giovedì 26 gennaio 2012

La coscienza e la tecnologia

(da Telefonino10.it)
 
Lavorate duramente oggi o duramente trovatevi un altro lavoro domani

Siamo immersi in un mondo che del rispetto dei dirittti civili fa una bandiera. E sempre di più l'informazione e l'attuale crisi ci fanno comprendere come il bisogno faccia accettare cose che umanamente consideriamo oscene. Ma tutto questo non spiega in ogni caso come ci ritroviamo a sostenere questo stato di cose, magari senza averne coscienza. Semplicisticamente viene definita  "la società dei bisogni futili". Può piacere o meno, ma siamo in questo sistema che del consumismo ha fatto una bandiera, e non illudiamoci che di punto in bianco e senza nessuna sofferenza questo stato di cose possa cambiare. In buona sostanza siamo indotti a desiderare tutto e di tutto , nella stragrande maggioranza dei casi  oggetti inutili e addirittura dannosi. Ma il sistema è questo, e tutti contribuiamo a tenerlo in vita così com'è. L'attuale crisi ha solo ridimensionato le cose,   ora facciamo fatica anche ad acquistare il necessario, ma il vizio di anelare l'oggetto superfluo è sempre presente. Non ci sarebbe niente di male, del resto si dice "si vive una sola volta", il problema è che riflettendoci bene veniamo in contrasto con la nostra coscienza genuina che invece, su altri lati della barricata, si indigna per i diritti civili non rispettati, per la fame nel mondo, per i poveri tartassati , per i maltrattamenti agli animali e tanto altro, quindi siamo persone tra incudine e martello, e non ci accorgiamo che siamo proprio noi a causare in buona parte le manifestazioni sociali che ci indignano.
Quanti di noi hanno in tasca o anelano un oggetto della magica Apple ???  iPhone, iPad, iPod  i mitici prodotti della mela oramai simbolo del secolo. Sia chiaro è un esempio attuale, ma potremmo parlare di tanti altri oggetti tecnologici, quello della Mela essendo conosciuto  e anelato a livello mondiale è quello che rende bene.
Siamo disposti a tutto per metterci in tasca un simil oggetto. Probabilmente siamo disposti a fare cose per possedere quell'oggetto  che non faremmo per nessuna persona viva al mondo.
Premesso questo leggiamo come vengono prodotti tali oggetti tecnologici .
Apple, la Cina e i costi umani    (dal Corriere.it)

Sfruttamento nascosto    (da G I A P - Wu Ming Fountation )

Big hi-tech e il fisco  ( da Corriere.it)

Credo che riflettendo veramente sul senso della vita possiamo renderci conto di quanto tutti noi siamo corresponsabili e intimamente in contraddizione: da un lato il  nostro agire nella vita quotidiana dall'altro le battaglie filosofiche e spirituali e sociali che proprio quel nostro agire causa in buona parte.    

2 commenti:

rosso vermiglio ha detto...

Siamo vigliaccamente contradittori. Hai ragione. E vigliaccamente preferiamo metter la testa sotto la sabbia per non vedere le conseguenze delle nostre scelte poco ponderate.
Vado a leggere con calma i links

intherainbow ha detto...

Interessantissimi i links che hai citato, ci spingono a riflettere maggiormente sulla ns. mancanza di coscienza morale e preferiamo berci il cervello con l'acquisto di oggetti superflui, piuttosto che farlo funzionare a dovere!!:))