giovedì 26 novembre 2009

Il vizietto



Il lupo perde il pelo ma non il vizio

Avremmo dovuto aspettarci grandi cambiamenti di regole e profonde revisioni di regolamenti e alla luce della crisi che ha attanagliato tutti noi da oltre un anno, un drastico cambiamento di tendenza nel campo finanziario.
Invece, oggi, abbiamo affermazioni quali uscita dal tunnel, spiraglio di ripresa, ma nessun accenno a cambiamento di regole o regolamentazioni del mercato e della finanza spregiudicata.
Nella crisi l'unico rimedio attuato è stata l'immissione di ingenti capitali pubblici sul circuito bancario , cioè una gran massa di denaro elargito a banche e istituti finanziari per sostenerli e non far chiudere loro bottega. Nessuna contropartita è stata chiesta, nessuna verifica è stata effettuata , se non in sparuti ed eclatanti casi di frode.
Il mercato finanziaro continua come se nulla fosse successo anzi tira meglio di prima e più di prima , con il suo volto tirato a lucido dalla doccia di denaro pubblico frusciante.Per questo non è affatto detto che la crisi sia verso la sua risoluzione finale, dato che, con questi presupposti si stà solo preparando una altra e più grave debacle. Cosa notiamo in giro , se solo cerchiamo di sforzarci ? l'aumentata difficoltà a sbarcare il nostro normale lunario, la diffusa crisi del mercato del lavoro, lavoratori in cassa integrazione e senza nessuna speranza di riacquisizione del salario. In aggiunta , nonostante gli annuci della fine del periodo oscuro, son più che convinto che gli effetti peggiori sul lavoro debbano ancora manifestarsi completamente. Aziende e artigiani chiudono in continuazione o sono costrette a terminare l' attività, per l'impossibilità di sostenere i costi e continuare la produzione .
Del restoquesto mercato di cui tanto si parla è malsano , l'aumento sconsiderato del petrolio avvenuto in piena crisieconomica prima dell'estate scorsa ne è un esempio eclatante. Tutti a chiedersi ma come mai ? Diminuiscono i consumi, c'è la crisi , eppure il petrolio aumenta ?
E tutti a chiedersi del perchè del per come e nessuno a considerare come in effetti la malattia è di ben altra natura.
Quel preciso giorno l'operato di una singola persona (una!!!) ha causato un addebbito mondiale di spesa con l'aumento di quasi 1,5 euro sul costo del barile di petrolio nell'arco di poche ore, avendo lo stesso personaggio movimentato da solo più del doppio dell'intera produzione giornaliera dell'arabia saudita, uno dei maggiori produttori mondiali di petrolio. Una sola persona ha determinato l'andamento del mercato mondiale!!!!!
Come è possibile tutto ciò ?
In un normale mercato medieovale le regole sarebbero molto chiare e semplici. Io produttore porto sulla bancarella il mio prodotto e ne tratto la vendita con il consumatore che naturalmente tira sul prezzo del mio prodotto. Se presso la mia bancarella si fermano molti clienti chiaramente io posso chiedere un pò di piu' per le mie patate , le mie arance, la mia verdura, se al contrario nessun cliente degna di uno sguardo la mia merce, sono costretto ad abbasare il prezzo per attrarre qualche compratore. Questa sarebbe la regola semplice e basilare di quello che chiamiamo "libero mercato". Questa legge sottende un altro importantissimo concetto che è quello che gli ADDETTI al mercato sono i diretti interessati : il produttore da un lato e il consumatore dall'altro. Il prezzo della merce quindi è determinato in ultima analisi da persone che sono "interessate" a quella merce. Questo è il vero libero mercato.
Cosa invece avviene nel moderno mondo civile ?
Da un lato abbiamo orami l'esaurimento della capacità produttiva in rispondenza alla richiesta di prodotto, abbiamo cioè venduto tutto , non abbiamo altro da vendere, se non i prodotti e la merce che avremo in futuro!!!.
E qui la grande trovata, per non fermare il giro , e continuare a ricavare "denaro" , si è inventato la compravendita di ciò che non c'è, o meglio di ciò che potrà esserci in un futuro più o meno lontano.
Contrattiamo stock e rifornimenti che ci saranno domani, scommettendo sul possibile valore, scambiandoci ingenti quantità di materiale (virtuale) , e pagando con valuta allineata a parametri futuri , ma con un grosso ma : intascando oggi il margine di profitto.
Ecco la trovata del paese di bengodi, guadagnamo oggi ( e molto) su futuri scenari che potranno realizzarsi secondo previsioni più o meno attendibili.
Orbene, dato che neanche mago merlino è il più perfetto dei maghi , per non rimanere con il cerino in mano , e dato che in sostanza del prodotto finale non frega niente a nessuno, non rimane che disfarsi del suddetto contratto, magari guadagnandoci ulteriolmente : ecco creato il "mercato dei futures" , raggiungiamo due scopi in questo mercato , intaschiamo lauti guadagni solo avendo mosso delle voci finanziarie (virtuali) , e ci liberiamo di contratti che al momento potremo anche non esser in grado di onorare.
