mercoledì 3 settembre 2008

Interpretazione della realtà: 2001


I dannati della terra

Dagli anarchici della Russia all' IRA , dall' Irgun  e la Stern  Gang all' EOKA di Cipro, dalla CCC in Belgio all' Action Directe in Francia, dalla Rote Armee Fraktion  Tedesca alle Brigate Rosse Italiane, dall' Ulster in Irlanda all' ETA in Spagna, l'atto terroristico è sempre nato da menti teoriche appartenenti alla classe media delle genti , istruiti e vissuti in un certo agio. A maggior ragione ciò vale per i Leader di tali movimenti che si arrogano il diritto di rappresentare la voce delle classi operaie. Cio' è tanto piu' vero quanto piu' si considera il fatto che George Habash,  Abu Nidal,  Imad  Mugniyad, Usama Bin Laden , e compagnia non hanno mai saltato un pasto nella loro vita; tutti questi movimenti basano la loro azione  (terroristica) sull'odio puro , non importa se l'odio per l'occidente o l'ebraismo abbia fondamenti laici o religiosi, in primo luogo c'è l'odio sempre e comunque , poi vengono le varie motivazioni. Come anche la giustificazione che ogni atto avesse una valenza di giustizia nei confronti dell'oppressione del popolo palestinese.
Come il Calibano di Shakespeare , i seguaci di ogni setta/banda/gruppo eversivo si guardano allo specchio e si infuriano di fronte a cio' che vedono. Non sono mai le classi lavoratrici ad odiare ma gli pseudointellettuali.
Auspicare una fine di questo odio è pia illusione dato che, equivarrebbe al fatto che questi leader prendessero coscienza di se stessi  mettendosi in discussione come persone.
Ogni movimento terroristico sotto l'influsso di dettami emessi come verità assolute da parte di questi capi , esige che i morti non siano mai sufficienti per placare la  sete di vendetta.
La vera guerra dovrebbe esser condotta non contro le genti , ma proprio nei confronti di questi acculturati  pseudointellettuali che annebbiano le menti dei popoli poveri.

Poi venne il settembre 2001  e anche le menti degli americani e dei loro amici furono annebbiate di colpo dalla frenesia del "dagli all'untore". Anche in questo caso e in misura ben maggiore che nei movimenti terroristici,  pseudointellettuali (molto piu' organizzati e quindi pericolosi) hanno provveduto a inculcare  nelle menti di tutti  "convizioni"  e "certezze" che han cambiato il modo di vivere e ragionare di tutti noi. 
  

2 commenti:

Sabatino Di Giuliano ha detto...

Un unico dettame. Tutto é giustificato per il controllo di pochi sulla moltitudine
Grazie per le riflessioni che ci induci.
Sabasan

Anonimo ha detto...

I dannati cambiano solo di nome con il passare dei tempi, ma sono sempre uguali a se stessi.
La storia è piena di questi personaggi che hanno cambiato le sorti di intere generazioni.
Oggi Attila si chiama Osama, Guido di Monfort é Imad Mugniyad, ecc, ecc.
Dante, grande conoscitore dell'animo umano, li ha posti nel VII cerchio dell'Inferno, e precisamente nel 1° girone ci sono i Violenti contro il prossimo, nella persona e nelle cose.

'Morte per forza e ferute dogliose
nel prossimo si danno, e nel suo avere, ruine, incendi e tollette dannose; onde omicide e ciascun che mal fiere, guastatori e predon, tutti tormenta lo giron primo per diverse schiere.'

La loro bevanda preferita è il sangue. Unico cibo preferito è la vita degli innocenti.

L'animo umano non cambierà mai!!!!!