martedì 10 novembre 2009

Il colpo di fulmine

(foto di Garimar)


Cuore o ragione

Forse non sempre ci soffermiamo abbastanza a considerare gli aspetti , (oramai i pochi rimasti) della vita umana, o almeno quelli che riteniamo fondamentali.
Aneliamo nella nostra vita, e nel nostro percorso di esseri viventi , di provare quel famosissimo e idealizzato "colpo di fulmine", il botto del cuore all’incontro con un'altra persona. Il momento imprevedibile quando palpiti e trepidazioni e brividi di pelle si fondono in un insieme di sensazioni che sono difficilmente descrivibili se non vissute.
Quando e quanto aspettiamo questo unico istante di cui letteratura e filosofia parlano come un qualcosa che rappresenta l’apice dell’emozione umana, tanto, tantissimo.
Il fatto è che spesso tralasciamo di considerare aspetti e comportamenti che sono il presupposto perché ciò si realizzi nell’arco della nostra vita.
Dimentichiamo che siamo tutti esseri di questa terra e bene o male tutti , ma proprio tutti abbiamo stessi pensieri, stessi desideri e stessi bisogni. Certamente ci sono vari livelli di percezione e di sensazione, ma in genere l’animo umano si può ricondurre ad un unicum strato epidermico di emozione che avvolge la nostra parte sostanziale che è il cuore. Alcuni diranno e sostengono che la nostra parte sostanziale è la ragione, sede del nostro intelletto. Come si suol dire , usualmente si enuncia che è la ragione a rendere l’animale uomo “diverso”. Ma io sostengo che la diversità dell’essere umano non è tanto nella ragione, nella facoltà di pensiero, quanto nel cuore. Credo che nessun esser nell’universo (per ora) sia in grado di vivere per il cuore così come l’uomo.
Che questa capacità e volontà , sia perduta nei tempi e sia sconosciuta ai più, immersi come siamo - tutti noi, in un mondo freddo e prevedibile, è tutt’altro discorso .
Ora se noi pensiamo che ognuno di noi ogni giorno segue e rincorre problemi, desideri, bisogni, preoccupazioni, esigenze le più svariate ci rendiamo conto di quante e quali siano le situazioni in cui ognuno di noi possa venire a trovarsi.
Siamo presi ogni minuto , anzi osiamo dire ogni secondo, da pensieri truci e preoccupati, per il lavoro, per i figli, per la famiglia, per i fallimenti, per le scelte sbagliate che operiamo continuamente, per gli obblighi cui siamo sottoposti coscientemente e incoscientemente, Ma in piu’ ci aggiungerei anche che siamo presi (magari non spesso) da pensieri felici , gioiosi per piccole cose che possono capitare e capitano, anche da pensieri di euforia del momento, di una qualsiasi soddisfazione ci possa capitare nel nostro giorno. Orbene, diciamo che il nostro essere si porta appresso una bagaglio di sensazioni ed emozioni che variano ogni millisecondo e passano dal bello al brutto continuamente, sempre in movimento e in bilico tra il buio e la luce. Mai è scontato come potremo svegliarci domani : felici, rabbiosi , contenti o tristi.
Così ci accingiamo sempre ad affrontare il nostro cammino e camminando incontriamo altri esserei come noi a loro volta presi dal loro bagaglio emozionale.
In che situazione potremo trovare lei/lui/l’altro ??? non è dato di sapere.
Le possibilità sono innumerevoli, direi milioni di possibilità.
Ecco che incontriamo un’anima che potrebbe essere la luce dei nostri giorni , ma noi potremmo non percepirlo sol perché presi in un memento no, o sol perché distratti da altri pensieri. O viceversa potremmo percepirlo noi ma non l’altra persona , perché a sua volta presa da altre distrazioni.
Potremo dire che nella vita sono molto più numerose le occasioni mancate di quelle realizzate.
Da questo vien fuori una fotografia di gente che è delusa, infelice, rammaricata , presa da dissidi interiori più o meno espressi.
Spesso si mormora : ah se tornassi indietro!
Ma nulla cambierebbe , dato che le combinazioni di situazioni sarebbero allo stesso modo milioni , miliardi.
Ma in sostanza il colpo di fulmine anelato e sospirato lo abbiamo avuto magari più spesso di quanto non lo abbiamo sul serio percepito, lo abbiamo perso perché in un momento sbagliato.
Infatti al dettaglio della situazione in se, si aggiunge la variabile tempo. Il quando è fondamentale.
Non basta essere nella giusta situazione emozionale, occorre essere anche nel giusto tempo.
Insomma l’analisi porta ad un groviglio di intersezioni che appare impossibile, come dire “imbroccare” la combinazione giusta.
Eppure accade!
Eppure accade continuamente , ogni giorno a milioni di noi , anzi direi che accade ad ognuno di noi.
Questo è il miracolo del cuore. Ecco perché sostengo che l’essere umano non è solo “diverso” per la facoltà di ragionamento e pensiero , ma perché ha “cuore” un organo che gli permette di vivere dei miracoli, che gli permette di avere delle occasioni che la sola ragione e i meri dati escluderebbero a priori.
Alla fine scopriremo e ne saremo tutti concordi, che solo il cuore ha salvato la nostra vita.

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