Il mercato dei futures è una scommessa, ma come nei piu' rinomati casinò mondiali, qui vince solo il banco, tutti gli altri perdono.
I prezzi dei beni di più largo consumo sono determinati in base ai "futures" e non sul valore del prodotto in sè, questo porta a scompensi e fenomeni speculativi che sono al di là di ogni umana comprensione.
In più avviene un fenomeno ancor più nefando , il prezzo di un bene/prodotto/servizio è determinato da un elite di personaggi che per assurdo non sono neanche interessati al prodotto in se e quindi alla sua produzione. I "traider" che sono i registi di tali contrattazioni sono interessati solo ai guadagni che ne possono derivare dalla compravendita, non sono assolutamente interessati nè alla qualità del prodotto nè tantomeno al fatto che il prodotto sia veramente disponibile.
Il fantastico mondo del virtuale, in borsa si è affermato molto prima di Facebook o di Second Life, e con effetti molo ma molto piu' deleteri per tutti noi.
Il libero mercato è tutt'altro che libero , ed è determinato solo da un elite di personaggi che determinano l'andamento mondiale dei prezzi.
Il centro principale , in cui si trattano i piu' importanti prodotti mondiali è presso la city di londra dove intraprendenti "traider finanziari" muovono ingenti somme di denaro (tra cui anche gli enormi flussi pubblici statali ultimamente elargiti) per comprare e vendere nel futuro a prezzi futuri, intascando oggi lauti guadagni per conto di:
"fondi pensione"
"edge Founds"
"investitori privati"
"istituti finanziari"
Questa elite di persone ha degli stipendi medi di 25-30 mila euri mensili e incentivi proporzionali ai guadagni ottenuti con le transazioni, tali incentivi li possiamo tranquillamente indicare mediamente dai 5 ai 7 milioni di euro annui.
A Vostro giudizio di fronte a questa mole di denaro esiste persona che non faccia di tutto per aumentare e accelerare questo sistema ?
Cosa vuoi che freghi a tali personaggi della crisi delle fabbriche, delle famiglie, degli impiegati e ancor di piu' dei precari, dei senza lavoro , i loro guadagno non si basano su questi dati , ma solo su un entità virtuale che non esiste e mai esisterà.
A chi viaggia e ha la possibilità di recarsi a Londra, si faccia un giro nei pub del centro finanziario dopo le 17 (rigorosamente) , e annoti le faccia allegre delle persone ivi presenti.
Si farà molta fatiga a cercare anche solo uno triste.
I nuovi yuppie sono tra noi , belli , ricchi sfondati, potenti, e superprotetti e allegri , allegrissimi !!!
Non una regola è stata imposta , non una normantiva è stata emanata , e il mercato finanziario a ricominciato a percorrere strade note , come se nulla fosse, preparando un altra fossa per noi tutti.
Noi europei viviamo al di sopra delle nostre possibilità, e la medialità moderna ci spinge a ritornare a vivere seconda questa regola, come se nulla fosse successo ( consumate! consumate!) , intanto la Cina e l'India hanno iniziato ad accaparrarsi ingenti quantità di materie prime e in più ad acquisisre vaste porzioni di territorio (ad esempio Africano) a poco prezzo.
Il motivo è presto detto , a parte il dover disfarsi della carta moneta che in gran quantità possiede la Cina (sostenendo quasi del tutto da sola la finanza americana) ma oltre questo , pensate che se ognuno dei cinesi decidesse all'improvviso di vivere anche lui al di sopra delle possibilità (come un occidentale) quanta energia ci sarebbe bisogno in più ?
una quantità enorme, ecco perchè ci sarà bisogno di materie prime, di grano, di cibo, e di nuovi combustibili, il tutto a spese (naturalmente) dei soliti noti che sono le popolazioni arretrate africane che attualmente vengono depredate di vaste porzioni di territorio (basta fare una ricerca con google per accertarsi di tale manovre) . Tutto sulla pelle dell' africa come storia insegna.
Niente di nuovo sotto il sole , e nel silenzio generale di coloro che si accingono a "consumare" all'approssimarsi del Natale.

P.S. ultim'ora : parole profetiche , in serata si diffonde la notizia (da repubblica.it)

Dubai, senza soldi l'isola dei ricchi
tremano le Borse di tutto il mondo

Ogni tanto capita che chi si è esposto deve comunque far fronte agli impegni e si rende conto di non farcela .
"L'annuncio è arrivato a causa delle difficoltà finanziarie della Nakheel, la società di costruzioni, considerata almeno fino a poche settimane il gioiello dell'emiro di Dubai, ma che entro la metà di dicembre deve far fronte al pagamento di un emissione obbligazionaria in scadenza per 3,5 miliardi di dollari."

Come detto il lupo perde il pelo ma non il vizio e la crisi non è affatto risolta, e ancora grosse bolle speculative devono scoppiare.

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