domenica 16 ottobre 2011

Quando un amico se ne va

(foto di Garimar)
Il mio amico

Quando un amico se ne va porta via con lui una parte di te, la parte migliore. Quando un amico se ne va prende la tua vita e la rapisce portandola sulla mongolfiera che sale in alto. Quando un amico se ne va ti fa morire con lui, perché i ricordi che vedono te e lui assieme, muoiono all'istante con la consapevolezza che non potranno più ripetersi per l'eternità. Quando un amico se ne va ti strappa il cuore, ma quando l'amico è più che fraterno, perchè sei nato nello stesso anno, nello stesso mese, negli stessi giorni, perchè quando anche fisicamente si è simili, e il carattere è complementare, allora è proprio un fratello che perdi nell'azzurro, e quando questo fratello se ne va, non ti strappa il cuore, no troppo semplice, invece senti che al tuo cuore lui si agrappa come con gli artigli e resiste alla forza che vuole portarlo sù, e più passa il tempo e più quegli artigli si chiudono in profondità sul tuo cuore che inizia a sanguinare copiosamente. Ma la forza è sempre più innaturale, immensa, e alla fine vince, trascinando quel dolce sorriso e quella verve che teneva in vita te e lui, e gli artigli agrappati al tuo cuore si fanno sempre più deboli. E anche il muscolo del tuo cuore dilaniato dalla sua sofferenza inizia a sfibrarsi, a strapparsi, ad aprirsi, e la presa diventa sempre più debole. E tu ti senti come un lenzuolo che si lacera, il rumore è simile, ma lo senti all'altezza del cuore, ed infine senti quel peso prendere il volo con brandelli di carne del tuo cuore. Così ti senti quando un amico, tuo fratello se ne va. Ti senti come senza forze, ma di più, ti senti con la fine delle speranze, per un tempo che fu e mai più potrà essere , per l'eternità. Quando un amico se ne va porta via i tuoi giorni, i giorni delle risate e anche dei pianti, porta via i discorsi, i consigli e le incazzature. Quando un amico se ne va capisci che i giorni son passati , e i giorni futuri non ci sono. Quando un amico se ne va puoi solo sentirti più solo, più solo  anche se soli si era da tempo. Perchè  anche l'amico più bello, più caldo, più vero  può anche essere una gabbia. Una bellissima gabbia in cui volare e cibarsi della stessa minestra. Una gabbia bellissima , grandissima e areata, ma pur sempre una gabbia. E per quell'amico fraterno la gabbia andava aperta e tenuta così , per dare a tutti la possibilità di sentire quella sua risata, quella sua ironia, quella sua profondità d'animo. Quando un amico se ne va ti senti come da giovane  nel momento in cui pensi : che faccio ? Quando un amico se ne va porta via con sè gli amori, i rumori gli umori . Quando un amico se ne va  ti ruba il sorriso per sempre  e lo porta nell'infinito, in suo ricordo ci saranno altri sorrisi, ma mai più come quelli. Quando un amico se ne va non pensi nulla nel momento, ma poi quando ti ritrovi con te e in te, ti senti dilaniato e ti scoppia nel petto il dolore cocente, e non riesci a trovare freno al pianto dirotto.
Quando un amico se ne va si rimane in silenzio, perchè le urla e le grida sono di un altro momento, perchè esiste sempre il momento della rabbia (vedi altro post) e il momento del silenzio. Il silenzio che rompe le tenebre, che squarcia l'azzurro e che urla tutti i dolori del mondo con le mute parole del cuore. Il silenzio di questa ingiustizia, perchè è sempre un ingiustizia quando un amico se ne va, per quanto possano provare a consolare le parole di fede.Il silenzio che ascoltano quanti hanno quell'amico che se ne va, e che fanno fatica ad asciugare le lagrime.
Ciao Fedele, il mio amico.....

Tornare alla vita .... (Pink Floyd 1994)

Dov'eri quando sono stato bruciato e rotto?
Mentre i giorni passavano guardando dalla mia finestra
Dov'eri quando ero ferito e indifeso?
Perché le cose che dici e le cose che fai mi circondano
Mentre ti stavi appendendo alle parole di qualcun altro
Morendo per credere in quello che hai sentito
Io stavo fissando lo sguardo dritto nel sole splendente
Perso nel pensiero e perso nel tempo
Mentre i semi della vita e i semi del cambiamento sono stati piantati
Fuori la pioggia è scesa scura e lenta
Mentre riflettevo su questo pericoloso ma irresistibile passatempo
Mi ha preso una passeggiata celeste attraverso un silenzio
Sapevo che il momento era arrivato
Per uccidere il passato e tornare alla vita
Mi ha preso una passeggiata celeste attraverso il nostro silenzio
Sapevo che l'attesa era iniziata
E dritto diretto... nel sole splendente

2 commenti:

intherainbow ha detto...

Un dí, s'io non andrò sempre fuggendo
Di gente in gente, mi vedrai seduto
Su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
Il fior de' tuoi gentili anni caduto.

La madre or sol, suo dí tardo traendo,
Parla di me col tuo cenere muto:
Ma io deluse a voi le palme tendo;
E se da lunge i miei tetti saluto,

Sento gli avversi Numi, e le secrete
Cure che al viver tuo furon tempesta,
E prego anch'io nel tuo porto quïete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, l'ossa mia rendete
Allora al petto della madre mesta.

Ugo Foscolo(In morte del fratello Giovanni)

rosso vermiglio ha detto...

Un silenzio da rispettare