lunedì 26 aprile 2010

Lettera ad un bambino mai nato

(foto di Garimar)

Il passato, il presente e il futuro

Generalmente si scrive una lettera per qualcosa che è si vuole ricordare, o celebrare. Si scrive per lasciare un segno e rimarcare qualcosa che si ritiene un punto fondamentale, un punto di arrivo della propria vita.
Alcune volte le parole scaturiscono come un fiume in piena, sommergendo il sentimento e imperversando sul cuore tumultuoso. Altre volte , al contrario le parole creano una coperta pietosa dei nostri dolori e dei nostri pianti. In ogni caso la lettera segna un momento della nostra vita, come un cartello innalzato a indicare : io sono qui.
Facilmente intuibile l'argomento dal titolo, essendo il bambino mai nato quello che in tutti noi alberga fin da quando siamo su questa terra.
Si pensa erroneamente che tale mancanza sia maggiormente sentita dal genere femminile, ma in questo caso ci si riferisce quasi esclusivamente al bambino come figlio, come essere generato, carne della propria carne, sangue del prorpio sangue. Allargando il concetto, siamo coinvolti tutti , inequivocabilmente, dal fatto che la nostra vita viene vissuta in attesa di un bambino che probabilmente mai nascerà. Sono queste le nostre emozioni, i nostri pensieri più reconditi, i nostri desideri e in alte parole le nostre immaginazioni.
Niente può rappresentare meglio questo bambino se non gli occhi di quell'uomo che in fine della sua vita si guarda intorno e non vede altro che un volto di bambino.
I motivi di questo sono vari, innumerevoli, imprevedibili. Le vite di tutti noi sono diverse seppur eguali , e sono sempre attanagliate dagli stessi incubi e paure. Le vite di tutti noi hanno bambini mai nati, bambini che chiamano disperatamente, che urlano il nostro nome, ma che noi sordi non sentiamo e non riusciremo mai a sentire.
A quel bambino mai nato dobbiamo chiedere perdono per la nostra incapacità di amare, di amare le cose belle e di amare la vita. Dobbiamo chiedere perdono a quel bambino per i nostri sopprusi, per i nostri torti, per le nostre prevaricazioni. Ma non verso gli altri, si badi bene, ma chiedere perdono , perchè verso noi stessi abbiamo abusato.
Perdono mio caro bambino per non esser stato, per non averti accolto e cullato , e fatto crescere come la cosa più preziosa al mondo . Perdono per non aver fatto si che questo mondo potesse essere arrichito dalla tua presenza e non impoverito dalle mie sporche esigenze.
Chiedo perdono per non aver dato niente a questa vita, avendo invece tutto preso senza chiedere.
Quel bambino mai nato che in noi è morto e in noi è stato sepolto con le sue risate, le sue speranze, le sue aspirazioni. Tutto sepolto sotto il manto spinoso dei nostri bisogni materiali.
Chiedo perdono per tutti quelli che non hanno osato, chiedo perdono per tutti coloro che avrebbero voluto ma non han potuto, chiedo perdono per tutti coloro che ci han provato e si sono arresi, chiedo perdono per coloro che non hanno pensato neanche due minuti . Chiedo perdono per tutti coloro e soprattutto per me stesso. Per aver aspirato e non aver realizzato, per aver sognato e non averci creduto, per aver pensato e non aver fatto.
A quel bambino mai nato che seppur senza vita sente e percepisce tutto, chiedo di perdonare noi tutti.

5 commenti:

Vania e Paolo ha detto...

...mi piace quello che hai scritto...
credo...magari..."sognata-mente"...che ...ogni giorno abbiamo il dovere/diritto di far nascere il bambino che è in Noi.
Ciao Vania

garimar ha detto...

@Vania e Paolo le vostre parole fanno pensare che forse...qualche bambino in effetti è nato!!!

grazie!

rosso vermiglio ha detto...

Hai ragione, bisognerebbe badare di più a quel bambino che è dentro di noi e che noi abbiamo soffocato invece di farlo nascere e crescere forte. Abbiamo dalla nostra mille giustificazioni pensate per giustificare tale "delitto", ma nessuna che accontenti il cuore. Però non voglio credere che la sentenza sia definitiva. In fondo, se una persona arriva a formulare certi pensieri, significa che l'esigenza di far nascere quel bambino è ancora fortemente sentita. E allora non è troppo tardi. Perchè non farlo nascere ora quel bambino?

garimar ha detto...

@Rosso Vermiglio.....
infatti cerchiamo di farlo nascere...quel bambino...ci proviamo con convinzione e speranza....ci proviamo....!!!!

litha ha detto...

Ci si prova a far nascere il "bambino" che si cela in noi...Chissà...magari^_*