sabato 28 marzo 2009

Nascita e morte


27 marzo 2009 

Celebriamo in tutta italia la nascita del nuovo movimento politico che ha come obiettivo quello di arrivare al 51% dei consensi degli elettori italiani.

In ogni caso in questi giorni siamo sottoposti alla sfilza di servizi, interviste, linee dirette per la celebrazione della nascita di questo polo di destra .

Occorre però notare un piccolo aspetto , di non trascurabile importanza. 

Assieme all'analogo movimento di sinistra ( PD docet!)  anche questo grosso movimento di destra celebra oggi la sua morte. 
Mentre il movimento culturale, economico politico dell'intero paese si affanna ad osannare plebiscitariamente il Silvio nazionale (piu' che il movimento politico in sè) , nessuno nota l'età di quello che è il padre padrone assoluto di questo PdL.
Possiamo fare finta di non vedere l'enorme baratro che esiste dietro questo personaggio, possiamo fare finta di non notare il vuoto assoluto di persone di iniziativa che sono alle spalle di questo  istrione, ma la realtà ineluttabile rimane ed è quella che dietro Silvio esiste solo il buio.
Per cui oggi festeggiamo la nascita e la morte di questo partito , destinato a perire nell'arco di un breve periodo  (se stimato su larga scala).
L'ultra settantenne potrà dirigere e governare per un decennio , probabilmente , non di più,  per cui senza un adeguato e corroborante successore di cui non si nota traccia , tutto il movimento è destinato a sgonfiarsi così come è nato.
Ora ragionaniamo dal punto di vista dei nostri bimbi, che oggi hanno  , diciamo, 5 o 8 anni.
cosa sono 10 anni nell'arco della loro vita ? 
Un niente, un alito di vento ininfluente. 
I nostri figli tra 10 anni non avranno neanche l'età per votare , cosa vuoi che subiscano l'influenza di un vetusto , per quanto scaltro a livello mediatico ? 
Il PdL si scioglierà in questo arco di tempo , c'è da dire che analogamente la sinistra che non gode di migliore salute, scomparirà ben prima.
Piuttosto sono le conseguenze indotte che ricadranno sui nostri beneamati figliuoli . E purtroppo questo è il problema serio , di cui nessuno parla. 
Purtroppo scelte che facciamo / subiamo  oggi , ricadranno unicamente su di loro . E di questo noi dovremmo sopportare il peso a livello di coscienza. 
Ma il discorso dei danni "collaterali" è troppo lungo per questo post.
Il dato rilevante è che oggi  inizia quella che è la parabola discendente di questo ( che ci piaccia o no ) è il piu' grande movimento politico italiano.

Rimane il fatto che i personaggi  che oggi sul palco alzano le mani al cielo cantando a squarciagola , ben presto verranno alle mani , non piu' cantando  ma lanciando strali.

Una cosa che i saggi hanno in piu' rispetto a tali personaggi è il tempo, il tempo che inesorabile scorre e segna i passaggi.  Coloro che hanno fretta e fanno finta di esser eterni son destinati a scomparire, la saggezza , al contrario , rimane, ma è anche noto che la saggezza è di pochi.     

martedì 24 marzo 2009

COSE CHE ACCADONO QUANDO SI DEVE CAMBIARE UN PANNOLINO!!!!

(foto da www.soffigen.com)

Dal blog di "MAIUNA" del social network Netlog

Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni perché lo dice la mamma; perché lo dice la suocera o l’amica-esperta di turno; perché il bimbo ha cagato. Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della cacca. Di solito accade così: La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina: 'E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino: cosa ha fatto l'angioletto?'. Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra. Il padre di destra dice: 'Che schifo!' e chiama la tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio.
Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza. Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino/a. Far star fermo il bambino/a su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale non distrarsi mai. Il neonato/a medio/a non è in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua.
Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene. Una volta spogliato il bambino/a, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso".
E' il momento della verità.
Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata è impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'è: non c'è niente da fare. O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza.
Io, ad esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate è più difficile. Ma senza guardare? Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda.
Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino/a e tirarlo/a su come una gallina.
Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe:
le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette.
A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa di stare appesa come un idiota, dà uno strattone:
se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po' di cacca in giro.
Tamponate ovunque con le salviettine profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino/a. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo.
A quel punto la vostra situazione è:
nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una bomba chimica.
NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria.
Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio.
Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da lì spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini.
Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido. Ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito.
A quel punto il bambino/a fa pipì. Il bambino/a non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio.
Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.
Prendere il pannolino nuovo. Capire qual è il lato davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino tra le gambe del bambino/a e chiudere. Il sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Si, ma quanto si chiude? Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo stretto,così è troppo largo. Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi.
E' in quel momento che il bambino/a comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire.
Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore. Nonostante i decibel espressi dal bambino/a, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino/a.
E' questo il momento dei poussoir. Quando Dio caccio gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir. Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna.
Il numero di poussoir presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino/a, avete praticamente finito.
Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrossirà. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai?
Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà: 'L'hai messo il borotalco?'. Voi direte: 'Sì'. Con convinzione.
Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis.
Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso. Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta.
Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra.
Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente & Motori.
Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù.
Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano.

di Gianvi

mercoledì 11 marzo 2009

Ricordando il 2015

Il 2015: Dopo la caduta del mercato occidentale

Accenno al vecchio post pubblicato in quel di martedì 16 settembre 2008

Interpretazione della realtà: 2015

Una rilettura rende interessante alla luce della situazione attuale quella previsione.
Un solo errore, macroscopico probabilmente , nell'essere troppo ottimista nello spostare nel tempo lo scenario. In realtà, il 2015 pare una data troppo ottimistica, possiamo arrivarci molto prima.

