giovedì 23 aprile 2009

IMMOTA MANET

I Desaparecidos

C'è una strana sensazione a leggere e guardare le foto del disastro del terremoto che ha colpito l'Aquila la notte tra domenica e lunedì 6 Aprile 2009.
Foto di disastri, di macerie, di tendopoli e degli immancabili politici in visita piu' o meno di circostanza. Articoli, notizie, polemiche. Ma si percepisce qualcosa di stonato , come una mancanza tipo il gioco sulla settimana enigmistica "cosa manca" ?

Mancano , o meglio si notano gli "invisibili".

Partiamo da una constatazione generale delle presenze in italia di immigrati piu' o meno regolari. Lo sappiamo tutti e lo vediamo ogni giorno, il nostro suolo natio , oramai, è terra di presenze estere che coprono una vasta etnia eterogenea. Algerini, Nigeriani, Tunisini, Albanesi, Rumeni, Cinesi sono le comunità piu' presenti nel nostro paese , e non esiste città che ne sia del tutto priva. Se poi , consideriamo il fatto che i dati disponibili , riguardano solo e unicamente gli immigrati regolarmente registrati, facilmente si immagina che il numero reale di presenze sia ben al di sopra del numero ufficiale. Ogni città denota un certo numero rilevante di presenze di immigrati, in specie le città sedi universitarie.
Con questo presupposto la domanda è semplice è : dove sono finiti tutti gli immigrati della città dell'Aquila ?
Possibile che unica città italiana ad essere priva di un numero rilevante di presenze?
Ci rifacciamo all'articolo di Albania News del 10 Aprile "invisibili" (albanianew.it) , in cui apprendiamo che in effetti in stragrande maggioranza all'Aquila fossero presenti un certo numero di albanesi come comunità. Si dirà che il sito è di parte e riporta forse dati non corretti. (controlliamo nel seguito i dati) .
In presenza di immigrati una grossa fetta di questi è di sicuro senza permesso di soggiorno , possiamo lecitamente pensare che questi stessi "usufruiscano" di sitemazioni non del tutto decenti nè tantomeno denunciate. Per cui è facile immaginare che scantinati e locali annessi anche in città come l'Aquila fossero adibite ad alloggio di fortuna per queste persone.
Come mai nessuno ne parla ? come mai nessun ha ammesso che c'era qualche locale affittato a stranieri, magari in nero ? Come mai nessuno denuncia la scomparsa di immigrati di cui non si ha piu' notizia ?
La risposta puo' essere ricercata da un lato nella reticenza dei propretari ad ammettere di aver affitttato in nero , e dall'altra la reticenza della comunità estera a cercare qualcuno che in ogni caso non doveva esser in quel posto.
Gli scomparsi per necessità.
In quella zona dell'abruzzo è rilevante la presenza di aziende edili, i cui operai avevano una quota di Albanesi,Macedoni,Kosovari non indifferente.
Torniamo ai dati e controlliamo su un sito istituzionale tali presenze , andiamo su "initalia" (initalia.rai.it) , sito della rai che si occupa di immigrazione, e rileviamo che :

"Sempre più numerosi sono i cittadini stranieri che negli ultimi anni hanno scelto di vivere in Abruzzo, regione che, dopo vari anni di crisi, sta vivendo una positiva ripresa economica.
Con quasi 60 mila stranieri (59.209) che rappresentano il 4,5% della sua popolazione, l'Abruzzo registra una capacità di attrazione per tanti nuovi immigrati, grazie alla sua stabilità economica."

Per cui certo non possiamo dire che l'Aquila non avesse presenze straniere.

Dalla tabella del sito :

STRANIERI RESIDENTI

L'AQUILA 14.099

  • il 4,6 % della popolazione della provincia (305.400)
  • di cui 19,7 % minori e 50,3 % donne
fonte: Rapporto annuale ISTAT 2007

PERMESSI di SOGGIORNO

L'AQUILA 18.994

  • il 6,2 % della popolazione della provincia (305.400)
fonte: Dossier Caritas/Migrantes 2007 - stima su dati Ministero dell’Interno)

E questi sono solo i regolari. Possiamo supporre che le presenze reali dovessero essere almeno un 20 % superiori se non di piu' ?
Possibile che tutti usufruissero di dimore normali e affitti regolari ?
Nessun ricovero di fortuna , in cui siamo piuttosto abituati vedere tali irregolari ?

Si veda anche su questi argomenti il blog di Claudio Messora (www.byoblu.com)

Sono domande legittime o è fuori luogo questo dubbio ?

4 commenti:

progvolution ha detto...

Sono domande legittime. Ma tutto questo buon senso, però, stona con il senso collettivo che abbiamo percepito: gli italiani brava gente, martoriata ed eroica, un'umanità palpitante.
Come possiamo solo immaginare che i nostri commoventi connazionali abbiano taciuto l'esistenza di poveracci sepolti nelle cantine?
Possibile immaginare questi esseri umani sfruttati in vita e umiliati nella morte per il gretto tornaconto di tristi figuri?
Ovviamente non è possibile e quindi la logica dei dati che riporti non funziona.
La logica si deve inchinare alla purezza delle virtù della nostra amatissima Nazione
Sussurri obliqui

garimar ha detto...

Progvolution...
spero sia ironico...."la purezza delle virtu' "....

del resto i conti non tornano....

progvolution ha detto...

il più sarcastico che potevo
un caro saluto

made ha detto...

Tutto terribilmente vero!!!
Immota manet nella ricerca!!!