sabato 25 giugno 2011

Correva l'anno 1976...

Pane e cioccolata

Piano piano ci stiamo chiudendo e  ne siamo coscienti, diventiamo sempre più avidi ed egoisti e ne gioiamo. Saremo sempre più soli , soli nella solitudine, come un fiore isolato di ginestra sul Vesuvio.


Perchè questo, perchè ?
Chi può dirlo , per avarizia, per paura di cambiare, per comodità.
"Pensa a te prima, chi te lo fa fare, lascia fare agli altri , ma non lo fa nessuno.. "


Frasi correnti, frasi che segnano un passaggio un evoluzione all'interno dell'uomo , nel suo cuore, uomo essere sociale che si isola autodistruggendosi.


E quando si è soli può far compagnia anche una fetta di pane e cioccolata.

Correva l'anno 1976,  quando scrivevo queste parole, un arco di tempo infinito  , un tempo remoto con una visione nitida di ciò che poi sarebbe stata la mia umanità.
Strano come più di quaranta anni fa  avessi tali pensieri , pensieri così veritieri da far male ora  considerare  quanto chiara avessi in me la consapevolezza del cammino che avrei percorso.
Se queste parole non fossero scritte, sarebbe da mettere in dubbio questa consapevolezza interiore, ma quel pezzo di carta, ingiallito, rimane  testimone di una chiara visione anticipataria di ciò che poi sarebbe stato. 
Correva l'anno 1976, e nulla è cambiato da allora.

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