sabato 10 gennaio 2009

Riprenditi il tuo tempo

(foto di Garimar)
Il piu' grande scippo del nostro secolo

Nei nostri giorni , nel nostro secolo, in quello che chiamiamo il nostro manage quotidiano , e in cio' che indichiamo "stato delle cose" , avviene ed è avvenuto ciò che è il più grande scippo della storia umana, e della storia degli esseri viventi, senzienti e dotati di saggezza :
lo scippo del tempo.
Sembra un assurdo, viviamo un'epoca industriale e tecnologica, che dovrebbe avere come obiettivo quello di migliorare la nostra vita e rendere molto più comode le attività umane, con l'effetto di avere maggior tempo libero a disposizione.
Al contrario , siamo arrivati ad un paradosso, il nostro tempo , dedicato alla nostra persona, ai nostri pensieri alla nostra vita si è annullato quasi a zero.
In effetti viviamo come su un giostra vorticosa , perdendo ogni tipo di riferimento , e come diciamo spesso, perdendo il senso delle cose.
Non abbiam più tempo per giocare, non abbiam più tempo per meravigliarci, non abbiam più tempo per sentire, non abbiam più tempo per capire, non abbiam più tempo per guardare, non abbiam più tempo per leggere, non abbiam più tempo per scrivere (in questo veramente abbiam perso anche la conoscenza di farlo), non abbiam più tempo per pregare.
Non abbiam più tempo per i nostri figli , non abbiam più tempo per i nostri parenti, non abbiam più tempo per la nostra famiglia, non abbiam più tempo per gli amici , non abbiam più tempo per gli altri e neanche per noi.
Viviamo i giorni e le notti non come vorremmo ma come ci fa vivere il mondo attorno.
Passiamo giornate cadenzate da impegni e orari non nostri , non pensati e desiderati da noi , ma che perseguono scopi a noi sconosciuti.
Lavoriamo dall'alba al tramonto e spesso anche in notturna perchè ci illudiamo che così occorra fare , perchè ci insegnano, che l'impegno e la dedizione è l'unica cosa che rende liberi , mentre è invece la strada della vera schiavitù : la schiavitù del tempo.
Abbiamo lavorato tutti per il "progresso tecnologico" per mettere a disposizione di tutti noi, mezzi sempre più efficaci sotto l'etichetta di "easy to use" , producendo in realtà prodotti che sono solo manette. Manette a tutti i livelli , mentali, legali, professionali.
Siamo collegati da innumerevoli mezzi e sempre raggiungibili , ma non per i nostri hobby o interessi o delizie della vita; la fregatura è che la nostra disponibilità è stata e viene sfruttata per renderci schiavi obbligandoci in tal maniera a esser sempre attivi per altri ma non per noi .
Ci han comprato in questa maniera il nostro tempo. E tutti ce lo siamo lasciato fregare , incoscienti di ciò che realmente ci stavano rubando : la nostra anima di uomini liberi.
Ci siam venduti per un telefonino, per un pc, per uno smartphone, per una console, per un decoder, per un wi-fi.
Ci siamo venduti alla tecnica pensando di conquistare e affermare così la nostra libertà e invece ci siam rinchiusi in prigioni , prigioni magari comode, ma sempre prigioni.
Uomini sempre al lavoro , donne sempre trafelate, bambini sempre più soli.
Questi gli effetti , questo il nostro ambiente oramai contaminato.
Parliamo in questi tempi di ecologia, di pulizia, di politica verde, di attenzione alla natura, ma la vera essenze verde e rispettosa dell'ambiente dovrebbe partire in primis dalla pulizia del nostro essere interiore.
Il pensiero ecologico (mio post di un anno fa) asseriva : l' ecologia di pensiero è il parlare della realtà per cio' che è, e non per paradigmi di riferimento.
Concetto che dovrebbe farci comprendere come abbiamo svenduto la nostra entità di esseri umani.
Siamo soddisfatti di ciò che siamo e di come siamo , vedo gente impettita , piena di se e dei propri impegni, altisonante e molto come dire, boriosa.
Chiedo a costoro cosa passa loro per la testa quando (semmai accada) guardano negli occhi i loro figli ????
Cosa trasmettono al sangue del loro sangue ? cosa insegnano ? e soprattutto che mondo lasceranno ?
Riprendiamoci il nostro tempo , è l'unica battaglia che possa salvare ancora il nostro genere umano.
E' una battaglia che deve essere combattuta da tutti noi se vogliamo superare crisi economiche e morali e spirituali....l'unica battaglia che rimane da fare.
Altrimenti siamo persi.

