martedì 26 agosto 2008

Interpretazione della realtà: anno domini 1 a.c.


Maria la madre di Gesù

Anno domini 1 a.c. , luogo Palestina, Nazaret.
In questa terra vive in un ambiente che è tutt'altro che nobile , la giovane Maria, destinata a dare alla luce Colui che piu' di ogni altro sarà destinato a cambiare i destini del mondo.
Ma quali erano le abitudini e le usanze del tempo che hanno coinvolto Colei che nella cristianità viene venerata come la Vergine Maria , madre di Gesù Redentore???
A quel tempo , le unioni erano tutt'altro che basate sull'amore, quanto piuttosto su accordi pseudo commerciali tra le famiglie. In ogni caso cio' che costutiva il pregio della promessa sposa era la sua assoluta verginità di sposa bambina.
In quell'epoca i matrimoni si consumavano in età tutt'altro che adulta da parte delle donne , con uomini molto più anziani di loro. Inoltre si viveva in una società in cui le donne erano considerate esseri di livello inferiore agli uomini e quindi alla di cui volontà sottomesse.
Così era anche per Maria . Ma se si leggono per bene i Vangeli, senza per ciò trascendere verso testi non canonici , ma rimanendo nel più consolidato ambiente cristiano i canonici 4 Vangeli , si apprende che l'unione di Maria con Giuseppe era tutt'altro che fondata su un incontro di amore , quanto combinato dalla famiglia con il falegname Giuseppe. La famiglia di Maria molto povera, (Nazaret è un piccolo villaggio di povera gente ) , si addice poco con il solito abbigliamento con cui siamo abituati a mirare la Vergine nella iconografia classica. Il blu seta era un tessuto e un colore riservato a caste aristocratiche e ben difficilmente l' avremmo potuto ammirare indossato dalla Vergine.
Il fatto essenziale comunque a quell'epoca era il fatto che la donna/ragazza fosse considerata pura, la vera dote femminile di quell'epoca, arrivare pura al matrimonio e offrire la dote in dono allo sposo/padrone.
Ma per Maria questa dote fu rispettata?
Sul dogma della verginità di Maria si fonda l'intero credo cristiano, il fondamento del mistero della verginità (e quindi purezza) pur avendo dato alla luce un figlio e quindi senza la concezione carnale dell'unione dei corpi. E' la così detta Fede nel Miracolo della Verginità.
Ma nei Vangeli di Marco e Giovanni non si parla della inseminazione Divina , nè tantomeno nelle lettere di S. Paolo, e le versioni di questo avvenimento fornite da Matteo e Luca sono alquanto diverse tra loro.
Essendo l'unico accenno in Matteo e Luca , facilmente si deduce che tale argomentazione sia stata aggiunta postuma , essendo gli stessi vangeli scritti alla fine del 1° sec: la nascita del Messia da una Vergine.
Ma c'è un aspetto chiarissimo nei Vangeli : Maria è in attesa del figlio , ben prima del matrimonio, in periodo in cui era ancora "solo" promessa a Giuseppe. E sempre sugli stessi Vangeli c'è l'accenno che popolarmente si ritenne quel figlio "illegittimo" (Vg. Giovanni).
Se tutto cio' si fosse verificato così, si capisce bene come Maria sia stato in estremo pericolo , essendo questo fatto considerato tabù e blasfemo, una promessa sposa violata da un altro uomo, la reputazione della famiglia distrutta, e a quel tempo il semplice sospetto poteva costituire già un motivo sufficiente perchè il padre potesse porre fine alla giovane vita della fedigrafa, tramite lapidazione. Anche Giuseppe , quale promesso sposo , avrebbe potuto chiedere ragione di tale stato. Ma così non fu.
A tal proposito il Vangelo recita che un Angelo venne da lui , annunciandogli che il bambino proveniva da Dio. Per cui , in buona sostanza dato che Giuseppe era un bravo uomo semplice, decise di non ripudiare Maria , e di sposarla ugualmente.
Una teoria affermatasi in seguito ( e osteggiata dai più) vuole che Maria sia stata vittima di uno stupro, a carico del soldato romano Panther, per cui per questo motivo Giuseppe tacque per mettere tutto a tacere e salvaguardare il buon nome di Maria.
Di Panther si parla a partire dal II sec. questo è vero, ma poi fu scoperta una tomba con l'epitaffio Panther, e questo fornisce una base alla teoria accennata.
Naturalmente questa teoria potrebbe esser immessa a solo scopo di screditare il credo cristiano, ma non possiamo dimenticare dell'ambientazione storica di quei tempi, in cui stupri e malvagità verso le donne che erano considerate solo esseri inferiori erano all'ordine del giorno.

