martedì 5 aprile 2011

Fogli di carta

Soldi facili

Quale può essere la ragione per cui noi umani abbiamo ceduto la nostra vita a dei fogli di carta senza valore alcuno ?
Pensiamoci bene, passiamo il 90% del tempo della nostra miserabile vita , alla ricerca spasmodica di quei fogli di carta che ci possano permettere di andare dal macellaio e comprarci un bel tocco di carne, oppure ci possano permettere di prendere l'auto dei nostri sogni, o ci possano permettere di vestirci alla moda, o semplicemente indossare del vestiario.
Quale è la ragione recondita (per la stragrande maggioranza delle comune persone) per la quale siamo mani e piedi legati a tale sistema ?
Facciamo un lavoro , specifichiamo meglio - forniamo una prestazione - e  come corrispettivo di tale prestazione riceviamo dei comuni fogli di carta in quantità variabile a seconda del nostro contratto o contrattazione. Con più o meno fogli possiamo permetterci di entrare in possesso di beni voluttuari e/o risolvere necessità base (mangiare, vestire, viaggiare).
Il ragionamento potrebbe avere un senso  senon che  questi benedetti fogli di carta non hanno valore intrinseco, come potrebbe essere ad esempio un pezzo di oro o di argento, che poi se vogliamo sempre valore assegnato è,  data la non abbondanza di questi metalli su questo pianeta.
Questo vuol dire che questo stesso foglio di carta che oggi mi permette di andare in un negozio e comprare un oggetto o del cibo, domani  nello stesso negozio  con lo stesso foglio potrei comprare molto meno (meno oggetti, meno cibo). Tradotto in altri termini, i tecnici affermano che il foglio di carta si è svalutato . Cioè con un colpo di magia quel pezzo di carta che fino a ieri prima rappresentava un valore (X) , oggi di colpo rappresenta un valore (X-Y) .
Il bello di questo gioco è che questa diminuzione costante e fluttuante è decisa in base a parametri e manovre finanziarie più o meno occulte, più o meno note. 
Per assurdo , il sistema in essere è autoprotettivo, nel senso che se io decidessi di rompere tale catena, ad esempio coniando una moneta di puro argento, e quindi con un valore intrinseco "reale" e la usassi come moneta di scambio , sarei di colpo indagato e indicato come un truffatore.
Questo è quanto viene denominato "battere moneta" . Peccato che tutte le monete attuali legalmente in circolazione sono un prodotto truffaldino per natura, nel senso che i possessori sono sottoposti giornalmente al deprezzamento del valore rappresentato con ingenti danni per la propria economia. 
In sintesi questo è il processo della messa in schiavità di moltitudini di uomini su questo pianeta. Messa in schiavitù a scapito di pochi, pochissimi eletti che sguazzano come si sul dire nella stanza dei bottoni. In effetti non esiste una stanza dei bottoni, ma esiste ed è ben reale il "sistema" in essere che si autosostiene . Chiaramente il ragionamento è molto più complesso e articolato. Ci vorrebbero professori di economia e scenziati del calcolo per spiegarci bene le arti della FINANZA/ECONOMIA/MONETA. Ma a noi comuni esseri mortali basta la considerazione che la mia prestazione, il mio lavoro , il mio sudore oggi vale un tot e appena poche ore dopo vale un altro tot. Cioè il valore della MIA vita è variabile secondo criteri e parametri che sono del tutto estranei al mio IO.
Dobbiamo esssere solo penitenti (come mamma religione insegna) , chinare il capo e sgobbare per un foglio di carta senza valore. Dobbiamo avere notti insonni, litigi furiosi, preoccupazioni eclatanti per un foglio di carta qualunque.
Coloro che fuoriescono da tale giro amletico sono a dir poco considerati pazzi .

Viviamo per un pezzo di carta senza alcun valore, questa è la nostra vita . 

P.S. : i sapientoni  obiettereanno che si vive per tutt'altro, per realizzare il proprio essere, per assolvere ad una precisa missione, per  impegnarsi in un qualche lavoro, per realizzare una famiglia, un affetto, per  costruire qualcosa, per raggiungere la soddisfazione personale.  Sono tutte disquisizioni che nulla tolgono al fatto che quel benedetto foglio di carta non ha valore in se.