6 commenti:

Lucien ha detto...

Il tempo è la risorsa più importante. Io non me lo faccio rubare da nessuno che non sia la famiglia o i miei interessi. Lavoro quanto basta (per mia fortuna) Invece del modello cinese che sta prendendo piede, bisogna tornare di allo slogan "lavoriamo tutti lavoriamo meno".
In transito dall'amico comune Progvolution,ciao.

Anonimo ha detto...

"A lungo, mi sono coricato di buonora. Qualche volta, appena spenta la candela, gli occhi mi si chiudevano così in fretta che non avevo il tempo di dire a me stesso: 'Mi addormento'. E, mezz'ora più tardi, il pensiero che era tempo di cercar sonno mi svegliava." così scriveva Proust nel 'Alla ricerca del tempo perduto'.
Il tempo perduto e il tempo da ritrovare per noi e per le nostre emozioni. Ma dov'è?
L'industrializzazione è sempre stata disumanizzante, la macchina, la tecnologia hanno sempre vinto sull'uomo. Il baratto lavoro/tempo ha visto l'uomo sempre perdente.
Dickens in 'Hard Times' ha criticato la società vittoriana, fatta di progresso ma anche di annientamento della coscienza temporale. Ma anche più di recente Chaplin con 'Modern Times' ci ha mostrato un uomo ingoiato dalla macchina(lavoro).
Noi siamo eredi e figli di questi Modern Hard Times, ma con il risveglio delle nostre coscienze possiamo e dobbiamo ossigenare la nostra esistenza con del tempo dedicato solo a noi.!!!!

progvolution ha detto...

Il tempo un grande maestro, peccato solo che uccida tutti i suoi discepoli
Sussurri obliqui

Rouge ha detto...

Ottimo e interessante post, in effetti trascorriamo gran parte del nostro tempo a compiere azioni di cui ci interessa poco. Però non credo sia un male moderno, perchè se guardo al passato, alla storia umana passata, penso che allora di tempo ne avessero molto meno e i carichi di lavoro fossero molto più pesanti. Semplicemente in passato il concetto di tempo libero non esisteva, semmai era solo riposo dalle attività quotidiane, che non è affatto detto fossero più gratificanti, solo erano più lente.
Paradossalmente credo che il progresso, la modernità, seppure in maniera distorta abbia portato a interrogarsi molto di più sul senso delle cose e su concetti come il tempo da dedicare a se stessi, come tu del resto fai. Se qualcuno non avesse pensato di mercificare il nostro tempo libero, venutosi a creare proprio grazie al "progresso", probabilmente non ci saremmo manco posti il problema, occupati come saremmo stati a cercare di campare. Quindi, non avendo mai avuto realmente tempo per noi, non so quanto sia corretto parlare di scippo. Magari ci hanno fatto un regalo :)
Un saluto.

garimar ha detto...

Rouge :
"penso che allora di tempo ne avessero molto meno e i carichi di lavoro fossero molto più pesanti."

le misure dovono essere relative...relative all'ambiente di allora..meno tempo e carichi piu' duri , forse è vero , ma un rapporto piu' diretto con la natura e il nucleo familiare.

Forse condizioni piu' disagiate, è vero, ma molta piu' capacità di ritrovarsi "scopritori". di cio' che era la conquista del giorno.
Certo condizioni di vita piu' dure ...se rapportate al nostro modo di vedere le cose...ma non a modo di vedere di quell'epoca.
Attività piu' lente appunto... e nessuno ancora ha dimostrato che il piu' veloce sia meglio.
Non so te...ma il mio tempo libero extralavorativo si è ridotto di molto ...non che il mio tempo libero è stato mercificato...me lo hanno semplicemente sottratto....

MARU ha detto...

Nartek, congratulazioni per la sua impeccabile riflessione.
Siamo d'accordo.
Abbiamo cambiato il humanismo per la tecnologia
Può vivere bene, ma non lo è.
E la vita e la storia passa il disegno di legge, come sempre.

Molti bambini con problemi di aggressività, di solitudine, con disturbi emotivi.
Adulti aggressivi, individualista, il cui scopo nella vita è quello di avere successo.
Dove? Non lo so.
Ma il mio amico, questi pensieri possono fare le persone che hanno già superato l'età pos'adulta.

I giovani non hanno tempo per pensare.
Un abbraccio