Garimar)

 Pensiero di Natale

Pubblico sempre un post in tema natalizio. Una consuetudine che vuole ricordare  tempi passati , quando la ricorrenza era più sentita e intimistica. Un attesa fanciullesca di un periodo di grandi eventi, o ritenuti tali. Le riunioni familiari, la comunione di momenti casarecci, l'incontro con persone sempre lontane, e naturalmente i mitici regali sognati, anelati, immaginati, agognati. 
Era un tempo diverso in cui le sensazioni erano ben altre, magari non idilliache - come comunemente si vuol sottintendere - ma in ogni caso molto diverse. Il tempo è cambiato, il mondo è cambiato, ma più che altro siam cambiati noi., non posso dire in peggio o in meglio, ma siam cambiati sostanzialmente. 
Il periodo natalizio, di buon intenzioni é costellato il mondo. Ma rimangono solo buone intenzioni, sopraffatti come siamo da sussulti e pesi incombenti che sotterrano ogni nostra volontà di riscatto. Questo blog è un blog di pensieri, buttati come pietre in uno stagno, a volte suscitano delle onde, a volte addirittura delle increspature, ma destinate entrambe ad acquietarsi in breve. Così sono i miei pensieri, i nostri pensieri, pietre lanciate nelle acque della nosta vita.
Ogni giorno facendo la solita strada dell'iter quotidiano , incontro gente, persone, folla, ognuno presa da propri pensieri. Ogni giorno vedo una persona che come me , immagino, si reca sul luogo di lavoro, una persona che non conosco e che mai conoscerò, un estraneo che però in questo iter quotidiano è come un fratello. Entrambi presi da pensieri, da preoccupazioni e magari anche da qualche gioia , quindi molto vicini se non altro nell'atto di recarsi al lavoro. Una banale considerazione, persone, sconosciuti così diversi eppur così vicini, senza che ci sia questa consapevolezza. Magari questa persona neanche ha mai lanciato uno sguardo verso di me. Eppure tutti i giorni le nostre essenze si sfiorano. Una banale considerazione, che poi tanto banale non è. 
In effetti arriviamo al punto di domandarci : che  faccio della mia vita ?  io come quella persona, come le tante attorno, come tutti....che stiamo facendo ? 
Molti sorrideranno a questo , altri alzeranno le spalle, i più etichetteranno questo discorso come qualunquista. Ma rimane il fatto eclatante di chiedersi : che sto facendo ? che stiamo facendo ? 
Molti trovano risposta per questo nostro impegno , nell'avvenire dei figli, o , in qualche caso, nella soddisfazione personale.  Ma sono risposte in fin dei conti vuote, in realtà non sappiamo cosa stiamo facendo. Addirittura , oramai, evitiamo di domandarcelo. Non abbiamo risposta precisa. Non lo sappiamo punto e basta. Non abbiamo idea del nostro avvenire, figuriamoci se possiamo anche lontanamente immaginare quello dei nostri figli; parliamo di soddisfazione personale, quando non sappiamo cosa sia necessario e cosa no per il nostro essere, e in effetti ci ritroviamo sempre insoddisfatti avendo puntato su cose di nessun valore. 
Siamo come vascelli in una tempesta impetuosa , sbandati, privi di direzione, vacui, malmessi. 
Non sappiamo cosa facciamo della nostra vita, amara realtà di quella che è l'esistenza. 
Pensieri troppo tristi per il periodo ?  troppo pesanti per sopportarli alla luce delle varie crisi che incombono su di noi. Si è vero. Troppa tristezza intorno, ma soprattutto dentro di noi. Tristezza senza soluzione, senza alternativa addirittura. Siamo vivi per "provare" nel vero senso del termine, per sentire, sperimentare, odorare,  provare  su di noi le sensazioni dell'essere in vita. Ma a questo oramai non siamo più nè abituati nè portati , e quindi abbiamo perso le risposte. 
Buon Natale.