giovedì 6 marzo 2008

Euro e Petrolio


La scalata senza fine.

Strani tempi sono quelli in cui viviamo, strani e per certi versi contraddittori.
Mentre gran parte della società si impoverisce ma non solo di potere economico , qualcuno ne approfitta speculando su questa congiuntura, aumentando la propria ricchezza proprio a scapito dei molti.
Il meccanisco è molto strano e perverso per certi versi....frutto di menti che han studiato molto bene l'ingranaggio che porta il petrolio ad inseguire l'euro in una girandola perversa di aumenti.
Ecco che in ogni caso siamo presi da una morsa pazzesca con la pia illusione di avere una moneta forte. Ed è la stessa moneta forte che ci stà strangolando.
Si dice che un euro forte ci avvantaggia, perchè ad esempio potremmo fare una bella vacanza in America a basso costo. A parte il fatto che sfido chiunque al giorno d'oggi , a mettere da parte anche solo 500€ euro per farsi un bel viaggio in America , (naturalmente parlo di lavoratori normali....non dimenticando che ben pochi oramai hanno un impiego sicuro). Rimane sempre il fatto che un Euro forte , induce gli speculatori a comprare piu' petrolio, dato che lo stesso si paga ancora in $ Dollari; cio' si traduce in un aumento di domanda con conseguente innalzamento del costo del barile, per cui il Petrolio è agganciato al valore dell'Euro €.
Pazzesco , e micidiale il meccanismo nella sua semplicità.
A tal proposito sarebbe un esercizio utile , rivedere i perchè di tante guerre e tante condanne, non ultima lo sbraitare occidentale seguendo la liberista America, contro l'IRAN; non era forse l'Iran il primo paese a voler trattare la borsa (e quindi il petrolio) in EURO ???
Ora poniamoci la domanda ...chi vuole sul serio risanare l'economia mondiale? i così detti paesi liberali o i così detti paesi arabi dittatoriali??? dubbio amletico!!!
Più apprezziamo l'Euro €, più paghiamo il petrolio (valore del barile in $), più affossiamo la nostra economia che è basata esclusivamente sull'oro nero, e più abbattiamo le nostre esportazioni (pagate in $ Dollari), più si frena la produzione, più diminuisce il nostro potere di acquisto, più soffriamo la fame.
Oggi
Euro 1,5347 $ Dollari
Petrolio 105,96 $ Dollari
Aggiornamento 07/03/2008
--
"Il dollaro è la nostra moneta ma è il vostro problema". La battuta fu pronunciata nel 1971 da John Connally, segretario al Tesoro Usa
Euro 1,5431 $ Dollari
Petrolio 105.80 $ Dollari

Aggiornamento 07/03/2008 chiusura borsa
Euro 1,542 $ Dollari
Petrolio 106,5 (Max) $ Dollari
Telecom Italia 1,444 -9,13%

Aggiornamento 10/03/2008 chiusura borsa
Euro 1,534 $ Dollari
Petrolio 107,92 $ Dollari
Telecom Italia 1,407 -2,63%

Aggiornamento 13/03/2008
Euro 1,548 $ Dollari
Petrolio 110,12 (Max ieri) $ Dollari
Telecom Italia 1,302 (apertura)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E’ un gatto che si morde la coda!!!
Dollaro-petrolio-euro.
Dagli Usa dipende il consumo di petrolio, e di conseguenza dei prezzi dell'energia mondiale.
Insomma gli Stati Uniti sono i maggiori consumatori di petrolio del mondo e questo, vista l'importanza del petrolio nell'economia globale li rende davvero l'ago della bilancia.
Questo andamento del dollaro porta, in omaggio delle quotazioni del petrolio (in dollari), a livelli record.
Ma la domanda che viene spontanea è, a questo punto: fin dove salirà il cambio?

I maggiori analisti sembrano essere tutti dell'opinione che non si è raggiunto il massimo, e che il cambio potrebbe toccare anche 1,60 entro metà anno. La ragione è semplice: gli Stati Uniti continuano ad essere in una situazione di incertezza, in una fase di "recessione negata". Entro qualche mese, inevitabilmente le cose diventeranno inequivocabili, in negativo o in positivo. Val la pena sottolineare che un’eventuale recessione sarebbe fisiologica, dato che l'economia USA ha avuto uno sviluppo record in termini reali negli ultimi anni. E in ogni caso, farebbe chiarezza. Nell'incertezza attuale, il dollaro è probabilmente destinato ad indebolirsi ancora.

Gli scenari che si possono presentare successivamente, che potrebbero spingere ad una rivalutazione del dollaro, sono due:
• Gli USA non sono/saranno in recessione: Il dollaro di conseguenza è destinato a rafforzarsi.
• Gli USA entrano in recessione: dato che gli USA sono un mercato importante per molti paesi, e dato che l'Europa non sembra essere ancora in grado di "prendere il timone" dell'economia mondiale, come qualcuno auspicava, o di almeno "disaccoppiarsi" dall'andamento dell'economia USA, un’eventuale recessione USA porterebbe secondo qualcuno anche un indebolimento dell'euro, che adesso è probabilmente sopravvalutato, e quindi ad un rafforzamento del dollaro.

garimar ha detto...

ringrazio per la segnalazione
di una articolo tratto da
http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=blog&id=173249

Argomento complesso
e profondo.
Ma al solito io scrivo con parole e pensieri miei
di qualsiasi argomento.

ciaoooo