L'originario 2015: Dopo la caduta del mercato occidentale

lo possiamo posporre

2009: Dopo la caduta del mercato occidentale.

Tranquilli, ne usciremo.
Il problema è sapere come....??

lunedì 2 marzo 2009

La puzza

(foto da www.difesa.it)

Nel sogno

Strano sogno quello di questa notte, scena sul mare adriatico , vista dall'alto a spaziare verso est, in arrivo una formazione navale , 4 portaerei e tutta una serie di navi di scorta, elicotteri e imbarcazioni minori nel seguito.
Silenzio mortale attorno, neanche il solito cinguettio usuale di queste campagne. La formazione arriva e si ormeggia in rada, io mi ritrovo a fare una considerazione : non c'è nessuna speranza contro una simile forza aerea , riferendomi alla flotta aerea di ben 4 portaerei , chiaramente americane.
Contemporaneamente all'ancoraggio della formazione si spande tutto attorno un odore nauseabondo di nafta e detriti, un odore pregnante di morte, che incombe nel cuore.
Allo stesso tempo, mezzi da sbarco prendono il mare diretti verso quello che appare un grandissimo pontone, come una chiatta , a sua volta invaso di rottami e detriti di mezzi terrestri distrutti.
I mezzi arrivano presso il pontone e immediatamente si precipitano sul ponte i genieri, accompagnati da un nugolo di cani . Gli stessi genieri appena presa formazione lanciano , come in una dimostrazione , delle carcasse di uccelli ( ecco perchè il silenzio tombale della natura attorno) , che i cani si precipitano a recuperare velocissimi.
Lo sgomento prende i nostri cuori , e la speranza si dilegua, mentre l'orizzonte scompare nel buio e l'odore nauseabondo pervade il nostro cuore.

giovedì 26 febbraio 2009

Il senso della crisi

Cui prodest ?



(foto da ariannaeditrice)

In piena tempesta finanziaria e sotto un diluvio di cui non si scorge fine
viene spontanea una domanda : cui prodest?
Al di là delle scontate analisi , e dimostrazioni , grafici e dati, cosa possiamo dire ?
tre semplici concetti:
1) la causa
indubbiamente cio' che viene indicata come finanza creativa e mercato bancario inquinato da titoli spazzatura
2) la paura
il baratro probabilmente è stato solo sfiorato e ancora non ci siam affacciati bene per scorgene l'abisso. Ci culliamo in considerazioni tranquillizanti che siamo al di là, che siam in una botte di ferro. Tutto ciò dimenticando anche solo di accennare alla enormità delle esposizioni di tutte le nostre amministrazioni, nessuna esclusa, che con argume si son buttate sul mercato dei derivati, del resto l'unico sospinto fino a pochi mesi fa da quelle stesse e anche nostre beneamate banche, che han causato tutto questo scatafascio.
3) i rimedi
unico rimedio mondiale è stato quello di decidere di aiutare proprio quelle istituzioni finanziare. Nazionalizzazione e sostegno al mercato bancario , cioè a dire , togliamo gli ultimi spiccioli dai cittadini e doniamoli come manna a quegli stessi istituti (nessuno escluso) che pochissimi mesi fa con un beota sorriso sulla faccia ti propinavano la monezza finanziaria mondiale. E' per di più senza nulla toccare nelle regole di gestione e di vendita. Non uno dei responsabili , che siano tali è stato incriminato per questa strage mondiale, che vale tutte le guerre messe assieme dalla nascita di Cristo fino ad oggi, non uno degli istituti è stato messo alla gogna come si conviene, o come avviene a ognuno di noi se solo osiamo rubare una mela.

Con queste semplici considerazioni siamo in una botte di ferro, rassicurati dai nostri altissimi esponenti, rimaniamo tranquilli, con il futuro roseo , e incamminati verso l'uscita del tunnel.
Chi ci guadagna?

Al solito ..... i soliti noti a scapito dei soliti.... fessi.

Animo peones.

sabato 21 febbraio 2009

Il senso della vita

(foto di Garimar)

Il senso della vita lo scopri
giorno per giorno.
Il senso della vita lo scopri ogni momento
che ti fermi a pensare
che faccio, dove vado?
Il proprio senso della vita
lo sentiamo quando vorremmo e non possiamo
quando dovremmo e non vogliamo.
Il senso della vita lo riveliamo
quando ci troviamo dove mai
avremmo pensato.
Il senso della vita lo scopriamo
quando siamo soli a sorridere di noi.
E quale giorno migliore
del compleanno per sorridere di noi ?
Si penserà, bella forza, nella festa e negli amici
si trova sempre il senso della vita.
Così non è,
perchè la vera forza è trovare
il coraggio di sorridere anche in una casa vuota
e in un silenzio assoluto
per compagnia solo una traccia disco,
per anime presenti solo immagini
dalla tv.
La vera forza e il vero senso della vita
è ritrovarsi soli come mai si era pensato
quando si era giovani.
Ma così è
il senso della vita.

the mix.dj viral mix player !





Gli amici ricorderanno la mitica festa dei miei 18 anni, altri sapori, altra musica, ma sempre lo stesso spirito.
Ai miei amici , a tutti i miei amici, prometto che ci sarà una nuova festa mitica, ci sarà è la mia promessa a tutti i miei amici, e sarà bello ritrovare antichi sapori e anche nuove emozioni. Lo faremo per tutti noi, lo meritiamo tutti.
Auguri a tutti e anche a me!