martedì 27 novembre 2007

Per le spese natalizie....per noi l'aiuto dei manager pubblici!

In tempi in cui ci sentiamo tutti piu' poveri , potremmo rivolgerci ai nostri top manager PUBBLICI o di enti STATALI per le nostre ordinarie spesucce di natale, non sarebbe male l'idea di addebitare loro un po' di nostre spese.
(del resto lo fanno sempre ,questi manager pubblici, addossano a noi cittadini tutte le loro liquidazioni!)
I manager privati invece le liquidazioni le prelevano direttamente dai nostri risparmi investiti in quelle aziende che LORO dovrebbero garantire in sviluppo delegati non solo del CdA..ma soprattutto appunto di quei risparmiatori che in quelle aziende han creduto.!!

Dati e riferimenti:

Da: Gli stipendi eccellenti dei manager statali

Giancarlo Cimoli

2 milioni 700 mila euro

Amministratore delegato e presidente di Alitalia ha dichiarato 2 milioni e 700 mila euro senza contare la lauta liquidazione ottenuta dalle Ferrovie dopo il suo passaggio all'Alitalia (intorno ai 6,7 milioni di euro).
Il suo stipendio (si fa per dire) è aumentato in un anno del 23%. Per essere più precisi: dai 2 milioni e 269mila euro annui del 2004 è passato ai 2 milioni e 786mila del 2006 (esattamente quanto guadagnano 210 dipendenti a contratto standard). Se questo non è un manager...


Elio Catania

2,5 milioni

Ex presidente e amministratore delegato di Fs, pare sia stato liquidato con una buonuscita di 7 milioni circa Da notare che sono di 1,3 miliardi le perdite dichiarate dalle Fs per il 2006, mentre nel 2003 l'utile era di 31 milioni

Massimo Sarni

1,296 milioni

Amministratore delegato Poste Italiane, ha uno stipendio di quasi un milione e trecento mila euro.
Negli ultimi quattro anni, alle Poste in pratica è stata cambiata tutta la prima linea dirigenziale con una spesa per le buonuscite di almeno 8 milioni di euro, applicando a quasi tutti la regola del tre, cioè l'equivalente di tre anni di stipendio in cambio delle dimissioni.


Vittorio Grilli

600 mila euro

Ex Ragionerie Generale dello Stato e attualmente Direttore Generale del Tesoro oltre che presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologia, denuncia 511 mila euro all'anno guadagnati in Italia e 1 milione e 800 mila euro all'estero

Vincenzo Pozzi

438.000 euro

Ex presidente e amministratore unico dell'Anas, nel 2005 ha dichiarato 438mila euro di reddito.

Corrado Calabrò

440 mila euro

Presidente dell'Authority delle Telecomunicazioni, guadagna 440 mila euro l'anno


Vittorio Crecco

270 mila euro

Direttore generale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, dichiara 270 mila euro l'anno


Mario Draghi

450 mila euro

Ex Direttore Generale del Tesoro, ora Governatore della Banca d'Italia, dichiara 450 mila euro l'anno

Mario Andrea Guaiana

350 mila euro

Il direttore generale dell'Agenzia delle Dogane guadagna 350 mila euro


Romano Prodi

200 mila euro

La Finanziaria farà anche arrabbiare le opposizioni, ma tra le vittime eccellenti c'è anche lui: il premier. Per effetto dei tagli al 30% degli stipendi dei ministri (presidente del Consiglio e sottosegretari compresi) previsti dalla manovra, Romano Prodi si vedrà decurtare lo stipendio di "ben" 36.901 euro.


Da il cannocchiale

Mauro Moretti

Perchè lo stipendio del Presidente di Ferrovie dello Stato s.p.a., a differenza del resto del top management, non è pubblico?

riporto dal Sole 24 Ore
Quando ha parlato di svolta «francescana» contro gli sprechi alle Ferrovie dello Stato, l'ingegner Mauro Moretti,amministratore delegato Fs dall' 8 settembre,non poteva immaginare che di lì a poco da quell'appello sarebbe scaturita una rivoluzione. Con tanto di ghigliottina, dalla lama così affilata in grado di tagliare il suo stipendio, come di molti altri dirigenti di società pubbliche.
L'emendamento del Governo alla Finanziaria, approvato dalla Camera, ha introdotto il tetto di 500mila euro ai compensi annui lordi del «legale rappresentante e dei dirigenti » delle «società non quotate partecipate dal ministero dell'Economia».
È come se fosse stato ricostruito il muro di Berlino. I dirigenti delle società in Borsa, anche se controllate dallo Stato (come Eni, Enel, Finmeccanica, Alitalia), sono nellaparte Occidentale del territorio, dove gli stipendi sono liberi, «di mercato».È la parte di territorio dove le buste paga sono più alte, oltre a ricche stock option.
I dirigenti delle società pubbliche non quotate sono rimasti intrappolati a Oriente del muro: a loro si applica il calmiere di 500mila euro l'anno.In questa riserva indiana ci sono Fs, Rai,Poste, Anas, Fintecna, Tirrenia, Cassa depositi e prestiti,Poligrafico, Sviluppo Italia, Enav, Eur Spa, Consap, Consip, Coni Servizi e altre minori.



Ma ancor di piu' riportiamo
da Metteteci Dio: Le ragioni della Politica


"Le ragioni della nuova politica". È il nome del premio che ha ricevuto l’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, per l’innovazione, modernizzazione e sicurezza delle ferrovie italiane, che sono giudicate le più sicure e le più all’avanguardia del mondo.

Ma chi le scrive queste ipocrisie? Ma chi le pubblica?

.....

Stanno forse preparando la strada per una prossima liquidazione milionaria degna del suo predecessore? Non a caso, questa premiazione coincide perfettamente con la cancellazione dalla finanziaria, della norma che imponeva un tetto massimo alle liquidazioni dei manager delle imprese pubbliche. D’altronde Moretti viene da un passato in CGIL. Uomo di sinistra e non poteva certo essere tradito da un governo di sinistra.




Meditiamoci su ....mentre ci accingiamo a far le nostre sparute spese di natale prossimo venturo ...o sventura!!!!












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