lunedì 4 agosto 2008

L'alternativa biologica

Metti un alga nel tuo motore

L'epoca moderna , sotto il peso di problemi energetici enormi, vede alternarsi di movimenti piu' o meno ecologisti , che spingono per l'uso e il consumo di biocarburanti, come rimedio alla industrializzazione basata sul petrolio.
Spesso i concetti che sono alla base di tali intendimenti sono però del tutto mal posti , o peggio , tenuti nascosti o alterati. Perchè se da un lato è pur vero che l'industrializzazione basata sul petrolio ci ha portati ai nefasti effetti che tutti conosciamo , è pur vero che la ventilata ipotesi di biocarburante basati su estratti da cereali (mais e soia in primo luogo), produrrebbe ancor piu' nefandi effetti per l'intera popolazione , in special modo per le popolazioni piu' povere (leggi terzo mondo). Il problmea non è se il biocarburante è una soluzione o meno all'inquinamento e ancor piu' (non dimentichiamo) alla scarsezza di petrolio, il vero problema è la resa di ettaro/litro prodotto. Nessuno ne parla, nessuno cita dati , come se le piantaggioni a disposizione fossero infinite e disponibili , e ancor di piu' in aggiunte alle attuali piantaggioni dedicate alla produzione di cibo. Così non è in effetti. La compagnia di San Diego Sapphire biotech (in California) ha annunciato una scoperta nel campo dei biocarburanti , su un nuovo procedimento che consentirebbe di estrarre biocarburante dalle culture di un alga (organismo unicellulare) , ottenendo un carburante esente da azoto e benzene, ed compatibile con i moderni motori , senza nessun adeguamento meccanico. Tale carburante, bruciato , rilascerebbe nell'atmosfera solamente anidride carbonica assorbita dalle alghe durante la loro crescita. La resa ti tale estrazione è straordinaria , si parla infatti di 100 mila litri di carburante all'anno per ogni ettaro di coltivazione. Contro i normali attuali 6 mila litri per ettaro all'anno per culture basate su mais e/o soia. Le coltivazioni di tali alghe non richiederebbero nè cure particolari nè attenzioni incredibili , potendo essere irrorate anche di acqua non potabile, e accontentandosi di tanto sole.
La società Sapphire intende immettere sul mercato , agli attuali prezzi dei carburanti, questo "green crude" nei prossimi tre anni.




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