Naturalmente per il Cristiano tutto cio' non ha senso, credendo ciecamente al miracolo della discendenza Divina e della Verginità di Maria, essendo tutto opera di Dio.
Il fatto storico rimane, che Maria sopravvisse protetta da Giuseppe e dette alla luce un figlio destinato a cambiare il mondo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Prima di iniziare il mio intervento, è necessario precisare che la Verginità della Madonna è un dogma della Fede Cristiana e come tutti i dogmi o si accettano per come sono o si confutano.
Nel culto della Madonna rivive l'esaltazione pagana del principio femminile, che crea e dà la vita, e rivive anche il culto pagano di Iside, che fu la "Santa Madre" dell’antico mondo egizio. Iside era definita colei "che tutto vedeva e tutto poteva, stella del mare, diadema della vita, donatrice di legge e redentrice" era, quindi, la donna divinizzata. Ella veniva rappresentata come una giovane donna, inghirlandata dal loto azzurro della luna crescente, col figlioletto Horus tra le braccia.(da qui la presenza dell’azzurro nel manto regale!) E, come cosa naturale,con l’avvento del Cristianesimo le statue di Iside furono trasformate in immagini della Madonna.
E ora esamino chi era il famoso Panther, oltre alla spiegazione da te data, ce ne sono altre. Ma mi soffermo solo su una. I gioanniti o discepoli di Giovanni( da cui ricordiamo provengono gli Evangelisti) raccontavano che a Nazareth, una fanciulla di nome Miriam, fu sorpresa da un certo Pandira o Panther, il quale sotto le spoglie e nome del suo fidanzato Joachanan, si introdusse nella sua stanza e a la violentò. Joachanan, saputo del triste evento, la lasciò senza comprometterla, perché era effettivamente innocente. La fanciulla partorì un figlio a cui fu dato il nome Joshua o Gesù. Un rabbino di nome Giuseppe, adottato il bambino lo portò con sé in Egitto dove venne avviato alle scienze segrete. I sacerdoti di Osiride lo consacrarono sovrano pontefice della religione universale, riconoscendo in Lui l'incarnazione di Horus da tempo annunciata agli adepti. Dopo un po’ di tempo Giuseppe e Joshua tornarono in Giudea dove la grande capacità intellettiva e le virtù del giovane suscitarono l'ira e l'invidia dei sacerdoti, che un giorno gli rinfacciarono la sua nascita illegittima. Joshua che amava e onorava la madre, seppe interrogando il maestro tutta la storia del crimine scellerato di Panther e delle disgrazie di Miriam. Il suo primo istinto nel mezzo di un banchetto di nozze fu quello di rinnegarla: : "Che ho da fare con te, o donna?"(Vangelo di Giovanni 2,4), ma poi pensando che la donna non meritava di essere punita, perché non aveva colpa su quanto subito, disse: "Mia madre non ha peccato, non ha perduto la sua innocenza; è vergine, e tuttavia è anche madre; che le venga reso il doppio onore! Quanto a me non ho padre sulla terra. Sono figlio di Dio e dell'umanità!".

Concludo con le parole del sommo Poeta:

« Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar sanz'ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate. »
(Paradiso XXXIII, 1-21)

garimar ha detto...

la Verginità della Madre è una questione aggiunta nel II° secolo
e non primordiale, per ragioni esclusivamente di Chiesa e di potere sui fedeli che crescevano sempre di piu' ,e dato che il Regno dei CIELI non era arrivato come promesso (gli Ebrei si ricorda attendevano la venuta di nuovo REGNO che li emancipasse dalla sottomissione).
I primi cristiani avevano bisogno di esser indottrinati e avviati verso una vita piu' morigerata, la venuta prossima del Regno dei Cieli aveva aperto le porte al lassismo e al vivere godereccio, i primi cristiani erano tutt'altro che osservanti e casti , anche la sessualità in ambito cristiano era molto spinta e non morigerata ....
Si imponeva l'esigenza da parte del nuovo clero di una dottrina della "purezza" .....

Nella prima chiesa cristiana il concetto di verginità era del tutto assente.

In ogni caso (su questo blog) si parla di storia e non di fede o dogmi, il titolo è INTERPRETAZIONE DELLA REALTA' (in questo caso storica) e non asserzione di FEDE e o CREDI Evangelici.
E anche la spiegazione del colore azzurro del manto della Vergine seppur esatta non mette in evidenza il fatto che la CHIESA abbia mistificato la stessa immagine a uso e consumo ....sostituzione di SIMBOLI pagani con iconografia cristiana....
e' il classico modo di subentrare in una società affermata , quando si vuole imporre e sostituire con una nuova filosofia/religione/diritto la sostituzione (non l'abbattimento ) dei simboli religiosi tramite annessione ai propri scopi.

Saluti