lunedì 9 novembre 2009

Il tramonto dell'anima

(foto di Garimar)

L'oscurità avvolgente

I tempi moderni sono contrassegnati dalla tecnologia sfociante nel tecnicismo. Tempi che testimoniano , man mano, la resa dell'essere umano e della propria coscienza, ad automi in grado di scegliere e decidere per lui, l'improba fatica del pensiero e dell' elucubrazione mentale è persa nei tempi.
Nei nostri quotidiani giorni, vediamo in giro una gran massa di persone intenta ad allenare il proprio corpo , leggiamo di articoli e di riviste e assistiamo a trasmissioni televisive che inducono noi tutti a dedicare alla cura della nostra forma fisica molte delle nostre risorse. L'influsso (benefico o malefico che sia) che tale potere mediatico genera è sotto gli occhi di noi tutti : basta guardarsi attorno.
Il fitness impera sovrano, e chi anche in questo caso è al di fuori della mischia viene indicato e tacciato come out.
La cura del proprio essere , come immagine è divenuto l' ìmperativo gategorico .
Non ci sarebbe nulla di male se tutto questo fosse accompagnato da altrettanta attenzione alla nostra linea mentale. Se altrettanta sollecitudine fosse perseguita per allenare la nostra mente, e la nostra facoltà di ragionamento , potremmo dire di aver raggiunto l'apice della crescita : mens sana in corpore sano (Giovenale - Satire, X, 356).
Invece così non è, e anzi si persegue l'obiettivo opposto , e cioè, la cura del corpo a prescindere.
A prescindere dal resto e avulso da qualsiasi contesto di abitudini e di consuetudini.
Cura il tuo corpo e di altro non ti curar, poco importa se la tua mente non è in grado di pensare alcunchè.
Ecco che la società dell'immagine prevale e tutto presiede indicando, tracciando, perseguendo, cammini e destini decisi a priori.

L'uomo moderno così estrinseca il suo esser libero. Libero di curare se stesso.
Ogni aspetto della vita umana moderna sottende a questo obiettivo , ergere a simulacro di figura "uomo" l'essere in perfetta forma , bello a vedersi , scevro da qualsiasi difetto , e pronto ad affrontare qualsiasi esame puntiglioso di photoshop.

L'era moderna segna questo immenso progresso , la cura di se stessi, come valore balzato al top nella società multimediale.
Poco importa che la nostra ragione dorma il sonno dei giusti, poco importa che la nostra mente perda man mano la capacità di discernimento, poco allenata a dibattere , ma soprattutto a capire, a esercitare quello che è la piu' alta capacità dell'esser umano :il pensiero.
Perchè in tutto questo una cosa fondamentale abbiamo perso : la capacità di capire.
La capacità di capire un discorso, una frase, la capacità di capire l'effettivo senso delle parole, è perduta per sempre. La nostra mente oramai si comporta per paradigmi preimpostati, come schemi fissi imposti dall'esterno, con tutti i passaggi tra un paradigma e l'altro predisposti in automatico.

L'oscurità è intorno a noi e dentro di noi, ma non ne siamo coscienti, dato che nelle nostre comode case ci basta un gesto semplicissimo sull'interruttore per illuminare il nostro ambiente familiare. Ci sentiamo così sicuri di avere predominanza sulle cose, quando invece ne siam divenuti schiavi nel corso del tempo.

L'oscurità è avanzata man mano e oramai è sopra le nostre teste, e noi tutti , quali beoti, ne festeggiamo l'avvento.
Lo facciamo dinanzi le nostre fantomatiche TV, dinanzi i nostri acculturati giornali, lo facciamo dinanzi i nostri luminosissimi schermi PC, lo facciamo dinanzi ai nostri potentissimi iPhone.
Festeggiamo ad ogni piè sospinto l'oscurità, e ci sentiamo padroni della nostra vita, coscienti del nostro potere, azzimati signori pieni del potere del nulla.
Continuiamo sempre peggio a inseguire (indotti...) le nostre carte, le nostre riunioni, le nostre conferenze, i nostri meeting , i nostri progetti, i nostri dibattiti, e abbiamo perso del tutto la coscienza dell'essere umano. Oramai tutto è un progetto, una consulta, uno studio, un sondaggio.
Abbiamo smarrito come nel tombino la nostra essenza, e la nostra moralità è solo un labile ricordo di tempi oramai tramontati, il nostro bene supremo è sempre e solo il nostro benessere egoistico.
Non ci insegnano niente nè drammi, nè carestie, nè crisi mondiali, nè efferati crimini. Abbiamo una coscienza morale che è piu' dura della lastra di titanio più spessa che possa esistere.
E siamo felici....felici di esser così come siamo .
Un tempo , forse era una finzione, solo che la finzione oramai ha preso il sopravvento, e abbiam smarrito la strada per un eventuale inversione di marcia.
Un tempo si diceva....c'è speranza, abbiamo ancora una speranza.
Invece credo che oramai l'oscurità sia totale, e l'uomo è definitivamente , e irrimediabilmente morto e sepolto. Ora ci sono , e lo saranno per sempre, i simulacri .

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